Nella seconda tappa di Volley Nations League è arrivata una sconfitta contro la Russia che servirà all’Italia sperimentale come crescita per i giovani. Bene le prime due partite contro USA e Portogallo.

Gli Azzurri festeggiano la vittoria contro gli Stati Uniti
FONTE: pagina Fb ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo

SECONDA TAPPA DI NATIONS LEAGUE IN RUSSIA, DUE VITTORIE E UNA SCONFITTA PER GLI AZZURRI

È terminata la seconda tappa di Nations League maschile per l’Italia di coach Blengini, a Ufa in Russia sono arrivate due ottime vittorie contro USA (3-1) e Portogallo (3-0) e una netta sconfitta (3-0) contro la Russia padrone di casa. 

Dopo la partita persa in avvio della competizione contro l’Iran sono arrivate quattro vittorie consecutive finché l’Italia sperimentale, piena di giovani, ha dovuto arrendersi davanti alla compagine russa. Ma in questa nazionale 2, se così si può chiamare, questa batosta servirà eccome e fa parte del percorso di crescita dei tanti ragazzi che coach Gianlorenzo Blengini ha chiamato in questa prima parte di Nations League aspettando poi l’arrivo dei big. 

Contro gli USA (schierati anche loro con una formazione sperimentale) e contro i lusitani si è vista un’ottima Italia che ha ben figurato anche nel primo set contro la Russia salvo poi crollare e far emergere i limiti di questa nazionale. Però non tutto è perduto perché, ad ora, Giannelli e compagni occupano il 5° posto e tra poco sarà la volta dei big a cui inevitabilmente coach Blengini aggiungerà qualche giocatore che ha ben figurato in queste due tappe. 

Cavuto, Nelli e Russo sono i giocatori su cui era puntata tutta l’attenzione e hanno ben figurato per talento, personalità ma soprattutto per la capacità di trovare soluzioni in momenti difficili della partita trascinando i compagni e prendendosi rischi che solo i grandi giocatori si prendono. Gli addetti ai lavori designano questi tre atleti come i primi cambi dell’Italia in vista sia delle qualificazioni mondiali sia dell’Europeo, ma soprattutto per portarci a Tokyo 2020. E in caso di qualificazione alle final six, potranno, e dovranno, dire la loro per continuare il percorso di crescita e per far vedere di essere all’altezza di far parte delle spedizioni nei tornei che contano. 

L’Italia sta pian piano costruendo la nazionale del futuro, l’arrivo dei cosiddetti big servirà come ulteriore tassello di crescita, per “rubare” i segreti e per sviluppare quella pressione a cui i grandi giocatori sono abituati e con cui i giovani devono iniziare a prendere confidenza per spiccare il volo definitivo verso l’Olimpo del volley.

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