Abbiamo scelto i momenti più belli vissuti dagli azzurri nel 2017. Dagli ottavi di finale di Seppi e Lorenzi nei tornei del Grande Slam al successo di Bogotà firmato Schiavone.
Per fortuna il 2017 non è stato solo l’annus horribilis del nostro tennis femminile, dalla retrocessione nella serie b di Fed Cup alla squalifica di Sara Errani per positività al letrozolo. Nel 2017 sono arrivati anche grandi risultati: da quelli di Andreas Seppi e Paolo Lorenzi nei tornei del grande Slam al successo di Fabio Fognini agli Internazionali di Roma contro Andy Murray, fino alla conquista da parte di Francesca Schiavone dell’ottavo titolo in carriera sulla terra rossa di Bogotà.
Andreas Seppi
L’altoatesino ha aperto il 2017 col botto, beneficiando della scaramanzia degli anni dispari. Aveva già raggiunto gli ottavi di finale agli Australian Open nel 2013 e nel 2015: nel 2017 Seppi è riuscito a eguagliare sé stesso. Superba la prestazione al secondo turno contro il padrone di casa Nick Kyrgios, battuto al tie-break del quinto per 10-8. Una strepitosa cavalcata interrotta però da Stan Wawrinka due turni dopo per 3-0 (triplo 7-6 dello svizzero).
Francesca Schiavone
La leonessa del nostro tennis aveva iniziato il 2017 “minacciando” il ritiro. Ad aprile però la Schiavone ha conquistato la Copa Colsanitas sulla terra rossa di Bogotà, portando a casa l’ottavo torneo in singolare della carriera. Un risultato che, insieme a una condizione fisica crescente, l’ha portata a rivedere i suoi piani, posticipando il momento dell’addio al circuito.
Fabio Fognini
Il talento taggiasco, croce e delizia dei tifosi azzurri, ha fatto sognare gli spettatori del Foro Italico agli Internazionali di Roma, battendo nettamente al primo turno l’ex numero uno del mondo Andy Murray. Un successo che Fognini purtroppo non è riuscito a onorare al meglio in una stagione macchiata dai fattacci degli US Open, ma che rimane lì a ribadire, ancora una volta, ciò di cui è capace.
Paolo Lorenzi
Vincendo il derby col connazionale Thomas Fabbiano al terzo turno degli US Open, Paolo Lorenzi è diventato il giocatore più anziano dell’era Open, a 35 anni e 8 mesi, a raggiungere la seconda settimana in un torneo del Grande Slam. Peccato che sia stato reso tutto vano da Kevin Anderson agli ottavi (il sudafricano ha battutto Lorenzi 3-1). Negli States “il nostro Paolino” ha comunque scritto la storia del circuito.
Sara Errani
La tennista bognese ha chiuso col sorriso l’anno più difficile della sua carriera, caratterizzato da guai fisici prima e dalla squalifica di due mesi per l’uso di letrozolo. La rinascita della Errani è partita dall’Oriente: il 15 ottobre ha vinto il torneo di doppio al Wta International di Tianjin in coppia con la rumena Begu, una settimana dopo ha alzato il trofeo di Suzhou, decimo in assoluto della sua carriera (Sara non ne vinceva uno dal febbraio 2016, dai Dubai Tennis Championships).
Gianluigi Quinzi
Il 2017 è stato anche l’anno della prima edizione delle Next Gen Finals alla Fiera di Milano. Gianluigi Quinzi, vincitore di Wimbledon junior 2013, ha giocato un grande torneo da wild card: ha sfiorato la vittoria con Rublev (3-2 per il russo alla prima giornata), ha lottato con Shapovalov (3-1 per il canadese alla seconda), ha tenuto testa a Chung (3-2 alla terza per il sudcoreano, poi vincitore del torneo). Quello che si sta per chiudere è stato anche l’anno del ritorno del talentuoso Quinzi.
Roberta Vinci
Nel 2017 ha lasciato comunque il segno anche la tennista tarantina, che ha annunciato la volontà di smettere tra qualche mese. Roberta Vinci, fuori al primo turno in tutti i tornei del Grande Slam 2017, giocherà fino agli Internazionali della prossima primavera. Si sta preparando a dare battaglia dagli Australian Open al Foro Italico.
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