Spada maschile, Coppa del Mondo 2017/2018. Continua l’avventura degli azzurri FIS, Federazione Italiana Scherma, impegnati nel massimo circuito internazionale di scherma. L’Italia, al netto di due importanti assenze, Polo Pizzo e Marco Fichera, scende sulle pedane di Vancouver, Canada, per la seconda prova dell’anno solare 2018. 

Gabriele Cimini a colloquio col maestro Alessandro Bossalini: l’azzurro prevarrà sul giapponese Kano (fonte: pagina Facebook ufficiale della FIE)

SPADA MASCHILE, COPPA DEL MONDO: IL WEEKEND DI VANCOUVER

Ritorna la Coppa del Mondo di spada maschile. Gli azzurri impegnati nel massimo circuito internazionale scendono sulle pedane di Vancouver, Canada, per il secondo weekend dell’anno solare. La delegazione FIS, Federazione Italiana Scherma, si presenta all’evento con dodici atleti, orfana di due tra le sue più luminose stelle: Paolo Pizzo, campione del mondo in carica, e Andrea Santarelli, entrambi terzi nel Grand Prix di Doha, sono out per infortunio.

L’Italspada, tuttavia, come mostrato da Gabriele Cimini nell’ultimo weekend, può comunque contare su molti giovani in rampa di lancio, corollario d’un movimento capace di rinnovarsi senza dissipare il talento di cui dispone. Ma, come sempre, la parola spetta alle pedane.

SPADA INDIVIDUALE: GABRIELE CIMINI, IL MIGLIORE TRA GLI AZZURRI, È SESTO

Otto su sessantaquattro atleti: questo il numero degli azzurri scesi in pedana sabato, impegnati nel tabellone principale, dopo la giornata di qualificazioni del venerdì. Ancora una volta, al main draw, a distinguersi, per l’Italia, è stato il giovane Gabriele Cimini. Il classe ’94, dopo il terzo posto dello scorso weekend, quello di Heidenheim, il primo podio in carriera, ha nuovamente dimostrato tutto il proprio talento, chiudendo sesto nell’individuale.

Il pisano è stato costretto ai piedi del podio dal vincitore finale della prova canadese (sul podio col francese Jerent, secondo; oltre al connazionale Borel e al ceco Pitra), l’ucraino Bogdan Nikishin, sconfitto ai quarti di finale, 15-12. Lo spadista dell’Esercito, tuttavia, può ritenersi soddisfatto, sia per il proprio momento di forma, sia per il percorso sulle pedane di Vancouver. Cimini, infatti, passato agilmente il girone preliminare, dopo un buon esordio, 15-12 contro il giapponese Koki Kano, s’è reso protagonista d’uno degli incontri più spettacolari del weekend. Gabriele, infatti, nel secondo assalto di giornata, contro lo svizzero Max Heinzer, argento agli Europei di Lipsia 2017, ha messo in mostra tutto il proprio talento. L’azzurro, sotto 11-14 contro il rosso-crociato, a una stoccata dall’eliminazione, ha realizzato una fenomenale rimonta: grazie ad un parziale di 4-0, infatti, la giovane promessa della FIS è riuscita a sconfiggere, 15-14, uno tra i più affermati atleti del circuito. Una volta agli ottavi, poi, Cimini ha agilmente sconfitto, 15-4, il tedesco Lukas Bellmann, autore, ai trentaduesimi, dell’eliminazione di Federico Vismara, sconfitto 15-13.

Oltre a Vismara, s’erano fermati al secondo turno del tabellone principale anche Edoardo Munzone, sconfitto 15-11 dal francese Cannone, e Lorenzo Buzzi, 15-11 contro lo svizzero Steffen. Proprio Buzzi, nel turno precedente, era stato autore, in un derby conclusosi 15-12, dell’eliminazione, inaspettata, di Enrico Garozzo, ammesso al main draw in virtù della posizione nel ranking. Sempre al primo turno, poi, avevano alzato bandiera bianca Matteo Tagliariol, 15-11 contro il giapponese Minobe, Andrea Santarelli, l’altro azzurro direttamente ammesso al tabellone principale, battuto 15-14 dal ceco Pitra, e Lorenzo Bruttini, fermato sul 3-2 dal tedesco Rein.

Erano usciti di scena venerdì, oltre a Federico Marenco e Giovanni Repetto, “stoppati” alla fase a gironi, nel turno preliminare, Andrea Vallosio e Andrea Russo. Eliminati, rispettivamente, dal russo Knysh, 15-13, e dall’italo-svizzero Michele Niggeler, 15-11.

AZZURRI SECONDI NELLA GARA A SQUADRE

Domenica, nella prova a squadre, l’Italspada, guidata dai maestri Alessandro Bossalini e Dario Chiadò, è stata rappresentata dal quartetto composto dall’argento di Rio 2016 Enrico Garozzo, oltre che da Andrea Santarelli, Lorenzo Buzzi e Gabriele Cimini.

Gli azzurri, quarti nel ranking, dunque direttamente ammessi ai sedicesimi, hanno debuttato contro Israele, vincendo 45-42. Un match complesso, quest’ultimo, che ha visto Garozzo protagonista: in difficoltà contro Herpe, 0-4, ma capace di rimediare, siglando la vittoria finale con un parziale di 11-6 contro Beskin. In seguito, l’Italia ha affrontato la Germania, sconfitta agilmente 45-33. In semifinale, poi, gli azzurri si sono confrontati contro la rappresentanza sudcoreana (poi terza, dopo la “finalina” contro l’Ungheria), in un match terminato 45-33. Un’ottima prova dell’intero collettivo, che ha consegnato all’Italspada la finale.

Qui gli azzurri si sono trovati dinnanzi alla Francia. Contro i transalpini, l’Italia è da subito andata in difficoltà. In particolar modo con Lorenzo Buzzi, messo alle strette sia da Yannick Borrel che da Daniel Jarent. L’Italia, sul 20-11 francese, ha quindi tentato la rimonta, sia con Garozzo che, successivamente, con lo stesso Buzzi. Ma sul 32-26, nonostante la serie positiva finale di Garozzo, è stata la Francia a prevalere.

L’Italia può comunque ritenersi soddisfatta per un secondo posto maturato con un quartetto giovane, in grado di non far rimpiangere le importanti assenze.

Il quartetto azzurro impegnato sulle pedane canadesi (fonte: pagina Facebook ufficiale della FIE)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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