La Vuelta vive una delle sue frazioni decisive: i corridori affrontano la durissima salita di Los Machucos, che con le sue pendenze al 26% nel 2017 mise in difficoltà Froome. Ecco tutto ciò che è successo nella 13a tappa.

Vuelta 2019

VUELTA 2019, 13A TAPPA: POGACAR FA IL BIS, FESTA SLOVENA A LOS MACHUCOS

Dopo il “riposo” a Bilbao e la vittoria di Philippe Gilbert, la Vuelta 2019 vive una delle sue frazioni decisive. La corsa riparte dai Paesi Baschi e arriva a Los Machucos dopo 166.4km, su una salita che due anni fa mandò in crisi Chris Froome, che perse due minuti da Alberto Contador. I corridori affrontano l’Alto de la Escrita (5.9km al 4%), l’Alto de Ubal (7.9km al 6%), Collado de Ason (13km al 3.9%), Puerto de Alisas (8.9km al 6%), Puerto de Fuente de la Varas (6.3km al 4.5%) e Puerto de la Cruz Usano (4.2km al 4.7%) prima dell’ascesa finale: Los Machucos misura 6.2km, ma non scende praticamente mai sotto il 10% di pendenza e ha ampi tratti al 25-26%. Una salita che può ammazzare le gambe, e una tappa che fa gola a molti corridori, e non vede ripartire Fabio Aru: il sardo, che ieri aveva perso oltre venti minuti, si ritira. Attaccano Pedrero (Movistar), Latour, Bouchard, Venturini (Ag2r), Novak (Bahrain), Grosschartner (Bora), Gilbert (Quickstep), Docker, Higuita (Education First), Armirail (FDJ), De Gendt (Lotto-Soudal), Grmay, Howson (Mitchelton), Meintjes (Dimension Data), Poels, De la Cruz (Ineos), Cras, Fabbro, Guerreiro (Katusha), Power, Tusveld (Sunweb), Brambilla, Eg (Trek), Madrazo (Burgos), Chernetskii (Caja Rural), Herrada, Atapuma (Cofidis), Henao (UAE) Bizkarra e Saez (Euskadi).Il gruppo lascia fare, nonostante Higuita sia a 10′ dal leader della generale. Poels ed Herrada si dividono i GPM, De Gendt prova un paio di attacchi e poi si stacca, ma il più attivo è Saez. Il corridore basco approfitta dello stallo e attacca, prendendo subito un buon vantaggio: seguono a una quarantina di secondi Bouchard e Higuita, che poi vengono riassorbiti da un gruppetto comprendente Cras, Guerreiro, Latour, Tusveld, Eg, Brambilla, Meintjes, Henao, Poels, De La Cruz, Atapuma, Herrada, Grosschartner, Howson, Armirail e Novak, staccato di 1’30’ dal fuggitivo.

Saez resiste anche sulla penultima salita, mantenendo circa 1’15” sui fuggitivi: subito dietro ci sono Bouchard, che punta alla maglia a pois (invano), e Armirail, mentre nel gruppo cambia decisamente lo scenario. Dopo 130km di stallo, sale in cattedra l’Astana: il team kazako sfianca i suoi gregari per aiutare Miguel Angel Lopez e di fatto brucia tutto il vantaggio dei fuggitivi. All’attacco della salita, il gruppo dei migliori si trova solo a 2’30” da Saez e 1’20” dal gruppo-Higuita: Saez fatica e viene raggiunto e staccato da Armirail, che s’invola in solitaria. Il gruppo continua a guadagnare, e si muove Quintana, che guadagna una decina di secondi prima di venire riassorbito. Davanti l’attacco buono è quello di Latour (Ag2r), che sorpassa tutti: il francese ha 31” su Brambilla, Higuita e Fabbro, col gruppo a 1’05”. Quando tutti si aspettano l’attacco degli scalatori puri, Roglic e Pogacar forzano il ritmo: cedono Quintana e Lopez, e ai -2.5km crolla anche Valverde. Latour fatica tremendamente sulle pendenze oltre il 20% e sulle rampe di Los Machucos, e mantiene 21” su Roglic e Pogacar: il duo sloveno lo va a riprendere ai -1.5km e lo stacca, mentre dietro rinviene Quintana. All’ultimo km Roglic e Pogacar hanno 23” su Valverde/Quintana, e 50” su Lopez. Sono loro a giocarsi la tappa, che la maglia rossa lascia al giovane connazionale: Tadej Pogacar fa il bis a Los Machucos, precedendo Roglic, mentre Latour arriva a 27” e precede Quintana, Valverde e Majka. Sprofonda Miguel Angel Lopez, che dopo aver spremuto l’Astana chiude a 1’01”.

VUELTA 2019: LA NUOVA CLASSIFICA GENERALE, DOMANI SPAZIO AI VELOCISTI

Pogacar e Roglic battono il record di Alberto Contador, e guadagnano nella generale. Primoz Roglic mantiene la maglia rossa con 2’25” su Alejandro Valverde e 3’01” su Tadej Pogacar, che ora è terzo nella generale e conquista la maglia bianca. Quarto a 3’18” Miguel Angel Lopez, con Nairo Quintana (fresco di firma con l’Arkea-Samsic, avrà con sè il fratello Dayer) quinto a 3’33”. Completano la top-10 Rafal Majka (+6’15”), Nicolas Edet (+7’18”), Carl Fredrik Hagen (+7’33”), Wilco Kelderman (+7’39”) e Dylan Teuns (+9’58”). Dopo questa dimostrazione di forza degli sloveni, domani i big riposeranno: i 188km da San Vicente de la Barquera a Oviedo sono fatti per i velocisti, che si giocheranno la tappa.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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