Biathlon, Coppa del Mondo 2019. Continua l’avventura degli azzurri FISI impegnati a Soldier Hollow, Salt Lake City, Utah, USA: alla penultima giornata sono andate in scena le gare a inseguimento.
Biathlon, Coppa del Mondo 2019: la penultima a Salt Lake City, in programma le gare a inseguimento
Continua l’avventura degli azzurri e delle azzurre FISI a Soldier Hollow, Salt Lake City, Utah, USA, ottava tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2019. La seconda consecutiva in Nord America, dopo la canadese Canmore, decisiva per le sorti del circuito internazionale IBU.
Alla penultima giornata, dopo il giovedì e il venerdì dedicati alle sprint, vanno in scena le gare a inseguimento, femminile e maschile, in attesa che il weekend a stelle e strisce si concluda domani con le staffette, la mista individuale e la staffetta mista 2×6 km + 2×7,5 km.
Inseguimento, femminile: Lisa Vittozzi, sesta, conquista la testa della classifica generale; Wierer “solo” ventesima
Dopo la sprint, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi erano chiamate ad una rimonta difficile, staccate in partenza, rispettivamente, di quarantanove secondi e un minuto e undici dalla norvegese Marte Olsbu Roiseland. Forti, però, d’un impressionante score in stagione nel format: mai oltre il sesto posto in Coppa quest’anno per il duo delle meraviglie.
Lisa ha iniziato ottimamente la gara, con un poligono straordinario, veloce e perfetto, che l’ha subito rimessa in gara, complice un errore di Roiseland e alcune difficoltà di Kaisa Makarainen nel rimettere a tracolla la carabina dopo la sessione. All’opposto, la gara di Dorothea s’è complicata, complici tre errori al primo poligono: fatto a dir poco peculiare, dato il 45/50 stagionale nel format.
Sbaglia due volte a terra, dunque, Kuzmina, giunta prima alla seconda serie; così Roiseland, un errore. Trova nuovamente lo zero, invece, una Vittozzi entrata settimana al poligono, mentre Dorothea Wierer paga nuovamente un giro di penalità: ventunesima.
Terzo poligono: turning point. Davanti a Lisa, ad eccezione della tedesca Hildebrand, che conquista la testa della corsa, sbagliano tutte. Ancora perfetta Vittozzi, che all’ennesima serie perfetta conquista la terza posizione. Un errore per Wierer, ma grazie ad un ottimo range time l’azzurra esce comunque quindicesima, rimontando ben sei posizioni.
Shooting four. Due tedesche alla guida della gara: sbaglia la prima, Hildebrand, così la seconda, Hermann. Segue Lisa, che però commette due errori proprio negli ultimi due bersagli, venendo passata, nell’ordine, da Kuzmina, Makarainen e Roiseland, che trovano lo zero. Ancora in difficoltà al tiro una Dorothea capace di rimontare fino alla top-ten: tre errori nei primi tre bersagli, che pregiudicano definitivamente la sua gara.
Scontro tutto teutonico agli ultimi chilometri: Denise Hermann, imprendibile, vola via, conquistando la terza vittoria in carriera nella Coppa del Mondo, davanti alla connazionale Hildebrand. Terza la finlandese Makarainen, mentre la norvegese Roiseland conquista la quarta piazza al fotofinish ai danni della slovena Kuzmina: un risultato, quello di Marte Olsbu, fondamentale nella caccia alle italiane.
Ottima gestione di gara, nell’ultima parte, da parte di Lisa Vittozzi, che dapprima si lascia sfilare dalla polacca Hojnsz, soltanto per poi ripassarla negli ultimi metri. Sesta, la sappadina è la terza italiana nella storia ad indossare il pettorale giallo di leader nella classifica generale della Coppa del Mondo.
Ventesima Dorothea Wierer, preceduta dalla norvegese Tandrevolt, diciannovesima, e da una straordinaria Nicole Gontier, capace di rimontare ben ventuno posizioni. L’azzurra, infatti, ha chiuso al diciottesimo posto, con due soli errori al tiro, rispettivamente al primo e al secondo poligono. Venticinquesima, poi, un’ottima Alexia Runggaldier: partita trentaseiesima, l’azzurra ha rimontato grazie ad un tiro praticamente perfetto, un solo errore nella prima sessione.
Dopo sedici gare al comando della classifica generale, Dorothea Wierer è costretta a cedere il pettorale giallo alla compagna di Nazionale Lisa Vittozzi, che volta a +7 (713 contro 706 punti). Continua la rimonta della norvegese Marte Olsbu (640 punti), che torna davvero a “far paura”, mentre si mantiene in quota Kuzmina (620). Ovviamente, in attesa della sottrazione degli scarti (a fine stagione ciascuna atleta dovrà eliminare i due punteggi più bassi).
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