La prima classica italiana regala continui colpi di scena lungo lo sterrato ed i saliscendi toscani. Si impone il corridore della Quick Step, davanti a Fuglsang e Van Aert.
Dalla pioggia battente della scorsa edizione al sole intenso del 2019. Dal fango insidioso dell’anno passato alla polvere invadente della gara odierna. La Strade Bianche si conferma corsa durissima sotto il profilo altimetrico per i tanti strappi. Una gara dotata di condizioni estreme per i tratti di sterrato continuamente seminati lungo il percorso. E l’ultima asperità consegna la vittoria ad uno straordinario Julian Alaphilippe. Il corridore della Quick Step conquista per la prima volta la classica toscana, sbloccando la Francia, a secco in questa manifestazione. Secondo posto per il danese Jakob Fuglsang (Astana), davanti a Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma), ancora terzo come nel 2018.
RE FRANCESE
Sui saliscendi toscani succede di tutto. La fuga di giornata si esaurisce ai meno 60, quando tra gli attaccanti prende il largo Diego Ulissi. Il corridore del Team Sky si invola in solitaria, ma la sua azione non diventa il trampolino di lancio del capitano Geraint Thomas, bloccato da una foratura. Chi infiamma la corsa è il duo della Lotto Soudal, con Tim Wellens e Tiesj Benoot molto attivi. Il loro forcing mette fuori gioco Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e permette il ricongiungimento con la testa della corsa. Con loro ci sono anche i due Astana Fuglsang e Lutsenko, il campione olimpico Van Avermaet, Stybar, la maglia a pois all’ultimo Tour, Alaphilippe, Lampaert, Clarke, Seigle, Van Aert, Power e Skujins.
Schachmann e Bettiol rimangono tagliati fuori per problemi vari e sono costretti a rincorrere. Si conferma una corsa ad eliminazione. Sullo sterrato sono tante le forature tra i partecipanti. La svolta della gara ai meno 20: Fuglsang rompe gli indugi, marcato stretto dalla stella del ciclocross Van Aert e da Alaphilippe. Il terzetto prosegue spedito fino ai meno 15, quando il belga cede e lascia spazio al capitano dell’Astana e al campione francese. Sembra la fine per i suoi sogni di gloria, ma, con un’infinita tenacia, il crossista riesce a rientrare e a giocarsi la vittoria finale. Sullo strappo finale non c’è storia: Alaphilippe stacca Van Aert, brucia Fuglsang e transita per primo a Siena.