Dylan Teuns vince l’8a tappa, col primo assaggio di montagne, dalla fuga. Il grande protagonista è però Tadej Pogacar, che distrugge tutta la concorrenza con un’azione straordinaria: il Tour de France è saldamente nelle mani dello sloveno, che si prende la maglia gialla.

TOUR DE FRANCE, 8A TAPPA: POGACAR DISTRUGGE LA CONCORRENZA, VITTORIA A TEUNS

Il Tour de France potrebbe essersi deciso oggi. Tadej Pogacar, già vincitore della Tirreno-Adriatico e della Liegi, spiana la strada con un attacco d’altri tempi, con cui guadagna tre minuti su Carapaz e si prende la maglia gialla, causando distacchi-monstre. Dopo la fuga che aveva allungato il margine di van der Poel e van Aert isolando lo stesso Pogacar, si riparte col primo assaggio delle montagne sul massiccio del Jura: partenza da Oyonnaz e arrivo a Le Grand Bornand dopo 150.8km, con qualche salita di minor cabotaggio prima delle insidiosissime Col de Romme (8.8km all’8.9%) e Col de la Colombiere (7.5km all’8.5%) che precedono la discesa finale. La fuga iniziale viene lanciata da Wout Poels, che per un po’ resta al vento da solo e ipoteca la maglia a pois: il gruppo si spezza per i continui attacchi, con van Aert che ritenta la mossa di ieri, e crollano subito Primoz Roglic e Geraint Thomas oltre a Latour. Si forma dopo qualche km un gruppetto di inseguitori, che va a riprendere in seguito Poels: Kuss (Jumbo), Castroviejo (INEOS), Woods (Israel), Elissonde (Trek), Cattaneo (Quickstep), Valverde (Movistar), Armirail (FDJ), Guillaume Martin (Cofidis), Paret-Peintre (Ag2r), Quintana (Arkea), Kragh Andersen e Benoot (DSM), Juul Jensen e Simon Yates (BikeExchange), Izagirre (Astana) ed Henao (Qhubeka). Il gruppo lascia inizialmente fare, mandando i fuggitivi a 6′ e non prendendosi rischi in discesa: rischia di cadere van der Poel, lo fanno Vingegaard e de Bod, che centra in pieno un bidone dell’immondizia, ma per fortuna senza conseguenze. Poco prima, lungo di Izagirre che rischia di finire nel garage di un’abitazione. Il migliore dei fuggitivi nella generale è Kragh Andersen (6’30”), che prova un attacco in discesa con Benoot: verrà raggiunto e ripreso da Woods, che poi va in solitaria. 

Dietro, invece, la corsa esplode sul Col de Romme: Davide Formolo tiene un grandissimo ritmo per Tadej Pogacar e sfascia letteralmente il gruppo. Crollano Nibali, van der Poel, Fuglsang, Miguel Angel Lopez, Kruijswijk e Uran, e poi anche Wout van Aert. INEOS tenta un contropiede con Richie Porte per abbassare il ritmo, che dura come un soffio di vento: Pogacar si muove a 4-5km dalla vetta del Col de Romme, e resta con lui solo Carapaz. L’ecuadoriano prova a resistere al pazzesco ritmo di Pogi, ma dura solo qualche centinaia di metri: Carapaz va fuori giri e Pogacar è in solitaria all’inseguimento dei fuggitivi, con un ritmo incredibile. Tadej scollina con 1’19” su Carapaz e due minuti su van Aert, guadagna anche in discesa e riparte come un fulmine sul Col de la Colombiere. Lo sloveno e maglia bianca svernicia gli avversari come se fossero fermi, mentre Teuns va a riprendere e superare Woods confermando l’ottimo momento della Bahrain-Victorious: si scollina con Teuns in testa, seguito a 15” da Izagirre e Pogacar, con Carapaz a 3’35”.  Teuns rischia grosso, con due pericolosi lunghi, ma difende il meritato successo di tappa: seconda vittoria consecutiva per la Bahrain dopo il ritiro prematuro di Jack Haig, con Izagirre che chiude a 44” e Woods a 47”. Pogacar non si prende rischi, respira nel finale e non sprinta per gli abbuoni, chiudendo a 49”: seguono a 2’43” Yates e Poels, con Paret-Peintre e Guillaume Martin a 3’03”. Il gruppo dei big superstiti, con Vingegaard, Carapaz, Uran, Mas, Gaudu e Lutsenko tra gli altri, arriva a 4’09’‘: 5’44” per Wout van Aert, che lotta come un leone ed è secondo nella generale. Tracollo per Alaphilippe, arrivato a 19 minuti con Geoghehan e Richie Porte. Sprofonda Nibali, che arriva a 21’47” con Miguel Angel Lopez e van der Poel. Disastro totale per Roglic e Thomas, che arrivano nel gruppetto dei velocisti (con Cavendish!) a 34’59”.

TOUR DE FRANCE: POGACAR HA IN PUGNO LA CORSA. E DOMANI… TIGNES

Tadej Pogacar ha letteralmente in pugno il Tour de France dopo otto tappe. Il primo dei rivali, un Wout van Aert che domani o in seguito potrebbe pagare pesantemente dazio, si trova infatti a 1’48”. Terzo Lutsenko a 4’38”, davanti a Uran (4’46”), Vingegaard (5′), Carapaz (5’01”), Kelderman (5’13”), Mas (5’15”), Gaudu (5’52”) e Pello Bilbao (6’41”): il migliore degli italiani, Mattia Cattaneo, è 19° a 12’39”, con Nibali 26° a 21’32”. Escono definitivamente di classifica Roglic e Thomas. E domani Pogacar potrebbe distruggere definitivamente il Tour de France 2021 nei 145km da Cluses ai 2.300m di Tignes, a cui si arriva dopo un’ascesa di 21km al 5.6%: un’ascesa lunghissima, preceduta da quelle verso Cote de Domancy (2.5km al 9.4%), Col de Saisies (9.4km al 6.2%), Col du Pré (12.6km al 7.7%), Cormet de Roselend (5.7km al 6.5%). Un tappone che potrebbe distruggere ulteriormente la concorrenza, e consacrare Tadej Pogacar come padrone incontrastato del Tour. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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