Gli azzurri della pallacanestro scendo sul parquet di Istanbul per gli ottavi di finale degli Europei di basket 2017; avversario: la Finlandia.
BASKET, EUROPEI, QUARTI DI FINALE: ITALIA-FINLANDIA
Dopo una lunga preparazione ed un girone difficile, per l’Italbasket è tempo di fare sul serio. Gli Europei di basket 2017 entrano nella loro fase clou, quella a eliminazione diretta. Dopo le prime gare, che hanno consegnato Germania e Slovenia ai quarti di finale, a scapito, rispettivamente, di Francia (84-81) e Ucraina (79-55), ora tocca all’Italia.
Gli azzurri giungono agli ottavi dopo un’esperienza a Eurobasket di multiforme natura, fatta di tre vittorie (Israele, Ucraina e Georgia) e due sconfitte (Lituania e Germania). Avversario: la Finlandia, ben comportatasi nel torneo, 4-1 nel girone, ma per la prima volta lontana dalla Helsinki Arena.
PRIMO QUARTO: L’IMPATTO AZZURRO
Non muta il quintetto iniziale di Ettore Messina: Daniel Hackett, Marco Belinelli, Gigi Datome, Nicolò Melli e Marco Cusin. Cambia, invece, coach Henrik Dettmann: Lauri Markkanen, futuro giocatore dei Chicago Bulls e autentica stella di Eurobasket 2017, parte dalla panchina.
Gli azzurri cominciano bene: decisioni veloci e sicurezza. A inaugurare il canestro è Gigi Datome, da capitano, 2/2 per 4 punti, cui fa eco Daniel Hackett, subito deciso nell’attaccare in transizione, aggredendo l’area: palleggio, arresto e tiro vincente. La difesa funziona e dando respiro alla manovra i punti sono consequenziali: tripla di Belinelli, cui segue Nick Melli. 12-5, quattro minuti giocati: time out Finlandia. Più solida, al rientro, sul parquet di Istanbul; ma l’Italia è in fiducia, difende forte e fa muovere la retina. Il primo quarto rasenta la perfezione: 11/13 dal campo, 6/7 da da 3, 30-15 sul tabellone.
SECONDO QUARTO: ITALIA IN PARTITA, MARKKANEN (E FINLANDIA) NO
L’Italia non deve commettere un errore che più volte è costato caro in questi Europei: deve “accettare” il calo fisiologico delle percentuali al tiro, continuando a difende con la medesima intensità iniziale. Così succede, tant’è che coach Dettmann costringe Markkanen, fuori partita (22.6 punti di media nel girone, ma solo un tiro, sbagliato, in 4 minuti contro gli azzurri: -11 di plus/minus), alla panchina. Non perdona, invece, Marco Belinelli: cinque liberi guadagnati, una tripla a segno e la capacità di mettere in ritmo i propri compagni, sfruttando le attenzioni difensive dedicategli.
Gli azzurri giocano con ostinazione e responsabilità, miscelando la leadership dei veterani con l’impatto dei panchinari: Melli e Paul Biligha prendono possesso delle aree, Datome guida la squadra in ambe le metà campo e Ariel Filloy assiste Belinelli nel playmaking. La panchina segue entusiasta in piedi, la squadra di coach Messina allunga: 48-29 per gli azzurri (8/12 da 2, 7/14 da 3, 11/12 ai liberi). Intervallo lungo.
TERZO QUARTO: LE DIFFICOLTÀ OFFENSIVE DELL’ITALIA
Il quintetto azzurro torna sul campo contro una Finlandia, con Markkanen dal primo minuto, che sin da subito pare avere intenti bellicosi. Ma Marco Belinelli non è da meno: 8 punti prima di metà quarto. L’Italia, inoltre, continua a difendere, impedendo punti facili ai finlandesi: Gigi Datome, alla terza stoppata, ci mette “solo” gli effetti speciali.
Nella seconda metà del quarto le difese la fanno da padrone: gli azzurri non segnano per più di tre minuti, la Finlandia per quattro. Coach Messina prova a scuotere la squadra con un time out, ma l’attacco fatica (10 punti nel terzo quarto): il rimbalzo in attacco di Biligha a fine quarto mette una pezza al rientro della Finlandia. Si va all’ultimo quarto sul 58-42.
QUARTO QUARTO: 70-57, ITALIA AI QUARTI DI FINALE
Finlandia più aggressiva, Italia che rallenta: i nord europei accorciano lo svantaggio, portandosi a -11. Risponde capitan Gigi Datome, che si guadagna due liberi fondamentali per la squadra. Continuano, tuttavia, le difficoltà gli azzurri (9/27 da 3 dopo l’iniziale 6/7), impossibilitati dagli avversari a entrare rapidamente nell’attacco: il gioco si fa duro e Paul Biligha, dalla media, risponde con la propria generosità, riportando il vantaggio italiano alle due cifre.
Stanca, con l’attacco fermo, l’Italia trova risposta dai suoi leader: quattro punti, uno dopo una palla rubata, l’altro in penetrazione, per Daniel Hackett, che a 58 secondi dalla fine realizza un fondamentale 2/2 dalla lunetta. La difesa salva l’Italia, che negli ultimi possessi gestisce il vantaggio: 70-57, gli azzurri (15/25 da 2, 9/28 da 3, 15/16 ai liberi), mercoledì sera, affronteranno la vincente di Serbia-Ungheria ai quarti di finale.
Vince, dunque, la nazionale di coach Messina, guidata dai propri leader, Marco Belinelli (22 punti, 4 rimbalzi, 2 assist), Daniel Hackett (10 punti, 6 rimbalzi, 3 palle rubate) e Gigi Datome (15 punti e 3 stoppate), ma soprattutto dalla propria tenacia difensiva.
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