Prodotto della scuola di marcia mondiale di Sandro Damilano, Elisa Rigaudo ha partecipato a quattro olimpiadi vincendo un bronzo ed è stata la prima atleta femminile nel corpo sportivo della Guardia di Finanza.

Elisa Rigaudo Marcia

Elisa Rigaudo sotto la pioggia di Pechino (Olycom)

DALLO SCI DI FONDO ALLA MARCIA

Ci sono posti in cui, se nasci da quelle parti, sei molto probabilmente predestinato a certi sport. Elisa Rigaudo è nata a Cuneo e da piccola praticava, come moltissimi bambini da quelle parti, lo sci di fondo.

La sua maestra delle elementari la avvicina alla corsa, prima la campestre e poi, dopo l’incontro con Mario Bianco, viene avvicinata a 12 anni alla marcia. La ragazza ha talento e si vede ed inizia presto a mettersi in mostra agli assoluti tra atlete adulte e molto più esperte di lei.

L’INCONTRO CON SANDRO DAMILANO E LE FIAMME GIALLE

La nota così Sandro Damilano che nel 2000, a 20 anni, la porta con se alla Scuola mondiale di marcia di Saluzzo. Un anno dopo è già campionessa europea Under 23 ad Amsterdam.

Nel 2002 taglia un altro traguardo importante: è la prima donna ad essere arruolata nel gruppo sportivo della Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle. Sempre lo stesso anno riceve un’ammonizione per doping dalla Iaaf per essere risultata positiva alla caffeina, sostanza che poi verrà depenalizzata.

Ancora successi nel 2003, tra cui il primo titolo italiano assoluto, e finalmente nel 2004 le prime olimpiadi ad Atene. E’ tra le favorite ma l’emozione la tradisce e finisce sesta al traguardo.

BRONZO SOTTO LA PIOGGIA

Elisa riparte a testa bassa e vince i giochi del Mediterraneo ed il bronzo europeo oltre a moltissimi altri allori nazionali e non. Si ripresenta ai giochi olimpici a Pechino in un giorno di pioggia battente e riesce ad arrivare sul podio: un bronzo storico conquistato in condizioni proibitive.

Di nuovo gare e successi dopo le olimpiadi e la prima gravidanza dopo la quale riprende subito ad allenarsi e, a soli 11 mesi dal parto arriva quarta ai mondiali (poi convertito in terzo posto per la squalifica di una russa).

14 VOLTE CAMPIONESSA D’ITALIA

A Londra torna per la terza volta ai giochi olimpici ed arriva quinta al traguardo, sempre tra le migliori della marcia mondiale e miglior piazzamento azzurro femminile nell’atletica in questi giochi. Prosegue con altri allori ed un altro quinto posto ai mondiali prima della seconda gravidanza dopo la quale vince il 14mo titolo assoluto italiano ed ai mondiali di Pechino viene squalificata per la prima volta in carriera.

LA QUARTA OLIMPIADE

Arriviamo al 2016 quando ai mondiali di Roma è quarta e migliore delle italiane a 36 anni. Si guadagna così la quarta olimpiade a Rio dove conclude undicesima, un record notevole considerato che ha portato a termine tutte le prove olimpiche alle quali ha partecipato.

E’ stata involontaria protagonista di un incidente diplomatico: al Quirinale, durante una cerimonia con il presidente Mattarella, si sono presentati a sorpresa gli ispettori della Iaaf per un prelievo antidoping. Imbarazzi, scuse, prelievo effettuato ed incidente chiuso

Dopo Rio annuncia il ritiro dalle gare, a 36 anni dice basta agli allenamenti da 150 km settimanali ed è diventata Finanziere Operativo al Comando Provinciale di Cuneo, oltre che dedicarsi ai suoi due splendidi bimbi.

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