Il punto sull’ottava giornata di gare per l’Italia, che ci ha portato a quota 11 medaglie: l’argento di Visintin e Moioli è l’highlight sin qui, mentre il curling va ko e il biathlon non ottiene risultati di rilievo.
SNOWBOARDCROSS: VISINTIN E MOIOLI ARGENTO NEL MIXED TEAM
La miglior notizia, sin qui, arriva dalla notte di gare e dallo snowboardcross. Il quotatissimo doppio misto azzurro, inserito tra i sicuri medagliati nei pronostici e accreditato di una potenziale medaglia d’oro, ci porta a quota 11 medaglie: arriva, purtroppo, solo un argento, dopo una grandissima cavalcata. Omar Visintin e Michela Moioli dominano i quarti, poi si tolgono la soddisfazione di bruciare gli statunitensi Jacobellis e Baumgartner in semifinale. Nella finalissima la sfida si ripete, ma viene vinta dagli USA con la strepitosa rimonta della campionessa olimpica su Moioli, che aveva preso un buon margine nelle prime fasi della seconda e decisiva manche.
Oro USA, argento Italia a 20/100 e bronzo al Canada. Con una postilla: erano pienamente in gara per argento e bronzo anche Lorenzo Sommariva e Caterina Carpano, iscritti come “Italia 2”. Per loro un grande quarto e un’ottima semifinale, vinta a sorpresa, per poi vivere un altrettanto ottima finalissima fino alla caduta causata dalla canadese Odine. Carpano è meno reattiva nel rialzarsi, e così gli azzurri chiudono quarti, vedendo sfumare la possibile doppia medaglia. Peccato, perchè dopo una manche così così di Sommariva (88/100 dai leader), proprio Carpano aveva realizzato un’entusiasmante rimonta nella prima metà del tracciato.
SCI ALPINO: GOGGIA 12A NELLE PROVE DELLA DISCESA
Prima le lacrime, poi un sorriso a 64 denti, perchè 32 non bastano per esprimere la gioia di Sofia Goggia. La bergamasca sembra aver ottenuto le risposte che si aspettava dalle prove cronometrate della discesa libera e ostenta ottimismo ai microfoni della Rai, ma soprattutto mostra tutta la sua gioia per le buone sensazioni ricevute. Il ginocchio ha risposto bene alle sollecitazioni e Sofia, che non aveva mai sciato sulla pista della discesa libera e non conosceva minimamente il tracciato, ha chiuso in 12a posizione (1”55 da Nufer) senza strafare. La corsa alla discesa libera, prevista per il 15 febbraio, prosegue. Perchè le Olimpiadi, come ha detto Sofia, sono il luogo in cui i sogni diventano realtà…
BIATHLON: I FRATELLI BOE DIVIDONO IL PODIO, 14° HOFER
Una bellissima storia dalla 10km sprint del biathlon maschile, con due fratelli sul podio. L’oro va a Johannes Boe, che riesce a demolire la concorrenza pur avendo commesso un errore al poligono, mentre il bronzo è del fratello Tarjei: la famiglia Boe e la Norvegia piazzano dunque due atleti sul podio, col più giovane a 38”7 dal vincitore. Nel mezzo, l’argento del francese Fillon Maillet a 25”5. Azzurri anonimi, nonostante le buone prove di Lukas Hofer e Thomas Bormolini, rispettivamente 14° a 1’19” e 22° a 1’44”: per entrambi un solo errore al poligono. Solo 30° Windisch (+1’51”), autore di due errori al secondo pòligono, mentre Giacomel chiude 61° a 2’52” con quattro bersagli mancati.
CURLING: ARRIVA IL TERZO KO
Nulla da fare per l’Italia del curling, che non riesce a sbloccarsi nel round robin della prova a squadre maschile. Fatali i troppi errori nella parte iniziale, che portano la Cina ad avvantaggiarsi addirittura sul 5-1 al termine del terzo end. L’Italia reagisce e accorcia (5-4), ma viene ricacciata indietro alla pausa (8-4). A quel punto gli azzurri si giocano il tutto per tutto, attaccando con grande aggressività in ogni end, ma non basta: il turning point avviene nell’ottavo periodo, quando un possibile doppio punto azzurro viene ribaltato dalla Cina con una stone magistrale, e tramutato in tre punti per i padroni di casa. A quel punto, sull’11-7, il match è compromesso: gli azzurri si riportano a -2, ma vengono marcati a vista nell’end conclusivo, dove la Cina piazza il punto della sicurezza. Finisce 12-9, terzo ko consecutivo per l’Italia e penultimo posto nel round robin davanti alla sola Danimarca, che ha quattro ko in quattro gare.
SCI DI FONDO: ITALIA 8A NELLA STAFFETTA FEMMINILE
Buona prova, e questo sembra essere il massimo a cui si può puntare con l’attuale generazione, per l’Italia nella staffetta femminile 4x5km, prova odierna dello sci di fondo. Comarella, Ganz, Di Centa e Scardoni si piazzano in ottava posizione, grazie all’ottima frazione conclusiva, che va a riposizionarci nella top-10 dopo l’iniziale rimonta della figlia d’arte. Italia ottava a 2’55” e lontanissima dalle medaglie, che vengono assegnate dopo una grande battaglia e una bagarre conclusiva da ricordare. La Russia scappa nella prima frazione, viene ripresa e superata dalla Germania nella fase centrale, ma poi si riprende il primato e conquista l’oro. Le tedesche accusano il sorpasso e crollano nel finale, ma difendono l’argento con le unghie e con i denti, chiudendo a 18”2 e resistendo all’assalto scandinavo: bronzo alla Svezia (+20”7), che vince lo sprint con la Finlandia (+21”2). A bocca asciutta la Norvegia, solo quinta a 28”8 dopo una caduta iniziale e una pessima frazione della bi-campionessa olimpica Johaug.
SPEED SKATING: ROSANELLI NELLA TOP-20 DEI 500m
Italia lontanissima dalle medaglie nei 500m dello speed skating, la gara più rapida e spettacolare del programma. L’oro va al cinese Gao Tingyu, col record olimpico in 34”32, precedendo il sudcoreano Cha Min-Kyu e il giapponese Morishige in un podio tutto asiatico. 19° Jeffrey Rosanelli col tempo di 35”08 e sei decimi dal podio (e dal suo personale), 23° David Bosa (35”16).
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