Le parole dei protagonisti del volley dopo la vittoria contro il Canada ottenuta nella notte italiana.

Dal nostro inviato a Tokyo

Dal nostro inviato a Tokyo Luca Lovelli

LE PAROLE DI COACH BLENGINI

Partita sofferta ma che alla fine è andata bene?

Molta sofferenza sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile non solo perché era la prima, ma perché il Canada squadra di grande qualità e l’ha dimostrato. Molti di questi giocatori erano nel sestetto di Rio che ha battuto gli Stati Uniti che poi hanno preso un bronzo e hanno fatto una semifinale con noi forse quasi epica, quindi una squadra di grande qualità individuale ma anche di grande esperienza anche in queste in questa competizione quindi ce lo aspettavamo però la differenza la fa quando tu ti aspetti di soffrire e poi non basta se hai le risorse per raggiungere resistenza oppure comincia la parte psicologica a condizionarti e anche tecnicamente ti scomponi“.

Alessandro (Michieletto, ndr) è stato elemento che ha cambiato la partita, nel terzo set con quella serie di battute ma già dall’inizio si è mosso come se fosse un esperto, come se fosse lui a dover dar calma, è d’accordo?

“Sì, ma non è questione di calma o di agitazione, ci sarà all’inizio e c’era da rompere il ghiaccio e sicuramente su questa cosa quello che viene condizionato di più e come sempre la battuta e la ricezione perché sono due cose che se non sei sereno lucido cominci a incastrarti però insomma Alessandro è un ragazzo che sta facendo ma non credo di dovervelo raccontare io sta facendo dei passi da da gigante un ragazzo che continua a crescere nonostante sia partito da in quest’estate da una base eccellente no l’abbiamo visto tutto il campionato non credo che sia una sorpresa però insomma noi abbiamo fissato degli obiettivi anche tecnicamente lui li migliora e in maniera evidente e chiaro che non bisogna prendere una partita come no un giudizio definitivo né nel bene lo diciamo quando va male per un giocatore o per la squadra non deve esserlo nemmeno quando va bene perché sennò siamo incoerenti però insomma sta dimostrando che tecnicamente ha fatto grandi progressi Io credo che la VNL per lui sia stata decisiva ed era un piano strategico che mi sarebbe piaciuto per esempio fare anche a Lavia anche se aveva qualche e partita internazionale in più di lui perché aveva già fatto quello 19 quello ha contribuito il suo impegno come l’impegno di tutti la sua qualità proprio dal punto di vista generale nel migliorare che è una qualità e quindi insomma procediamo con questo ragazzo che insomma era la prima partita e giochi olimpici come galassie non è così scontato che non ci sia come dire una sorta di di scotto da pagare per adesso hanno dimostrato di leggere almeno caratterialmente tecnicamente credo che sono la partita sia evidente”.

Ivan (Zaytsev, ndr) con un po’ di ruggine ti preoccupa?

No, non mi preoccupa perché Ivan un giocatore di grande carattere di grande esperienza di grande autostima e ha fatto veramente il massimo sta facendo il massimo continuerà a fare il massimo per questa squadra. Noi sappiamo tutti che siamo una squadra oggi ho fatto un po’ fatica lui , ha avuto diversi problemi nel corso del progetto diciamo out of VNL che era quello dedicato ai giocatori che avevano bisogno di progettare giorno per giorno i volumi di lavoro, il riposo, non che non ce ne fosse bisogno, le partite fanno sempre bene, però avevano meno bisogno di fare partite e lui in questo ha avuto dei problemi di natura fisica quindi ha stretto i denti ha dato tutta la disponibilità e sta continuando a darla oggi ha fatto una partita magari con più difficoltà però mi è piaciuto molto anche fuori dal campo anche in campo quando le cose non andavano non ha mai cambiato atteggiamento questa è una squadra che vuole essere una squadra di dodici compagni di squadra che cercano di dare un contributo quando uno parte l’altro subentra o viceversa e vogliamo crescere anche nell’interpretare questa caratteristica che credo possa essere decisiva”.

Forse un po’ di difficoltà in difesa sulle palle alte, abbiamo visto oggi ne sono cadute un po’ troppe e lei si è anche arrabbiato?

Sì, ma ci sono dei momenti in cui non è che noi allenatori ci arrabbiamo col giocatore che tifiamo un po’ no in quei momenti, quindi vediamo una ricezione staccata, una palla alta e insomma cominciamo a sperare di poter fare un break o un punto. Se vogliamo parlare tecnicamente quello su cui abbiamo fatto più fatica soprattutto i primi due set e il saldo rispetto al loro battuta ricezione su quello sicuramente non solo per il numero di errori ma proprio per l’incisività della battuta e la qualità della ricezione al contrario li è sempre difficile capire quanto è buona la battuta e quanto è male alla ricezione e viceversa però credo che quella sia stata tecnicamente la questione più evidente, io ho chiesto ai giocatori prima di tutto di cercare ritmo anche se non si andava sull’obiettivo perché c’erano troppi errori, poi ho chiesto di cambiare la battuta, più che altro per evitare scoordinarsi in un momento in cui non veniva fluida e perché se si vuole andare a cercare l’obiettivo bisogna cominciare a trovarla tecnicamente anche se va sul libero, infatti, dal metà secondo set abbiamo cominciato a sbagliare meno però andavamo molto sul libero, lì abbiamo provato a fare uno step ulteriore andando di più sugli obiettivi. La squadra è cresciuta nel corso della partita. Nel primo set abbiamo avuto una palla break per chiudere il set, però this is volleyball”.

Due parole sulla Polonia, prossima avversaria?

“Credo che la Polonia si presenti da sola, due volte campione del mondo, ha aggiunto Leon per l’Olimpiade, anche se è la sua prima, insomma, è candidata numero uno alla medaglia d’oro, detto questo durante l’Olimpiade ogni partita è guerra quindi bisogna mettere la muta da guerra e andare in trincea”.

LE PAROLE DI ALESSANDRO MICHIELETTO
Dal nostro inviato a Tokyo

Com’è essere qui alle Olimpiadi?

Sono veramente orgoglioso di essere qui, con questi grandissimi compagni di squadra che sono una famiglia, mi trovo molto bene con loro e quindi questo mi aiuta a rendere molto più in campo però, questo, è solo l’inizio, sapevamo che oggi era una battaglia e così è stato e ce ne saranno molte altre. Dobbiamo crescere di partita in partita e sicuramente cresceremo”.

In questa partita sei stato uno dei migliori?

“Ho cercato di dare il meglio per portare a casa questa partita che si era messa male i primi due set. Sapevamo che quello non era il nostro livello di gioco però bisogna trovare un modo per cambiare rotta, nella partita lo abbiamo fatto e, questo, lo fanno le grandi squadre”.

Con che stato d’animo sei andato in battuta quando eravamo sotto?

(Sorride, ndr) O si tira o si tira perché bisognava a recuperare, so che dalla battuta posso ricavare dei break importanti e quindi li ho cercati e fortunatamente oggi sono arrivati”.

Tuo padre cosa ti ha detto prima di questa partita?

Mi ha solo fatto l’in bocca al lupo, adesso lo sentirò se è sveglio perché è stata una partita lunga ma sarà felice. Ma noi siamo l’Italia e rappresentiamo il nostro paese quindi tutti noi dobbiamo unirci per rimanere qui il più a lungo possibile”.

Queste pallette che hai scoperto in VNL ti stanno dando soddisfazioni, vero?

“Vedo che sono importanti, perché quando la palla non è buona o non sono col tempo giusto dà molto fastidio a chi è a muro, quindi, è un’arma importante da sfruttare, non sempre però quelle poche volte che succede penso sia importante”.

Ti hanno imitato, non so se ci hai fatto caso, anche le squadre straniere adesso giocano molto di più a due mani in questi momenti delicati, ne sei felice?

“Forse perché hanno visto che cadono molto spesso, magari è più facile che fare un attacco forte alto e allora ti faccio un palleggio in mezzo al muro, però adesso avanti così e speriamo di continuare su questa strada”.

Quale è stata la chiave di volta della partita?

Abbiamo iniziato a battere molto meglio e la loro ricezione non era più perfetta come nei primi due set quindi riuscivamo più facilmente a tenerle a muro e a fare il break quindi prendevamo quel vantaggio di due, tre punti che ci faceva giocare un po’ più sciolti e siamo riusciti a portare a casa la partita”.

In qualche modo sei stato tu a cambiare volto alla partita col tuo servizio?

“Ho cercato di fare la miglior battuta e fortunatamente è entrata, però siamo riusciti anche con dei muri dei miei compagni delle difese a ribaltare quel set che era comunque difficile”.

Com’è giocare con Juantorena che è un po’ il tuo idolo? Ti ha detto qualcosa in particolare?

“Sono dei grandi, sono una famiglia, mi aiutano a crescere e devo imparare tanto da loro, sono dei fenomeni, questo lo sappiamo tutti, adesso ho questa occasione di giocare con lui, ma ce ne sono tantissimi altri nella nostra squadra e cerco di sfruttarla al massimo. Mi hanno detto di giocare tranquillo come so fare che va più che bene”.

LE PAROLE DI SIMONE GIANNELLI
Dal nostro inviato a Tokyo

Ti ha sorpreso il Canada?

“Il Canada ha dimostrato il suo livello anche alla VNL io mi ricordo che ho visto molte loro partite e giocano una buona pallavolo, hanno giocatori che conosciamo bene perché giocano, o hanno giocato, nel campionato italiano, quindi di talento forti, hanno messo in difficoltà tutte le squadre contro cui hanno giocato quindi ci aspettavamo una partita del genere peccato il primo set che avevamo la palla per chiudere e non lo abbiamo chiuso, lì sarebbe cambiato qualcosa, però sono contento una vittoria e le vittorie fan sempre bene”.

Vincere tre a due quando si deve rompere il ghiaccio forse può servire a tonificare?

“Bello, sì, sono molto contento veramente, perché io mi ricordo poche partite con la nazionale vinte sotto 2-0 quindi questo è tanta roba perché vuol dire che noi ci siamo e spingiamo non saremo tra i favoriti ma vogliamo giocarci l’Olimpiade con tutto il cuore che abbiamo con tutte le persone che ci sono e ci crediamo, adesso pensiamo alla prossima partita”.

Ti fidi tanti tanto di Michieletto l’hai dimostrato sia in amichevole sia stasera, vero?

“Certo, mi fido ciecamente, lui l’ho visto crescere a Trento, so il suo valore e anche oggi è stao bravo ci ha aiutato a vincere il terzo set, ha fatto una belle serie in battuta ed è stato molto bravo quindi ho fiducia”.

Dispiace dover giocare così presto non essere potuti andare a fare la cerimonia di inaugurazione?

“Sicuramente dispiace quando sei qui a fare l’Olimpiade è un bel evento, anche se adesso per via del Covid non ci sono le persone spiace un po’ ma siamo qui per giocare a pallavolo e il primo focus è quello”.

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