Non sembra volersi arrestare la strapotenza della Norvegia in questi Mondiali di Planica. Dopo la vittoria di Gyda Westvold Hansen nel trampolino piccolo femminile, a cui sono seguite le vittorie di Riiber nel maschile e della squadra mista del team event, il palmares della compagine di Oslo si è ulteriormente arricchito con l’oro nella gara a squadre maschile.
Il segmento di salto ha confermato la forza della Norvegia, capace di portare a casa un risultato complessivo di 470 punti, convertito in 20″ di vantaggio sull’Austria, seconda, e 23″ di vantaggio sulla Germania, terza. Il merito è stato tutto del quartetto composto da Riiber, Andersen, Oftebro e Graabak che però, successivamente, ha faticato più del previsto nella 4×5 km di fondo.
A causa di una discutibile scelta nell’ordine di uscita degli atleti la compagine norge ha visto dissipare velocemente il vantaggio accumulato nella prima frazione. Un Frenzel sugli scudi, infatti, ha colmato per la Germania, già nella prima frazione del fondo il distacco sul norvegese Espen Andersen, parso sorpreso della rimonta del rivale. Anche Oftebro e Graabak hanno faticato nel fondo, al punto da non poter staccarsi nè dagli austriaci che dai tedeschi.
Alla fine, a risolvere la pratica ci ha pensato il solito Riiber, autore di una grandissima ultima frazione di fondo, riuscendo nuovamente a mettere secondi tra sé e gli inseguitori, in particolare su Julian Schmid e Johannes Lamparter. Dopo la Norvegia prima al traguardo, la Germania è riuscita ad avere la meglio al fotofinish sull’Austria regalandosi così un prestigioso argento iridato.
La compagine italiana formata da Samuel Costa, Iacopo Bortolas, Aaron Kostner e Raffaele Buzzi ha faticato nel salto dal trampolino, che complessivamente gli è valso il settimo posto a 2′ 08″ dalla Norvegia. La parte di fondo, invece, ha visto gli azzurri impegnarsi molto per migliorare la propria posizione finale, al punto da riuscire a battere il Giappone in volata e a concludere la gara al sesto posto.