Le Olimpiadi invernali 1928. L’Italia torna a casa a mani vuote nonostante sfiori il podio con Agostino Lanfranchi. Il medagliere delle Olimpiadi invernali di St. Moritz 1928 e le nostre storie olimpiche.
L’ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 1928
Dopo il successo ottenuto con la Settimana internazionale degli sport invernali di Chamonix-Mont-Blanc 1924, che sarebbe poi passata alla storia come I edizione delle Olimpiadi Invernali, i Giochi invernali tornano anche nel 1928, con però una prima sostanziale differenza: l’intento iniziale era infatti quello di tenere gli sport estivi e quelli invernali nella stessa location, come accaduto appunto nei Giochi invernali di Chamonix 1924, legati alle Olimpiadi di Parigi 1924. Tuttavia l’Olanda, già designata come teatro per le Olimpiadi di Amsterdam 1928 non poteva, per ovvi motivi climatici e morfologici, ospitare sport che coinvolgessero la neve. Per questo motivo si decise di spostare la II Olimpiade invernale in Svizzera, a St. Moritz.
Rispetto ai Giochi invernali di Chamonix 1924, quelli di St. Moritz 1928 ospitarono più Paesi (25, contro i 16 della I edizione) e uno sport in più, lo skeleton, in aggiunta a bob, hockey, pattinaggio, pattinaggio artistico e sci nordico.
Aumentarono anche gli atleti italiani ospiti, che da 14 furono 17, ma purtroppo non cambiò la situazione medaglie: nessun italiano salì sul podio dei Giochi invernali di St. Moritz 1928, un trend negativo che continuerà per altri 20 anni, quando, in quello stesso luogo, l’Italia vincerà la sua prima medaglia negli sport del freddo alle Olimpiadi invernali di St. Moritz 1948 per mano del campione olimpico di skeleton Nino Bibbia.
UN’OLIMPIADE SENZA MEDAGLIE AZZURRE
I 17 atleti italiani, tutti maschi e guidati dal portabandiera Ferdinando Glück, partirono per St. Moritz senza molte aspettative di vittoria, ma accontentandosi del tanto decantato spirito decoubertiniano di partecipare facendo una figura onorevole. Per il regime fascista le Olimpiadi invernali 1928 erano solo una notevole vetrina per mostrare al mondo intero “lo spirito di razza e l’amor di patria”, che avrebbe dovuto combattere l’evidente supremazia americana e del nord Europa negli sport del freddo.
Il miglior risultato fu ottenuto da Agostino Lanfranchi, che nello skeleton fece sognare l’Italia intera, chiudendo infine al quarto posto dietro all’inglese David Carnegie.
Bene anche la gara di Pattuglia militare, pur essendo uno sport puramente dimostrativo e quindi non valido per il medagliere: anche qui gli italiani chiusero appena fuori dal podio, quarti dietro ai padroni di casa svizzeri.
Nessun italiano, infine, prese parte alle gare su ghiaccio.
IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 1928
L’Italia fa parte delle 13 nazioni che chiusero le Olimpiadi invernali di St. Moritz 1928 senza vincere alcuna medaglia. Un’edizione dominata, esattamente come alle Olimpiadi invernali di Chamonix 1924, dalla Norvegia, che con 15 medaglie totali (6 ori, 4 argenti e 5 bronzi) staccò notevolmente gli Stati Uniti, che arrivarono secondi con 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi.