Giochi Paralimpici Tokyo 2020. Bebe Vio e Federico Morlacchi saranno i portabandiera dell’Italia alle prossime Paralimpiadi. Ad annunciarlo è il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli: “Due campioni straordinari, che con il loro esempio, in gara come nella vita, hanno ispirato tantissime persone”.

Bebe Vio ai Mondiali di scherma in carrozzina di Cheoungju 2019 (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

Giochi Paralimpici Tokyo 2020: Bebe Vio e Federico Morlacchi portabandiera dell’Italia

Beatrice Vio e Federico Morlacchi saranno i portabandiera dell’Italia ai prossimi Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.

A renderlo noto è il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. «Sono orgoglioso di poter annunciare che a guidare la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo saranno due campioni straordinari come Bebe Vio e Federico Morlacchi. Due atleti che con le loro prestazioni hanno scritto e continueranno a scrivere pagine memorabili di sport, a livello nazionale e internazionale, e che con il loro esempio, in gara come nella vita, hanno ispirato tantissime persone» ha dichiarato il numero uno del CIP.

«Il doppio portabandiera, prima volta nella nostra storia, introduce un principio di civiltà che rappresenta un valore aggiunto. Siamo grati agli organismi internazionali per aver introdotto questa opportunità. E felici di poter dare la giusta rappresentazione di una delegazione che, in questa edizione, avrà una equa presenza di atlete e atleti».

Federico Morlacchi al termine di una gara (fonte: profilo Twitter ufficiale di Luca Pancalli)

«Per Bebe ogni parola è superflua: grandissima campionessa, un’icona del nostro mondo» ha proseguito Pancalli. «Lo stesso dicasi per Federico, ragazzo straordinario non solo per quello che ha sempre fatto vedere in vasca, ma anche per il suo impegno nell’attività di promozione. Naturalmente» ha poi sottolineato il Presidente del CIP «il nostro pensiero ogni giorno, e in particolare in questo momento, va ad Alex Zanardi, che sarà costantemente presente in questa spedizione azzurra come fonte di ispirazione per tutti noi. E in particolare per gli atleti».

«Sono felicissima, è un sogno che diventa realtà. Una figata pazzesca» ha detto la fiorettista “Bebe” Vio. «Ho sempre dato il massimo per realizzare questo desiderio, che coltivo sin da Londra 2012. Spero in questo modo di poter ispirare tante bambine e tanti bambini che vogliono cominciare un percorso nello sport paralimpico.  A loro voglio dire: se hai una buona squadra e un sogno nel cassetto, puoi raggiungere qualsiasi obiettivo».

«Da tanto tempo lo sognavo e lo speravo» le ha fatto eco il nuotatore Federico “Fedelfino” Morlacchi. «Si tratta dell’onore più grande per un atleta. In pochi riescono a raggiungere le Paralimpiadi, pochissimi hanno il privilegio di diventare portabandiera. Si tratta di un riconoscimento bellissimo per quanto fatto in questi anni di carriera, ma anche una responsabilità nei confronti del movimento. Sono felice».

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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