La 12a tappa del Tour de France 2019 segna l’arrivo della corsa sui Pirenei: 209.5km da Tolosa a Bagneres de Bigorre, col passaggio sul Peyresourde e una lunga discesa finale. Cambierà qualcosa nella classifica generale?

TOUR DE FRANCE 2019, 12A TAPPA: SIMON YATES REGOLA I FUGGITIVI

209.5km di discontinuità, 209.5km che segnano un ”prima” e un ”dopo” nella storia del Tour de France 2019. Da oggi si fa sul serio, da oggi si entra nelle fasi decisive della Grande Boucle, e iniziano le grandi salite: lo fanno quasi in sordina, con la tappa da Tolosa a Bagneres de Bigorre che porta tutti sui Pirenei, e anticipa la cronometro di domani. I corridori affrontano in avvio la Cote de Montoulieu-Saint-Bernard (1.7km al 5.2%), e poi il Peyresourde a una settantina di km dall’arrivo, coi suoi 13.2km al 7%: chiude il quadro odierno Hourquette d’Ancizan coi suoi 9.9km al 7.5%, e poi ci sono all’incirca 30km di discesa prima dell’arrivo finale. La frazione odierna viene scandita da una fuga-monstre, che parte dopo una prima ora di gara a 50km/h di media. All’attacco ci sono quaranta corridori, tra cui spiccano anche i velocisti, che inseguono i punti del traguardo volante, mentre non c’è Nibali per dei problemi di stomaco: Sagan, Muhlberger, Oss e Schachmann (Bora), Morkov (Quickstep), Naesen, Gallopin e Frank (Ag2r), Colbrelli, Cortina e Teuns (Bahrain), Erviti (Movistar), Pello Bilbao (Astana), Groenewegen e Teunissen (Jumbo-Visma), Bettiol, Clarke e Scully (Education First), Trentin e Simon Yates (Mitchelton-Scott), van Avermaet e Pauwels (CCC), Rui Costa e Kristoff (UAE), Felline e Stuyven (Trek), Matthews, Arndt, Bol e Roche (Sunweb), Perichon e Simon (Cofidis), Benoot, Kluge e Wellens (Lotto-Soudal), Calmejane (Direct Energie), Pasqualon (Wanty), Boasson Hagen e Valgren (Dimension Data), Ledanois (Arkea-Samsic).

Tra loro il migliore in classifica è van Avermaet, staccato di oltre 14′ dalla maglia gialla, e le uniche squadre non rappresentate sono Ineos, FDJ e Katusha. Si ritirano durante la tappa odierna Nizzolo e Rohan Dennis, e il ritiro dell’australiano si tinge di giallo: ha lasciato all’insaputa della Bahrain ed è sparito dai radar, al punto tale che il team ha annunciato che ”non commenterà le voci finchè non scoprirà cos’è successo”. Si vocifera di un pesante screzio con l’ammiraglia e un ritiro polemico. Nella fuga Peter Sagan dà spettacolo facendo suoi i traguardi volanti, mentre la Deceuninck-Quickstep tiene inizialmente la fuga sui 3’30” di distacco: tirano anche Viviani e Richeze per Alaphilippe, però poi il gruppo allenta la presa e fa guadagnare i fuggitivi. Il vantaggio sale a 5′, Wellens fa suoi i punti del primo GPM e poi sul Peyresourde si muovono dei corridori: attacca Sonny Colbrelli, ma l’azione decisiva è quella di Calmejane che stacca l’italiano. Forzano l’andatura i Sunweb Matthews e Roche, e il vantaggio sale a 7′: Calmejane passa in testa al Peyresourde, ma poi viene ripreso e c’è un deciso cambio della guardia. L’azione potenzialmente decisiva è quella di Simon Clarke, che attacca e si presenta con 1′ di vantaggio all’attacco della salita finale. Si muove anche Matteo Trentin che si porta a 33” circa, ma nel tratto più duro della salita ci sono altri scatti: prima Frank e Muhlberger, poi la ben più temibile coppia composta da Simon Yates e Roche. Tutto fermo nel gruppo, che resta a sei minuti: nessun big si muove, perchè tutti pensano a tenersi le energie per la cronometro di domani, e la Ineos tira a un ritmo regolare.

Il tweet sibillino della Bahrain-Merida

A 35km dall’arrivo, Matteo Trentin va a riprendere Clarke con una grande azione: inseguono a una ventina di secondi Muhlberger, Frank, Gallopin, Roche e Yates. Simon Yates è il più attivo, e si porta in testa con Muhlberger e Pello Bilbao: lo spagnolo si stacca negli ultimi km, ma rientrerà. Allo scollinamento, Yates ha 50” sul gruppetto inseguitore (Schachmann, Gallopin, Roche, Pauwels, Frank, Trentin), col gruppo maglia gialla a 7’40”: inizia la lunghissima discesa e rientra subito Pello Bilbao, andando a comporre un terzetto. Il vantaggio dei tre aumenta continuamente in discesa: 1’16” sugli inseguitori, 8’30” sul gruppo quando mancano 15km, e di fatto Yates, Muhlberger e Pello sanno già che si giocheranno la vittoria. E infatti, così accade: a sorpresa, il successo allo sprint va a Simon Yates, che precede Muhlberger e Pello Bilbao. Quarto Benoot a 1’27”, poi il nutrito gruppo degli inseguitori regolato da Felline. Il plotone della maglia gialla arriva a 9’34, con la Ineos in parata.

TOUR DE FRANCE 2019, CLASSIFICA INVARIATA. DOMANI LA CRONOMETRO

Com’era prevedibile, non è successo niente tra i big della generale, che hanno preferito preservare la gamba in vista delle tappe di domani e sabato. Julian Alaphilippe mantiene la maglia gialla con 1’12” su Geraint Thomas e 1’16” su Bernal, e verosimilmente la perderà domani. La corsa affronterà i 27.2km di cronometro da Pau a Pau: tracciato per specialisti, il grande favorito è Geraint Thomas, che potrebbe vestire il simbolo del primato.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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