Va in archivio anche la quarta tappa della Tirreno – Adriatico 2017. I verdetti sono stati chiari sul Terminillo. Vediamoli insieme.

Nairo “El Condor” Quintana, re della tappa odierna

TIRRENO-ADRIATICO 2017: IL FILM DELLA QUARTA TAPPA

La quarta tappa era la più temuta sulla carta proprio in virtù dell’arrivo sul Terminillo, salita non particolarmente dura ma ugualmente selettiva in questo momento della stagione, quando le gambe sono ancora imballate. Ed in effetti, qualche crollo inaspettato c’è stato. Saltano i nemici – amici Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Non sfigura il team Sky con Geraint Thomas, giunto secondo al traguardo, e Mikel Landa, più in difficoltà del compagno di squadra. Chi sembra già in forma smagliante è Nairo Quintana. El Condor apre le ali e vola, disegna un capolavoro dei suoi in salita, volando via, rapido ed inesorabile. Un messaggio chiaro ed inequivocabile: ora la Tirreno – Adriatico, poi il Giro d’Italia e infine il Tour de France.

RIECCO POZZOVIVO

In una giornata particolarmente difficile per gli azzurri, spicca il settimo posto di Domenico Pozzovivo, a 41″ dal vincitore. Un buon segnale per il piccolo scalatore lucano, troppo spesso vittima di infortuni. Dopo un 2014 difficile, sembrava essersi ripreso nella prima parte del 2015, prima di incappare in un nuovo e drammatico incidente. Stagione praticamente conclusa e sguardo al 2016. Eccezion fatta per un buon Tour corso in appoggio al capitano Bardet, non è stato un anno particolarmente felice. Ora Domenico vuole rifarsi. Il Terminillo ha detto che la ripresa è iniziata con il piede giusto.

DEBACLE NIBALI – ARU

La tappa regina ha emesso una durissima sentenza: lo Squalo di Messina ed il Cavaliere dei quattro mori sono già fuori dai giochi. È una sconfitta dura da accettare perché il distacco da Nairo Quintana è stato piuttosto ampio. E se il rivale più temuto in ottica rosa vola in questo modo, la preoccupazione non manca. Va anche ricordato il diverso programma di calendario tra i tre campioni: “el Condor” farà Giro e Tour, mentre i due azzurri si concentreranno solamente sulla gara di casa. Insomma, non tutto è andato perduto e non è nemmeno il caso di disperarsi. Certamente il lavoro da fare e gli spunti di riflessione non mancheranno.

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Luca Lovelli
Giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e direttore responsabile di Azzurri di Gloria. Amo viaggiare, con la mente e con il corpo.

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