Elia Viviani fa sua la volata di Fermoselle, e vince la seconda frazione nella Vuelta a España: il campione italiano trionfa dopo il giorno di riposo, sfruttando il lavoro della Quickstep e battendo Sagan.

Elia Viviani

VUELTA 2018, 10A TAPPA: BIS IN VOLATA PER ELIA VIVIANI

La 10a tappa della Vuelta 2018, che partiva dall’università di Salamanca (celebrando gli 800 anni dell’ateneo) e arrivava a Fermoselle-Bermillo de Sayago dopo 177km collinari, aveva un esito scontato: troppo lontano dall’arrivo e troppo agevole l’Alto de Fermoselle (4.9km al 5.3%) per staccare gli sprinter, e così il gruppo attendeva all’unanimità la volata e la nuova sfida tra Elia Viviani e Peter Sagan. La frazione viene inizialmente scandita da una fuga a due: Ezquerra (Burgos-BH) e Machado (Katusha) partono in solitaria dopo che aveva fatto un tentativo anche Richie Porte, e guadagnano al massimo 3’30”. Il gruppo li tiene a lungo a bagnomaria, poi ecco andare in testa al gruppo Burghardt (Bora) e un uomo a testa per Quickstep, Cofidis e Trek-Segafredo, squadre di Sagan, Viviani, Bouhanni e Nizzolo. E magicamente il vantaggio si riduce ai minimi termini, anche perchè Formolo viene mandato in testa a fare un ritmo molto sostenuto per affaticare gli altri velocisti: ai -30km ci sono 28” tra il gruppo e i fuggitivi, poco dopo viene ripreso Machado e il gruppo compatto affronta la salita.

Qui avviene lo scatto di Rubio (Burgos-BH), che viene ovviamente ripreso, e inizia la guerra tra gli uomini-jet. Il treno della Quickstep lavora come un sol uomo ed è semplicemente perfetto: Elia Viviani viene tirato da Sabatini e Mørkøv, e scatta solo quando è strettamente necessario. La sua vittoria, la seconda in questa Vuelta, è semplicemente schiacciante: Peter Sagan non può farci nulla e chiude secondo (prendendosi la maglia verde), con Nizzolo terzo davanti a Soto (Caja Rural) e Sarreau (FDJ). Non cambia nulla nella generale, con Yates in testa e i distacchi invariati: ha tenuto le ruote del gruppo anche Vincenzo Nibali, che si è messo in testa a tirare per qualche metro e ha saggiato così la propria condizione.

Domani la corsa affronterà una nuova frazione collinare: partenza da Mombuey e arrivo a Ribeira Sacra-Luintra dopo 207.8km in cui di fatto non si è mai in pianura: verranno affrontati quattro GPM di minor caratura. Si parte dal Puerto del Padernelo (5.7km al 5.3%), per poi proseguire con Alto de Covelo (9.5km al 4%), Alto de Trives (10.6km al 4.6%) e Alto de Mirador de Cabezoas (8.8km al 4.3%), ultima salita e distante 19km dall’arrivo. Tappa che è perfetta per una fuga, mentre la decima ha privato Aru di due gregari: Dan Martin si è ritirato per stare al fianco della moglie incinta, Petilli è caduto e si è fatto decisamente male.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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