Niente più catamarani, il grande ritorno di Luna Rossa (Challenger of Record) e non solo: tutte le principali novità dell’America’s Cup 2021, che è stata presentata nei giorni scorsi in Nuova Zelanda. 

America's Cup

VELA, PRESENTATA L’AMERICA’S CUP 2021: TUTTE LE NOVITÀ

Un favoloso ritorno al passato, e non solo per il ritorno in grande stile di Luna Rossa, scelta dai neozelandesi di Emirates Team New Zealand come Challenger of Record dopo la strepitosa vittoria dell’America’s Cup 2017 e il trionfo targato Peter Burling: la maggiore competizione velica ripercorre finalmente la tradizione, abbandonando gli assurdi e poco entusiasmanti catamarani, in quella che è la maggiore novità di un’edizione 2021 che si preannuncia molto interessante, e sarà di fatto a doppia bandiera. La Nuova Zelanda, da detentore del torneo, la ospiterà ad Auckland e l’ha presentata proprio nella città neozelandese, ma ha scelto di legarsi a doppio filo sia a Luna Rossa, che a Prada, che all’Italia, al punto da prospettare uno spostamento della competizione nel Bel Paese (”Why not?”, parola di Grant Dalton) nel caso in cui la Nuova Zelanda venisse colpita da un cataclisma di qualche tipo (la zona, si sa, è parecchio sismica, e dunque un piano B è necessario). L’Italia come piano B, l’Italia come Challenger of Record con Luna Rossa e il Circolo Vela Sicilia di Agostino Randazzo, ma anche l’Italia come sponsor delle match series che decideranno gli sfidanti nel biennio pre-America’s Cup: sarà proprio Prada a sponsorizzare e dare il nome a queste regate, che vedranno Luna Rossa presente come ”padrona di casa” e si concluderanno con una regata nel Natale 2020 alla quale parteciperà anche New Zealand. Insomma, sarà una coppa più mediatica, e anche più accessibile al pubblico, con Bertelli che ha ammesso di ”voler rendere i diritti tv dell’America’s Cup 2021 accessibili a tutti, anche a costo di regalarli”. 

Insomma, una coppa più vicina alla gente (e con la speranza di avere almeno due sfidanti italiani), e questo si capisce anche dalla scelta della barca con cui si gareggerà nel 2021: tanti saluti agli odiati catamarani, bentornato al monoscafo, con barche di 75 piedi (gli AC75, da 23m) che torneranno ad entusiasmare i tifosi e gli appassionati. E saranno tante le date chiave di quest’edizione 2021 dell’America’s Cup; si parte dal 30 novembre 2017, quando verrà condiviso lo schema della barca coi potenziali sfidanti, per poi passare all’apertura delle iscrizioni delle barche sfidanti (1° gennaio 2018, chiusura il 31 agosto, ma sarà possibile aggiungersi fino al 31 dicembre) e dalla pubblicazione delle regole di gara (31 marzo), mentre il 31 agosto verranno annunciate le sedi dell’America’s Cup (Auckland al 101%) e della Prada Cup. La prima barca sarà varabile dopo il 31 marzo e le gare inizieranno nella seconda metà del 2019, mentre la seconda barca andrà varata nel 2021: Prada Cup prevista per gennaio e febbraio 2021, match races dell’America’s Cup al via da marzo. Ma le barche e il ritorno al monoscafo non rappresentano l’unica novità di quest’edizione, che rivoluzionerà anche gli equipaggi.

AMERICA’S CUP 2021, UNA GRANDE OCCASIONE PER IL MOVIMENTO VELICO AZZURRO

È stata una norma ampiamente voluta da Emirates Team New Zealand, che ha sempre puntato con forza sui velisti ”nazionali”, e approvata in toto da una Luna Rossa che per anni ha fatto da traino al movimento azzurro, presentando anche team con un solo straniero (il tattico Torben Grael), quella che andrà a ridisegnare gli equipaggi delle barche dell’America’s Cup 2021, ed eviterà la pioggia di australiani e neozelandesi vista recentemente (in ogni team). Da regolamento, infatti, l’equipaggio dovrà essere composto da 11 elementi, la cui composizione verrà regolata secondo un criterio ”nazionale”: l’America’s Cup si propone l’obiettivo di valorizzare i rispettivi movimenti velici, e così il regolamento 2021 prevede che l’80% dei membri dell’equipaggio delle varie barche sia composto da elementi della nazione che ha lanciato la sfida.

In soldoni, si potranno avere solo due stranieri, obbligati dalle norme a risiedere per almeno un anno nel paese sfidante: una mossa che aiuterà le nazioni partecipanti, e rappresenta una grande occasione per il movimento velico azzurro, che potrà così far crescere i suoi migliori velisti nell’equipaggio di Luna Rossa. La campagna-acquisti della barca azzurra è già cominciata, con Max Sirena (che parteciperà alla 7a America’s Cup, ha vinto da ”straniero” con Oracle nel 2010 e New Zealand nel 2017) che sarà nuovamente lo skipper e sta studiando un equipaggio d’altissimo livello: Francesco Bruni e il giovane Francesco Marrai (classe ’93, in gara a Rio nella Laser) si giocheranno il posto di timoniere nelle regate pre-coppa, e al momento rappresentano le uniche certezze di un equipaggio che andrà a pescare il meglio della vela italiana. Perchè, se da un lato è vero che non centriamo un oro olimpico nella vela maschile dal 1952, dall’altro è altrettanto vero che i talenti non mancano all’Italia: e dunque Luna Rossa andrà a caccia di elementi di valore, e chissà che sulla barca azzurra non ci sia spazio anche per quel Vittorio Bissaro che ha molto ben figurato a Rio 2016, e ha commentato l’America’s Cup 2017 con grande competenza.

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di vela anche sui nostri social: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Google +.

Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro in:Vela