Weekend da sogno per l’Italia dello sci alpino: a Bad Kleinkirchheim Federica Brignone conquista il Super-G, mentre in discesa il podio è tutto azzurro. Bene anche Peter Fill, che entra nella storia con la Coppa di specialità della combinata: tutti i risultati. 

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CDM SCI ALPINO: WEEKEND DA SOGNO PER LE AZZURRE, TRIPLO PODIO IN DISCESA E BRIGNONE SUPER!

Un weekend da sogno con dedica ad Elena Fanchini, che è attesa da una durissima sfida e dal recupero da un tumore che ha stroncato il suo sogno olimpico: Bad Kleinkirchheim ci restituisce quella valanga rosa che ci aveva fatto sognare nel 2016-17, e vede le azzurre volare sulla pista tedesca nel Super-G e nella discesa libera. Il weekend parte subito alla grande col Super-G di sabato, che esalta la sciata aggressiva e le capacità di una Federica Brignone che sta tornando rapidamente al 100% dopo l’infortunio patito nell’avvicinamento alla stagione: l’azzurra recupera costantemente su Lara Gut, costruendo il proprio successo settore dopo settore e vincendo la 7a gara in Coppa del Mondo, la seconda in Super-G per un’atleta che ci emoziona per la sua polivalenza. Brignone mette nel mirino Compagnoni, Kostner e Putzer nella classifica delle atlete italiane più vittoriose (il terzetto è a quota 8), e precede sul podio la già citata Gut (18/100) e Cornelia Hütter (46/100), chiudendo col crono di 1.09.80: quarta la francese Gauthier, 5a una grandiosa Nadia Fanchini (98/100), rinvigorita dalla pista tedesca e vogliosa di dedicare un grande risultato alla sorella Elena. Solo 7a invece la specialista Tina Weirather, con Lindsey Vonn nona a precedere Sofia Goggia: due gravi errori per la bergamasca, che chiude 10a a 1”49 dalla Brignone: per quel che riguarda le altre azzurre, Johanna Schnarf chiude 12a a 1”71, con Anna Hofer 20a a 2”35 e Verena Stuffer 30a a 3”48. Out invece Nicole Delago, Marta Bassino e Federica Sosio: Delago aveva fatto segnare il miglior tempo nella parte alta, peccato per la giovane azzurra.

L’apice del weekend azzurro arriva però nella discesa libera di domenica, che ci regala un triplo podio storico: mai tre azzurre avevano occupato i primi tre posti della gara veloce, mentre era successo due volte nello slalom gigante (vedi Aspen e la gioia dell’anno scorso). L’exploit porta la firma di Sofia Goggia, Federica Brignone e Nadia Fanchini, che sono semplicemente imbattibili per tutte le avversarie sulla veloce pista tedesca, che ha esaltato le caratteristiche delle nostre atlete: la bergamasca vince col tempo di 1.04.00 su un tracciato che è stato accorciato di parecchio per la bassa visibilità, precedendo Federica Brignone di 1”10 e Nadia Fanchini di 1”45 (Nadia non andava a podio da due anni). Triplo podio dedicato ad Elena Fanchini e gioia incredibile per le azzurre, che potranno ripetersi a Cortina d’Ampezzo in un programma che prevederà due discese tra venerdì e sabato e il Super-G di domenica: per quel che riguarda le altre atlete, 4° posto per Tiffany Gauthier (1”59) e quinto per Tina Weirather (1”74), con Marta Bassino ottima 10a nonostante il pettorale numero 45 e staccata di 2”08. A punti anche Johanna Schnarf col 24° posto a 2”67, mentre Anna Hofer è 31a a 3”41 e Federica Sosio 37a a 4”96: out Verena Stuffer e Nicole Delago.

La classifica di CdM, dopo questo weekend senza vittorie di Mikaela Shiffrin (non ci eravamo più abituati), vede la statunitense guidare con 1381 punti, davanti a Wendy Holdener (560) e Petra Vlhova (554): risalgono però le azzurre, con Sofia Goggia 6a a 470 punti e Federica Brignone 7a con 466pti. 

CDM SCI ALPINO: FILL FA LA STORIA NELLA COMBINATA DI WENGEN, DISCESA IN CHIAROSCURO

Un podio, una Coppa di specialità storica e qualche risultato in chiaroscuro: il weekend di Wengen non è totalmente positivo per l’Italia, che parte forte nella combinata di venerdì e chiude in calando. La storia viene fatta da Peter Fill, che dopo aver fatto una buonissima discesa, chiudendo al 4° posto alle spalle di Kriechmayr, Reichelt e Paris (e davanti a Innerhofer, 5°), si difende egregiamente nello slalom e conquista un grande podio: la classifica finale della combinata vede la prima vittoria in CdM per il francese Victor Muffat-Jeandet, che chiude in 2.35.29 e precede sul podio il russo Trikhichev (96/100) e il nostro Peter Fill (1”15), che riesce a tenersi dietro Jansrud (1”16) e Dominik Paris (1”18) acciuffando il podio con le unghie e con i denti. Un podio che lo fa entrare nella storia, dato che con questo 3° posto, sommato al 2° di Bormio, Peter conquista la Coppa di specialità della combinata e diventa il primo azzurro a centrare questa impresa con 140pti (davanti ai 110 di Jansrud e ai 100 di Muffat-Jeandet e Pinturault): dopo aver conquistato per primo la Coppa di discesa, l’azzurro si ripete, mentre Innerhofer va out nello slalom e troviamo Buzzi al 19° posto (2”98) e Tonetti al 21° dopo una discreta rimonta, che lo porta a chiudere a 3”67 dal vincitore.

Dopo un’ottima combinata, gli azzurri effettuano però un passo indietro nella discesa libera svizzera, vinta da un superlativo Beat Feuz, il migliore a interpretare la difficilissima Lauberhorn: le curve al limite, con ampi salti, canali stretti e la mitica doppia curva della Kernen-S, premia l’atleta di casa, che chiude con 2.26.50 e precede sul podio Aksel Lund Svindal (18/100) e Matthias Meyer (67/100). Ottima prova del norvegese, che conquista il 5° podio in altrettante gare della discesa libera e mantiene il primato nella Coppa di specialità, mentre Feuz centra la seconda vittoria stagionale: per quel che riguarda gli altri atleti, troviamo Reichelt 4° e Kriechmayr 6° davanti a Dressen, con Jansrud 9° e deludente a 1”53. Deludenti anche gli azzurri: il migliore è Dominik Paris, che chiude a 1”22 da Feuz dopo aver commesso parecchi errori nella parte iniziale, mentre Fill è 10° dopo aver incrociato le code degli sci al cancelletto (1”79 di ritardo): paura per Innerhofer, che si è schiantato a velocità folle nelle reti di protezione, ma non sembra aver riportato conseguenze. 23° invece Raffaele Buzzi a 2”42.

Il weekend si chiudeva con lo slalom di Wengen, mai vinto da Marcel Hirscher in carriera: e in testa dopo la prima manche troviamo proprio l’austriaco, che pone le basi per il successo chiudendo col tempo di 51.03 e 35/100 di vantaggio su Andre Myhrer, autore di una spettacolare manche e di una grande prestazione sul muro conclusivo. Terzo posto per Henrik Kristoffersen con 59/100 di ritardo, mentre Nestvold-Haugen chiude 4° davanti a Feller (+0.99) e al sorprendente svizzero Ramon Zenhaeusern (1”03): male gli azzurri, con Stefano Gross 12° a 1”97 e davanti a Pinturault, mentre Riccardo Tonetti si qualifica al 15° posto nonostante il pettorale numero 58 (2”04 di ritardo) precedendo uno spento Michael Matt (17°) e Manfred Moelgg chiude 22° con tanti errori sul muro e nel piano finale. 2”37 di ritardo per Manni, mentre sono usciti Deville, Thaler, Sala, Bacher e Razzoli. Nella seconda manche assistiamo invece alla stupenda sinfonia di sua Maestà Marcel Hirscher, che dopo aver visto Kristoffersen sciare in modo spettacolare (54.76 il suo tempo di manche) decide di superarsi e sciare in maniera fantastica, rischiando anche qualcosina con un piccolo errorino nella parte alta, ma distruggendo l’avversario con una manche strepitosa: 1.45.45 il crono dell’austriaco, che realizza il miglior tempo di manche con 54.42 e chiude con 93/100 su Kristoffersen e 1”72 su Myhrer, che strappa il podio a un grande Zenhaeusern (1”81 di distacco). Hirscher ottiene così la 5a vittoria in 6 slalom stagionali e conferma un dominio assoluto nella specialità, mentre crescono gli italiani: Stefano Gross chiude 7° a 3”09, Manfred Moelgg è 12° a 3’64. Peccato per Riccardo Tonetti, che commette un errore fatale e chiude ”passeggiando” a 11”72 col 24° posto.

Nella classifica di CdM, Marcel Hirscher guida con 974 punti, +174 su Kristoffersen e +395 su Pinturault: il miglior azzurro è Dominik Paris, 10° con 349 punti. Nel prossimo weekend si ripartirà da Kitzbühel, in programma Super-G e discesa libera sulla Streif, e uno slalom a concludere la tornata di gare.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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