Pascal Ackermann non conosce la sconfitta. Il panzer tedesco vince anche la seconda tappa con arrivo a Follonica. Battuto nuovamente Fernando Gaviria.
Cambia il traguardo, da Lido di Camaiore a Follonica. Il vincitore, però, resta sempre lo stesso. Pascal Ackermann non conosce la parola “sconfitta” in volata. Il tedesco della Bora Hansgrohe si ripete nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico con uno sprint perfetto, rinforzando ulteriormente la propria maglia azzurra di leader. Di nuovo battuto Fernando Gaviria: il colombiano della UAE Emirates cambia strategia dopo la beffa di ieri e attende la prima mossa del capoclassifica. Non basta per avere un esito diverso perché la rimonta del sudamericano si ferma a mezza ruota dal vincitore di giornata. Terza posizione per un figlio d’arte, Rick Zabel (Israel Academy), che sembra aver già imparato i segreti del mestiere da papà Erik. Miglior italiano Davide Ballerini (Deceuninck Quick Step), quarto. Gli uomini di classifica arrivano tutti insieme.
IL FILM DELLA 2a TAPPA
Si parte da Camaiore, lasciando così la Versilia e ci si dirige verso Follonica. Si tratta di 201 chilometri quasi totalmente pianeggianti. Sulla carta una frazione nuovamente riservata alle ruote veloci. Ciò non impedisce di tentare sortite coraggiose da lontano: Nicola Bagioli (Androni-Sidermec), Umberto Orsini (Bardiani-CSF-Faizanè) ed Edoardo Zardini (Vini Zabù-KTM) si avvantaggiano nella prima parte di gara. Il loro tentativo non trova però grande spazio e ai meno 65 l’azione si esaurisce. Una volta compattato, la media del gruppo resta bassa, attorno ai 38 km/h. Si arriva allo sprint. Ackermann parte ancora leggermente lungo, ma non basta agli avversari per superarlo. Il tedesco raddoppia e lascia gli avversari a bocca asciutta. Per tutti, a partire da Gaviria, la sua pedalata potente inizia a diventare un vero e proprio incubo.