Julian Alaphilippe è scatenato: il corridore della Deceuninck Quick-Step conquista la vittoria nella seconda tappa del Tour de France e indossa la maglia gialla.

Julian Alaphilippe (fonte France 24)

Uno squillo in salita e una sparata sul traguardo di Nizza. La Francia esulta nella corsa di casa grazie all’ennesima magia di Julian Alaphilippe. Il corridore della Deceuninck Quick-Step si impone allo sprint battendo lo svizzero della Sunweb Marc Hirschi e l’inglese Adam Yates. Il vincitore della Milano-Sanremo 2019 veste la maglia gialla, emulando il percorso dell’anno scorso, quando la indossò fino alla penultima tappa. Un avvertimento per tutti gli avversari: Julian il magnifico fa sul serio e anche quest’anno sarà una seria minaccia.

IL FILM DELLA TAPPA

Si riparte da Nizza, sede della partenza e dell’arrivo della prima frazione. Lo scenario, però, è ben diverso. Si inizia a fare sul serio con tante salite impegnative. Saranno 186 i chilometri da compiere, 39 dei quali da percorrere con il naso all’insù. Tre i GPM: si inizia con il Col de la Colmiane al km 63 (16,3 km al 6,3%, punte del 7,5%), proseguendo con il Col de Turini al km 99 (14,9 km al 7,4%, punte del 10,8%) e il Col d’Eze al km 153 (7,8 km al 6,1%, massima 8,5%). Nei primi chilometri vanno al comando in sette: Peter Sagan e Lukas Pöstlberger (Bora Hansgrohe), Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale), Kasper Asgreen (Deceuninck Quick Step), Toms Skujins (Trek Segafredo), Anthony Perez (Cofidis), Michael Gogl (NTT). I fuggitivi guadagnano al massimo 2 minuti. Verso metà tappa cede la maglia gialla: Alexander Kristoff (UAE Emirates) lascia il gruppo degli uomini di classifica e prosegue con il suo ritmo. Arriverà con oltre 15 minuti di ritardo. In testa Sagan resiste fino al Col de Turini, staccandosi dopo aver fatto incetta di punti preziosi per la classifica a punti. Sulla stessa salita inizia a prendere in mano la situazione la Jumbo-Visma. La squadra di Primoz Roglic tiene alta l’andatura e rischia di far saltare Tadej Pogacar (UAE Emirates), rimasto attardato per un problema meccanico. Lo sloveno rientra comunque in gruppo. Ai meno 37 la fuga viene annullata. Deceuninck Quick-Step e Jumbo-Visma si portano al comando e imprimono alla gara un ritmo forsennato. Ai meno 30 cade Daniel Martinez (EF), uno degli uomini più attesi, che arriverà attardato. Poco più tardi una foratura attarda anche Alejandro Valverde (Movistar), che riesce comunque a rientrare. Sull’ultima salita di giornata attacca Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick-Step), seguito da Marc Hirschi (Sunweb). Ai meno 12 cade Tom Dumoulin (Jumbo-Visma), che non perde le ruote dei migliori. Si infiamma la corsa con l’attacco di Adam Yates (Mitchelton Scott). L’inglese conquista anche 8 secondi di abbuono in cima alla salita e in discesa il terzetto guadagna terreno sul resto della concorrenza. Si arriva allo sprint. Alaphilippe parte ai meno 300 e resiste alla rimonta di Hirschi. La maglia gialla ha un nuovo padrone.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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