Si è da poco conclusa la 7a tappa del Tour de France 2017. Andiamo a scoprire quali sono stati i protagonisti di questa frazione della Grande Boucle.
IL FILM DELLA 7a TAPPA
Terreno per velocisti. Così era stata presenta la Troyes-Nuits-Saint-Georges, 213 km particolarmente adatti ad esaltare le ruote più veloci del gruppo. La corsa non smentisce le previsioni della vigilia. La frazione si anima subito con l’attacco portato nei primi chilometri da Maxime Bouet (Fortuneo-Oscaro), Manuele Mori (UAE), Yohann Gène (Direct Energie) e Dylan van Baarle (Cannondale-Drapac). Il quartetto arriva a guadagnare più di 3 minuti, ma il gruppo della Maglia Gialla sembra sempre in grado di controllare la situazione. A rendere complessa la situazione ci si mette il vento laterale, vera incognita delle tappe francesi. Importante il piazzamento sul traguardo volante di Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) che rosicchia punti pesanti ai diretti rivali per la Maglia Verde, sempre salda sulle spalle del francese Arnaud Demare (FDJ). Nel gruppo giallo, pur continuando a mantenere sotto controllo il distacco dai fuggitivi, inizia la lotta tra le varie formazioni per prendere il comando delle operazioni. Ai meno 6, gli attaccanti vengono riassorbiti e si procede di gran carriera verso la volata. La Quick Step Floors imposta bene lo sprint, ma il capitano Marcel Kittel non riesce a mettere subito la ruota davanti e si trova alle spalle di Edvald Boasson Hagen. Il tedesco ingaggia uno spettacolare testa a testa con il norvegese della Dimension Data e la spunta solamente al fotofinish, dopo una serie di continui controlli alla moviola. Per lui è il terzo centro alla Grande Boucle 2017 ed è sua la Maglia Verde. Completa il podio di giornata Alexander Kristoff. Demare finisce fuori dalla top ten. Chris Froome mantiene la Maglia Gialla.
MORI DA APPLAUSI
Manuele Mori è stato a lungo grande protagonista della corsa odierna. Sicuramente ha dimostrato di avere una forma notevole ed un coraggio non indifferente nel tentare l’azione da lontano, senza alcuna paura. Figlio d’arte, classe 1980, avrebbe meritato di cogliere il successo, almeno per la determinazione messa in mostra e per togliere a papà Primo la soddisfazione di essere l’unico vincitore di tappa al Tour de France in famiglia. Ci riproverà.
SABATINI-TRENTIN, CHE TRENO PER KITTEL
Marcel Kittel si sta rivelando il protagonista indiscusso delle volate di questa Grande Boucle 2017. Dietro i suoi successi c’è anche l’ottimo lavoro di Fabio Sabatini e Matteo Trentin. Classe 1985 il primo, 1989 il secondo, sono entrambi due passisti di notevole spessore, dotati anche di una spiccata visione di gara che permette di condurre il capitano tedesco lontano dai guai. Ed i risultati, quando tutto va per il verso giusto, sono straordinari.