La tappa decisiva di questo Tour de France, una cronometro che deciderà la corsa: ecco il film dei 22.5km di Marsiglia, Chris Froome fa poker nella Grande Boucle!

Tour de France

TOUR DE FRANCE: BODNAR VINCE LA TAPPA, BARDET RISCHIA. GRANDE BOUCLE A FROOME

Possono 22.5km decidere una corsa di oltre 3mila km? Se il percorso ha qualche pecca (troppi arrivi in discesa nei tapponi di montagna) e la classifica è corta, allora tutto è possibile, e Chris Froome sa di non poter prendere alla leggera i 22.5km intorno alla città di Marsiglia, con partenza e arrivo al Velodrome, stadio dell’OM allenato da Rudi Garcia: non è una crono totalmente piatta, quella che costeggia più volte il mare, e il vero punto decisivo del tracciato è dato dalla salitella piazzata a metà percorso. 1.5km con punte intorno al 9% e tratti molto ”secchi”, seguiti da una discesa ripida: Froome (privato del ”superbody”, che secondo alcuni gli aveva dato almeno 15” di vantaggio a Francoforte: giuria rivedibile nel Tour), Bardet e Uran partono sfalsati, ma a dividerli ci sono solo 29” e il colombiano vuole dare tutto (come Bardet) per regalarsi un sogno dopo due anni bui. I corridori affrontano la cronometro conclusiva con grande verve, anche perchè c’è una classifica a squadre da onorare, e il tempo più interessante è quello di Maciej Bodnar (Bora-Hansgrohe), che chiude con 28’15”: deragliano Tony Martin (14” dal polacco), Castroviejo (caduto dopo 300m) e Roglic, frenato dai problemi meccanici (arriva a oltre 1′), ma non Kwiatkowski, che manca il sorpasso per un secondo. E poi, ecco i big, che però non superano Bodnar, che regala la vittoria di tappa alla Bora: Uran parte soft e conclude in crescendo, rischiando però la caduta nell’ultima curva, con la sua bici che drizza la traiettoria. 28’46” il tempo di Ciccio, che non riesce nel colpaccio, dato che Froome è sostanzialmente perfetto e chiude in 28’21” dopo aver studiato il percorso durante la prova di Kwiatkowski (scena già vista a Düsseldorf): il britannico vince così il suo quarto Tour, e per poco non ”doppia” Bardet (partito 2′ prima), che rischia un capitombolo nella cronometro paragonabile a quello di Fignon contro Lemond (ma lì ci si giocava il Tour). Il francesino voleva rischiare tutto, ma per farlo perde il ritmo nel tratto in pianura ed è poco efficace in salita: è una lunga agonia la sua, che lo porta a chiudere con un tempo altissimo (30’18”) e rischiare anche il sorpasso in generale da Landa, che gli arriva a un misero secondo in generale! Aru invece si difende (29’31”), ma questa crono per lui non portava grandi cambiamenti.

TOUR DE FRANCE: LA CLASSIFICA GENERALE CONCLUSIVA, FROOME VA AL POKER. LANDA, CHE SFORTUNA!

La tappa odierna incorona dunque Chris Froome, che chiude 3° a 6” dal vincitore (secondo Kwiatkowski a 1”) e ipoteca il quarto successo nella Grande Boucle: l’inglese precede nella generale conclusiva Uran, staccato di 54” (partiva con 29”), e Bardet, scivolato a 2’20”. Giù dal podio lo sfortunato Landa con 2’21” di ritardo e un solo secondo dal francese, e chissà che lo spagnolo non tenti la reazione d’orgoglio sugli Champs Elysees domani, in un arrivo che ha già incoronato qualche coraggioso che provava ad evitare lo sprint già scritto (Vinokourov su tutti): Fabio Aru si conferma , chiudendo a 3’05” e precedendo nella generale i vari Daniel Martin (6° a 4’42”, i due potrebbero essere compagni in UAE nel 2018), Simon Yates (6’14”), Meintjes (8’20”), Contador (8’49”, grande crono oggi: chiude a 30” da Bodnar) e Barguil (9’37”), che chiude la top-10 (Quintana 12° a 15′). Froome è maglia gialla e domani festeggerà coi compagni a Parigi dunque (tappa da vivere in notturna), e anche le altre classifiche sono già definite: Simon Yates è maglia bianca e succede nell’albo d’oro al fratello Adam, Michael Matthews conquista la maglia verde e Warren Barguil quella a pois, alla quale si aggiunge il premio di ”supercombattivo” del Tour. Tanti avranno da festeggiare domani dunque, in una tappa totalmente pianeggiante che verrà affrontata a ritmo di crociera: e ha da festeggiare anche l’olandese Van Vleuten (seconda al Giro Rosa), che vince la seconda e ultima tappa (la prima sull’Izoard) della kermesse femminile ”La Course”, che ha preceduto ancora una volta il Tour vero e proprio sul traguardo di Marsiglia e vede Elisa Longo Borghini chiudere terza.

Tour de France

La 21a tappa

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di ciclismo su strada anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagramYouTube e Google +.

Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *