Biathlon, Mondiali Pokljuka 2021. L’ultima giornata della kermesse iridata in Slovenia si chiude con la vittoria del norvegese Sturla Holm Laegreid e dell’austriaca Lisa Theresa Hauser nelle gare di partenza in linea. L’Italia sfiora il podio con Lisa Vittozzi e Lukas Hofer e chiude i Campionati del mondo senza medaglie.
Biathlon, Mondiali Pokljuka 2021: la kermesse iridata si chiude con l’oro di Laegreid nella partenza in linea. L’ultima chance-medaglia dell’Italia sfuma al poligono finale
I Mondiali di biathlon Pokljuka 2021 si concludono con Sturla Holm Laegreid, protagonista del contesto maschile della kermesse iridata in Slovenia, sul gradino più alto del podio della partenza in linea. Il norvegese diventa dunque il più veloce biatleta a vincere in tutti e quattro i format nel massimo circuito dell’International Biathlon Union. Ventitré prove; meglio del precedente record, trentaquattro, messo a referto dal suo connazionale, Tarjei Boe.
Laegreid ha conquistato il successo grazie a un’ottima prova al tiro, come di consueto. Lo “zero” nelle prime tre serie ha infatti permesso all’iridato dei format individuale, staffetta maschile e staffetta mista di giocarsi il gradino più alto del podio, all’ultimo poligono, con l’austriaco Simon Eder e con il croato naturalizzato sloveno Jakov Fak; entrambi perfetti al tiro, fino a quel momento.
Nell’ultima sessione di tiro della mass start, tant’è, sia Leagreid che Eder e Fak sono caduti in errore, mancando tutti un bersaglio. L’egregio passo sugli sci, nel complesso il quinto della gara, del portacolori Norge gli ha però permesso di mantenere il primato, involandosi in solitudine verso l’oro.
Eder e Fak hanno invece dovuto vedersela con il francese Quentin Fillon Maillet e con un altro norvegese, Johannes Dale, ambe due in rimonta.
Dopo due errori rimediati nelle tre serie precedenti, infatti, il transalpino e il Norge hanno trovato nell’ultima serie della kermesse iridata uno “zero” fondamentale, che gli ha permesso di mettersi a caccia di Eder e Fak, celermente liquidati in virtù di un passo per loro insostenibile. Il nordico e il francese hanno infatti messo a referto, rispettivamente, il secondo e il terzo tempo nel fondo della gara. Meglio di loro, solo il cannibale delle due ultime stagioni di Coppa del Mondo, Johannes Thignes Boe, frenato nella giornata odierna da cinque errori al poligono, valevoli l’ottava piazza.
Ad accaparrarsi l’argento, in volata, è stato Dale, tra i migliori biatleti del circuito nell’ultimo giro, come nuovamente dimostrato oggi; mentre Fillon Maillet è stato relegato al gradino più basso del podio.
L’ultimo poligono è stato fatale anche per Lukas Hofer.
L’azzurro, dopo un’ottima prima parte di gara, “zero” nella prima sessione e un errore sul terzo bersaglio della seconda, compensato con un’egregia prestazione sugli sci nel terzo giro, ha infatti trovato un 5/5 anche nella penultima sessione di tiro. L’altoatesino è giunto all’ultimo poligono in quarta posizione; a una trentina di secondi da Laegreid, a una ventina da Fak ed Eder, impossibilitati a tenere il ritmo del norvegese nella penultima tornata.
Hofer ha però mancato, nell’ultima serie, il secondo bersaglio. Un errore che è costato all’azzurro quello che sarebbe stato il suo primo podio stagionale nel contesto individuale. Nonché la prima medaglia dell’Italia ai Mondiali di biathlon 2021. L’azzurro, in penalità, è stato invece superato da Tarjei Boe, perfetto nell’ultima serie dopo due errori in precedenza. Il portacolori dell’Italia, autore dell’ottavo tempo sugli sci e del nono range time, ha quindi chiuso al settimo posto; tra i fratelli Boe, Tarjei sesto e Johannes settimo.
Ventiquattresimo l’altro azzurro in gara, Thomas Bormolini. Con due errori, distribuiti tra la prima e la terza serie.
Hauser stupisce ancora: oro davanti alle norvegesi Tandrevold, Eckhoff e Roeiseland. Quinta Vittozzi: la prima medaglia dell’Italia ai Mondiali di Pokljuka sfuma all’ultimo giro
L’ultima giornata di gare in Slovenia sorride, nel contesto femminile, anche a Lisa Theresa Hauser, che conquista il titolo iridato nella partenza in linea femminile.
Reduce dagli argenti nell’inseguimento e nella staffetta mista di Pokljuka, oltre che dalla vittoria della Coppa della specialità del format individuale, ex equo con Wierer, dunque, Hauser regala la prima medaglia d’oro all’Austria nel contesto femminile individuale.
La biatleta più migliorata di questa stagione ha conquistato il successo, il secondo della stagione dopo quello nella 15km di Anterselva, grazie allo “zero” al tiro, l’unico della gara. Cui l’austriaca ha aggregato il sesto miglior tempo di giornata sugli sci.
A completare il podio sono state le norvegesi Ingrid Tandrevold e Tiril Eckhoff, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo. Tandrevold ha commesso un solo errore al tiro, nella terza serie, trovando un ottimo passo-gara, il secondo della 12.5km. Eckhoff, invece, è caduta tre volte in errore, nella prima serie e dunque nelle due sessioni del tiro in piedi. L’assoluta protagonista della rassegna di Pokljuka, tuttavia, ha conquistato il sesto podio nelle sette gare disputate nella kermesse iridata nel Parco nazionale del Tricorno grazie a uno strepitoso ultimo giro. Decisivo per l’assegnazione del secondo e terzo posto.
Tandrevold ed Eckhoff hanno infatti lottato, nell’ultima tornata, con la protagonista della scorsa rassegna mondiale, la compagna di Nazionale Marte Olsbu Roeiseland, che dopo un bersaglio mancato nella seconda serie a terra è rimasta senza errori. La plurimedagliata di Anterselva 2020, tuttavia, non è riuscita a contenere dapprima Ingrid Tandrevold e, quindi, Tiril Eckhoff, che l’ha relegata, al fotofinish, al quarto posto. Assai simbolico: con il bronzo odierno, infatti, Eckhoff mette una seria ipoteca sulla conquista della Sfera di cristallo; dopo esser stata, a lungo, in lotta con la stessa Roeiseland per il dominio della classifica generale della Coppa del Mondo 2021. Una Olsbu che chiude dunque la rassegna di Pokljuka a secco di medaglia nelle gare individuali.
In corsa per il podio, all’ultimo giro, c’è stata anche l’azzurra Lisa Vittozzi, autrice di una delle migliori prove della propria stagione. La sappadina, dopo aver mancato il bersaglio finale della seconda serie, ha trovato un prezioso 10/10 nelle sessioni del tiro in piedi, che le ha permesso di uscire dall’ultimo poligono in seconda posizione. A meno di una ventina di secondi da Hauser, con Tandrevold e Roeiseland a una decina di secondi, a una quindicina da Eckhoff. Il terzetto norvegese, tuttavia, ha avuto qualcosa in più dell’italiana nell’ultimo giro.
Ad ogni modo, Vittozzi chiude i Mondiali di biathlon 2021 con un buon quinto posto, condito dal terzo shooting e dal secondo range time della gara.
In top-ten anche l’uscente vice-campionessa del mondo del format (beffata sulle nevi di casa, lo scorso anno, proprio da Marte Olsbu, all’ultimo giro), Dorothea Wierer. La due volte campionessa della Coppa del Mondo ha chiuso all’ottavo posto. Tre i bersagli mancati da Wierer, equamente ripartiti tra l’inaugurale poligono a terra e i due in piedi. L’altoatesina è comunque stata protagonista di una discreta gara, mettendo a referto il quinto tempo sugli sci, nonché il quinto range time della corsa.
Il medagliere dei Mondiali di biathlon Pokljuka 2021: dominio per la Norvegia, prima davanti a Francia e Svezia. L’Italia chiude senza medaglie
Cala dunque il sipario sui Mondiali di biathlon Pokljuka 2021.
A chiudere al primo posto nel medagliere iridato è la Norvegia dei grandi protagonisti della rassegna, Sturla Holm Laegreid e Tiril Eckhoff.
I nordici concludono la kermesse con quattordici medaglie, di cui sette d’oro, tre d’argento e quattro di bronzo. Alle spalle della corazzata Norge: la Francia, seconda con sette allori, di cui due del metallo più pregiato e due seconde piazze, e la Svezia, terza, con un oro e tre secondi posti.
A smarcarsi dal dominio franco-nordeuropeo, conquistando un successo, sono l’Austria, grazie all’odierno trionfo di Hauser, e la Repubblica Ceca, guidata da Marketa Davidova. Nessun acuto, invece, per la Germania, due volte d’argento; oltre che per Bielorussia, Russia e Ucraina, che raccolgono tutte e tre un secondo e un terzo posto.
L’Italia chiude la rassegna iridata senza medaglie, fatto che non accadeva da Ruhpolding 2012. Molti i rimpianti degli azzurri, con qualche nota lieta. La Nazionale FISI guarderà ora alle ultime tappe, Nove Mesto e Oestersund, di una difficile stagione. Nella quale però possono ancora giungere alcune soddisfazioni.
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