La spedizione dell’Italia alle olimpiadi del centenario vede partire per Atlanta 347 atleti, 105 sono donne. Alle vittorie emozionanti di Antonio Rossi, Roberto Di Donna, Paola Pezzo si aggiungono quelle della scherma con il fioretto a squadre femminile, la spada a squadre maschile e l’oro individuale di Alessandro Puccini. Juri Chechi diventa il solo e unico signore degli anelli. La generazione di fenomeni della pallavolo maschile impatta contro il muro olandese e deve cedere il gradino più alto del podio.
L’ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI 1996
Il caos organizzativo delle Olimpiadi di Atlanta 1996 è ricordato come uno degli esempi di cosa non fare durante i giochi. Dai trasporti inadeguati, alla tecnologia che non funzionava ai volontari poco preparati a regnare è il caos. Gli atleti azzurri tuttavia non sembrano subire le molteplici difficoltà della cattiva gestione americana e riescono a salire sul podio ben 35 volte. Dopo le delusioni di Barcellona 1992 con appena 19 medaglie, le Olimpiadi 1996 segnano il riscatto dello sport italiano. A portare le prime soddisfazioni, come spesso accade, il tiro a segno con l’oro di Roberto Di Donna nella pistola 10 metri; al suo si aggiunge quello di Ennio Falco, campione nello skeet, il bronzo di Andrea Benelli sempre skeet, Albano Pera argento nel double trap e ancora Di Donna bronzo nella pistola 50 metri. Sono poi canoa, ciclismo e scherma a far esultare gli azzurri. Quattro gli ori su due ruote, indimenticabile quello di Paola Pezzo nella mountain bike e un argento di Imelda Chiappa nel ciclismo in linea. Antonio Rossi, Beniamino Bonomi e Daniele Scarpa vincono due medaglie a testa nella canoa, Josefa Idem riscatta la delusione e il quarto posto di Barcellona con un bronzo nel K1 500m. La scherma continua a vivere il suo momento di gloria con il secondo oro nel fioretto a squadre femminile dopo quello di Barcellona 1992, nella spada a squadre maschile e Alessandro Puccini, oro nel fioretto individuale. Si aggiungono poi argento e bronzo di Vezzali e Trillini, l’argento della spada a squadre femminile e il bronzo della sciabola maschile. Resta il rammarico per l’italvolley, sconfitta in finale contro l’Olanda e la spedizione negativa della boxe, con zero medaglie e miglior piazzamento quello di Pietro Aurino, ai quarti di finale nella categoria mediomassimi.
JURI CHECHI, UN ORO CHE DIVENTA LEGGENDA
È il momento di Juri Chechi. L’atleta azzurro ha il pettorale numero 82, guarda i cerchi, li afferra e inizia la storia. Un esercizio incredibile, preciso, potente, controllato in ogni dettaglio. Ogni altra cosa è dimenticata, l’infortunio prima di Barcellona al tendine d’Achille, il rientro, i lunghi anni di attesa. Ora è il suo momento e lo gusta in ogni istante. Si concede anche un po’ di show, quando per mostrare quanto può tenere la croce senza esitazioni fa un leggero inchino con il capo prima a sinistra poi a destra. Jury è perfetto anche nell’uscita. Ce l’ha fatta e lo sa. Quel ragazzino piccolo, coi capelli pel di carota è alle Olimpiadi e ha volato. Sul tabellone si accende il punteggio di 9.887 e si accende il sorriso infinito di Jury. E’ oro. Il 29 luglio 1996 il Signore degli Anelli diventa mito dello sport olimpico e di quello azzurro.
LA GENERAZIONE DI FENOMENI SI PIEGA CONTRO L’OLANDA
Gli azzurri arrivano da favoriti ad Atlanta 1996, con i successi nel mondiale, europeo e coppa del Mondo a conferma di quello che tutti già sanno, la squadra di Julio Velasco è la più forte e lotta per l’oro. Già a Barcellona 1992 però i pronostici erano favorevoli all’Italia, ma nei quarti ecco l’Olanda a spezzare il cammino e il sogno olimpico. Ad Atlanta il destino vuole che sia ancora la formazione dei Paesi Bassi a frapporsi tra la Nazionale e il titolo di campioni. Sconfitti con un secco 3-0 nel girone ecco che tornano le maglie arancioni in finale e non ricordano affatto quelle affrontate in precedenza. Il match è durissimo fin dall’inizio, con gli azzurri costretti ad un inseguimento continuo fino al quinto set. La lotta è su ogni punto, ogni servizio, ogni muro, ma l’ombra degli Orange cala inesorabile e arriva il 17-15 al tie-break. La grande delusione dell’Italia dei fenomeni è datata 4 agosto e la maledizione olimpica di quell’oro più volte inseguito e sempre mancato non è ancora stata spezzata.
IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI 1996
Alle Olimpiadi di Atlanta 1996 l’Italia segna il terzo miglior risultato nella storia azzurra ai giochi. Il medagliere olimpico conta 13 ori, 10 argenti e 12 bronzi e gli azzurri chiudono la classifica generale in sesta posizione. E’ una delle edizioni più vincenti di sempre, con l’Italia che sale sul podio in 13 sport diversi. A guidare il team azzurro con 4 trionfi è il ciclismo, seguito dai 3 ori nella scherma, 2 nella canoa grazie alle imprese di Antonio Rossi e nel tiro. Anche l’atletica si ritaglia il suo spazio con l’argento di Fiona May nel salto in lungo e quello di Elisabetta Perrone nella marcia 10km, oltre ai due bronzi nel mezzofondo di Alessandro Lambruschini e Roberta Brunet. Soddisfazioni anche dal Judo con un argento e un bronzo di Girolamo Giovinazzo e Ylenia Scapin. Indimenticabile la prima medaglia olimpica femminile nella vela di Alessandra Sensini, bronzo nel windsurf. Nella pallanuoto il Settebello, dopo aver trionfato a Barcellona 1992, riesce ancora a tornare sul podio vincendo la medaglia di bronzo.