Basket, Mondiali 2019. Continua la preparazione degli azzurri in vista dei Mondiali Cina 2019. ItalBasket pronta al debutto tra una decina di giorni, con ancora qualche dubbio da risolvere.

Daniel Hackett impegnato contro la Grecia, al debutto nel torneo dell’Acropoli (fonte: pagina Facebook ufficiale ItalBasket)

Basket, road to Cina 2019: dopo il Torneo Acropolis, l’Italia vola in Cina

Continua il percorso di avvicinamento dell’ItalBasket ai Mondiali di pallacanestro Cina 2019, con gli azzurri che, tra meno di due settimane, debutteranno contro le Filippine, il 31 agosto alle ore 13:30. L’Italia affronterà in seguito le altre due squadre impegnate nel girone C: Angola, il 2 settembre, e Serbia, il 4. 

Conclusosi nel weekend il Torneo dell’Acropoli, ultimo test su suolo europeo per i ragazzi di coach Meo Sacchetti, la Nazionale italiana di basket è atterrata in mattinata in Cina, dove, prima di competere ai Mondiali, parteciperà al Torneo AusTiger, quadrangolare dove affronterà Serbia (al debutto il 23 agosto), Francia e Nuova Zelanda.

L’ItalBasket lascia l’Acropoli con tre sconfitte 

La preparazione dell’Italia è stata funestata da numerosi imprevisti, tra i quali spiccano gli infortuni ad alcuni punti fermi tra i dodici di Meo Sacchetti. Marco Belinelli ha giocato per la prima volta col gruppo azzurro solamente nel Torneo di Verona (8, 9 e 10 agosto), partecipando alla seconda e all’ultima gara del quadrangolare in Veneto. Ancora si attendono i debutti di Danilo Gallinari e del capitano Gigi Datome, i quali calcheranno il parquet in maglia azzurra soltanto nell’ultimo test prima della kermesse internazionale organizzata dalla FIBA, il Torneo AusTiger. Out, invece, il neo-Pellicans Nicolò Melli

Marco Belinelli, al debutto contro la Russia. Sullo sfondo coach Meo Sacchetti (fonte: profilo Twitter ufficiale ItalBasket)

In questo contesto, dunque, va letta la prestazione degli azzurri al Torneo dell’Acropoli, primo impegno (particolarmente) provante della preparazione, dal quale gli azzurri sono usciti con tre sconfitte. 70-84 al debutto contro i padroni di casa della Grecia; 64-96 contro i serbi, futuri avversari nel girone C; e 70-72 contro la Turchia

Passivi, -14 contro i greci e -32 contro la Serbia, due squadre, in particolare la seconda, candidate ad essere particolarmente competitive ai Mondiali, che devono preoccupare, sì, avendo messo in luce parecchi dei limiti azzurri, ma fino a un certo punto. Tant’è, «sono queste le partite che ci servono per migliorare» ha dichiarato coach Sacchetti al termine del match contro la Grecia: «conoscevamo il loro potere fisico e sapevamo che sarebbe stata dura affrontarli. Soprattutto in casa loro. Abbiamo sbagliato molto, ma ho visto sprazzi di buon atteggiamento, soprattutto quando la partita poteva sfuggirci di mano in maniera fragorosa». Sicuramente meglio, paradossalmente guardando al risultato finale, hanno fatto gli azzurri contro la Serbia. Accesasi nel secondo tempo, nonostante le due squadre, future avversarie, abbiano tenuto a non svelare parecchie delle carte che proveranno a giocare in sede mondiale. «Abbiamo avuto qualche sprazzo durante la gara, ma ci manca ancora quella durezza mentale per giocare contro squadre di questo livello. La differenza tra noi e loro l’abbiamo vista e pagata. Non scopriamo oggi la Serbia, squadra profonda e con giocatori che per noi sono immarcabili. Detto questo, si può migliorare». Una buona Italia, invece, contro la Turchia. Per lo meno fino all’ultimo quarto, perso 9-24, quando sono emersi molti dei problemi degli azzurri. Nonché una buona dose di stanchezza: «Per larghi tratti della partita abbiamo giocato un buon basket, ma ancora una volta nel finale ci è mancata la lucidità».

Tra le più liete note positive, insieme ai rientri di Gallinari e Datome, tra qualche giorno nell’AusTiger, le prestazioni di Alessandro Gentile, che potrà rivelarsi un elemento più che fondamentale per la Nazionale di coach Meo Sacchetti, potendo portare alla causa azzurra, probabilmente in uscita dalla panchina, una buona dose di fisicità (tema, questo, che ricorrerà più volte in sede mondiale) e parecchi punti. 

Amedeo Tessitori a rimbalzo con l’MVP della NBA Giannis Antetokounmpo (fonte: pagina Facebook ufficiale ItalBasket)

L’esclusione di Pietro Aradori

Quattordici gli azzurri in Cina, in attesa che coach Meo Sacchetti decida e comunichi quelli che saranno i dodici che prenderanno parte ai Mondiali

Tra questi non figurerà Pietro Aradori, che, si legge nel comunicato della Federazione italiana, «non parteciperà, per scelta tecnica, alla FIBA World Cup 2019». Esclusione che ha sollevato più d’un sopracciglio e che ha lasciato molti di sorpresa. Non ultimo, il diretto interessato, che seguite le partite contro Serbia e Turchia dalle tribune greche, una volta rientrato in Italia s’è sfogato attraverso il proprio profilo Instagram. «Si cade, provano a farci cadere, si è abituati. L’importante è non rimanere a terra. Voi che avete provato a fare i furbi alle mie spalle, vi ho tutti nel mirino. Arriverò, non dimentico: è una promessa. Nel frattempo forza ragazzi, gli Azzurri, i miei amici. Vi voglio bene come fratelli». 

Un post molto duro, quello del veterano azzurro neo-Fortitudo, evidentemente deluso per l’esclusione da una kermesse che l’Italia torna a giocare dopo tredici anni. Maturato a seguito di una scelta che, tuttavia, potrà essere compresa appieno soltanto quando il coach dell’Italia avrà comunicato i dodici che prenderanno parte all’evento in Cina.  

Pietro Aradori in maglia azzurra (fonte: pagina Facebook ufficiale ItalBasket)

ULTIME NOTIZIE SPORTIVE AGGIORNATE SU AZZURRI DI GLORIA

News di sport a cinque cerchi tutti i giorni sul nostro sito.

Scopri tutte le ultime notizie sportive di basket anche sui nostri social: FacebookTwitterInstagram e YouTube.

Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

Potrebbero anche piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altro in:Basket