Neanche il tempo di festeggiare il 28esimo scudetto, conquistato sul campo di Trento dopo Gara6, che Milano sta già programmando il proprio futuro, sia a livello societario che a livello di mercato e tattica. Coach Pianigiani è stato chiaro sin dall’inizio e, come lui, anche il Presidente Proli: a Milano serve continuità e, sicuramente, si cercheranno conferme da parte di un blocco di giocatori, su cui costruire il futuro.
Milano come una azienda: raggiunge la meta, ma pensa già al prossimo campionato
Dopo il discorso negli spogliatoi fatto da capitan Cinciarini, la gioia dei giocatori (Marco Cusin su tutti), le lacrime, ma anche l’orgoglio di Theodore (grande assente di questi play-off) e la voglia di vincere di Goudelock (soprattutto dopo gara5, dove si è preso il soprannome di “The block” per la stoppata decisiva rifilata a Dominque Sutton, in casa Olimpia Milano è già tempo di bilanci e di programmare la prossima stagione. E’ recentissima la notizia, forse ventilata da tempo, di un avvicendamento ai vertici della società: Flavio Portaluppi, GM della società è ormai ai saluti, nonostante questo scudetto sia merito anche suo (è stata sua la trattativa che ha portato Gudaitis, giocatore rivelatosi poi fondamentale, a vestire le scarpette rosse). Portaluppi lascia così Milano con un albo di trofei conquistati, davvero notevole. Da giocatore vinse uno scudetto (1995-1996), una Coppa Korac e una Coppa Italia, mentre da GM ha conquistato tre scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Il suo prossimo futuro sarà una agenzia di Sport Consulting, mentre in società il suo ruolo dirigenziale sarà ricoperto da Alberto Rossini. Si profila sempre più l’ipotesi di vedere coach Pianigiani anche nella duplice veste di GM, forse sul modello europeo.
Se questo è quanto accadrà a livello societario, diversa è la questione relativa al piano tecnico, ovvero ai giocatori. Già Proli qualche tempo fa aveva ribadito un concetto, forse “nuovo” per Milano, ovvero quello della continuità, di avere un piccolo gruppo di giocatori da cui ripartire e su cui costruire, con innesti mirati e di caratura europea, un roster che possa anche fare bene in Europa, quindi forse più fisico di quello attuale. Si ripartirà da Cinciarini, davvero importante in queste finali scudetto, sia per il rendimento, ma soprattutto come uomo spogliatoio, capace di coinvolgere e far sentire parte integrante e attiva della squadra anche chi, come Theodore e Mbaye ha visto i play off dalla panchina. Stessa questione anche per Cusin, che sarà chiamato a far da chioccia ai lunghi, anche se, in linea di massima Gudaitis e Tarczewski (ha rinnovato per altri due anni) dovrebbero rimanere a Milano. Forse rimarrà anche a Milano, e lo sapremo presto, anche Andrew Goudelock, mvp dei play off e sicuramente giocatore solido da cui ripartire (c’è la volontà del giocatore di rimanere) e al cui fianco fare ancora crescere e migliorare Amedeo Della Valle, oramai certo di vestire la maglia Olimpia per la prossima stagione, forse assieme a Christian Burns. Infine, tra i partenti è dato Dada Pascolo, destinato proprio a Trento, cui con destinazioni diverse potrebbero aggiungersi Abass (Virtus?) e Fontecchio.
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