A margine del Consiglio Nazionale, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato della riforma dello sport contenuta nella bozza della manovra del governo. Una dichiarazione applaudita da tutti i presenti in sala. Il presidente ha inoltre specificato di non voler fare guerre, ma neanche di mostrarsi arrendevole davanti a un gesto che, secondo lui, trasformerebbe il CONI da eccellenza a ultimo comitato al mondo.
MALAGÒ CONTRARIATO DALLA NUOVA RIFORMA DELLO SPORT
Giovanni Malagò ha parlato durante il Consiglio Nazionale del CONI, chiamando in causa l’attuale governo e criticando la riforma dello sport da inserire nella bozza della manovra finanziaria: “Il Comitato più prestigioso al mondo non se lo merita per la sua storia e per quello che ha fatto. Questa non è una riforma dello sport italiano, non c’entra niente, ma è un discorso di occupazione del Comitato Olimpiaco Nazionale Italiano. Nemmeno sotto il fascismo ci si era spinti tanto. Vogliono trasformarci in un tour operator. Il discorso è questo, poi se qualcuno vuole edulcorare… Io non considero questa una riforma, ma la precisa e fortissima volontà da parte della politica di oggi di trasformare il CONI. Io sono parte in causa, perché se si chiede all’oste come si mangia… Tuttavia qui ci sono mostruose capacità e siamo il Comitato più prestigioso al mondo, mentre con questa riforma diventeremmo l’ultimo al mondo. È sicuro“.
Malagò ha parlato anche dei tempi della trattativa:”Siamo disposti a trattare fino alla fine, continueremo a incontrarci. Il fatto è che c’è un problema di tempo, tra qualche giorno dobbiamo andare a Tokyo per presentare la candidatura di Milano-Cortina, che facciamo buttiamo a mare anche questa? E’ un problema clamoroso. Dimettermi? Io non abbandono la nave“.
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