Olimpiadi invernali 2018. Terza medaglia olimpica a PyeongChang per Arianna Fontana. Le sensazioni dell’atleta al termine della gara.

Arianna Fontana conquista il bronzo nei 1000 m dello short track e chiude le sue Olimpiadi di PyeongChang 2018 a quota tre medaglie. Il nostro inviato Luca Lovelli l’ha raggiunta dopo la finale per cogliere le emozioni dell’atleta sondriese.

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Arianna Fontana, 27 anni, tre medaglie a PyeongChang 2018

PYEONGCHANG 2018, ARIANNA FONTANA: “ADESSO POSSO GODERMI L’ORO!”

Arianna, come ti senti?
“Quando ho finito e sono uscita mi sono detta: è finita! Sono state due settimane davvero intense, incredibili, piene di emozioni. Finalmente adesso posso godermi anche l’oro a inizio Olimpiadi che non ho ancora avuto il tempo di godermi, avendo avuto altre gare”.

Hai vinto tre medaglie in una sola Olimpiade!
“È incredibile, non so nemmeno io che cosa dire. Ero già felice di essere nella finale: il mio obiettivo era di essere in quattro finali e migliorare la prestazione di Sochi. Era dura, ma ce l’ho fatta e sono davvero contenta”.

Questa era l’ultima medaglia che mancava, avendone tu vinta almeno una in tutte le distanze…
“Infatti quando sono entrata in finale mi sono detta: cavoli, sei qui, ti manca questa distanza, vedi di portarti a casa qualcosa! Ho stretto i denti fino alla fine, purtroppo sono rimasta incastrata dietro fin da subito, speravo in qualche movimento in più da parte delle coreane, ma si guardavano e curavano tra di loro e quando ho realizzato che erano lì a proteggere il terzo posto ho capito che dovevo risalire pian pianino. Sapevo che il sorpasso era pulito, però non si sa mai cosa poi possano decidere i giudici. Quindi, finché non è uscito sul tabellone che ero terza, ho aspettato”.

Hai centrato tutti i tuoi obiettivi: conquistare l’oro e arrivare a doppia cifra…
“In realtà non sono arrivata qui pensando di dover vincere questo e quest’altro. Volevo fare bene, volevo entrare in tutte le finali e ce l’ho fatta. Rimane un po’ di dispiacere per quel 1500 m. Non era proprio la mia giornata, tutti gli altri giorni mi son sentita bene e sono riuscita a fare belle gare ed essere con le più forti a giocarmi una medaglia”.

Tre medaglie in un’Olimpiade e otto in totale…
“Sono tante medaglie! Da Torino sono passati tanti anni, ho fatto tanti sacrifici. Questi ultimi quattro anni poi sono stati veramente duri, quasi eterni: ho pensato di smettere, poi sono tornata. La scorsa stagione non è stata affatto semplice, ma l’Olimpiade era lì. Sono davvero contenta delle decisioni che ho preso, di chi mi ha sostenuto”.

Dopo un’impresa così si guarda indietro, sapendo di aver fatto la storia, o si riesce anche a guardare avanti?
“Guardo comunque al futuro, anche se non so ancora che cosa farò. Diciamo che sono pronta ad aprire un nuovo capitolo. Vediamo cosa mi riserverà il futuro”.

Prima di entrare in finale hai pensato che poteva essere la tua ultima medaglia?
“Non ci ho pensato, mi sono solo detta: è la finale dei 1000 m, vai a prenderla. Te la puoi giocare, vai fino alla fine e non mollare”.

Questo futuro sarà in Italia o in America?
“Sicuramente sarà un po’ e un po’, perché comunque Anthony ha famiglia là e io ho famiglia in Italia: ci divideremo un po’. Se continuo col pattinaggio però sarò in Italia”.

Oltre ad aver lasciato il tuo nome nella storia e queste emozioni a chi ti ha seguito, cosa vorresti lasciare?
“Mi hanno scritto in tanti e tanti atleti che sono qui mi hanno detto che sono riuscita a trasmettere tanta carica, tante emozioni. Spero che le abbiano ricevute anche i più piccoli, che queste sensazioni li spronino a dare sempre il massimo e a continuare per raggiungere i loro obiettivi e realizzare i loro sogni”.

Quanto peserà nella tua decisione l’opinione di tuo marito? Cosa pensi che ti consiglierà di fare?
“Prima di venire qui anche lui mi ha detto: comunque vada, dopo le Olimpiadi starà a te decidere se continuare o no. Non ci metterà becco. Se io gli chiedo consigli, lui è il primo a darmeli, però le decisioni poi spettano sempre a me”.

Che cosa mangi stasera?
“Non so, forse mangerò qualcosa con le altre ragazze. Dato che ieri sera non sono andata a Casa Italia, anche loro mi han detto: stasera festeggiamo? Penso che andremo a festeggiare in qualche locale fuori dal villaggio olimpico”.

Poi però si torna in Italia, c’è una stagione da finire…
“Sì, abbiamo i Campionati italiani a Courmayeur e i Mondiali a Montreal. Non è ancora finita, ma il peggio è passato”.

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Stefano Sfondrini
Radio per lavoro, ma non emetto sentenze. Bevo caffè senza zucchero perché ho capito che "amare significa poco dolci" [San Galli, protettore degli umoristi]

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