Jonas Vingegaard ipoteca la vittoria del Tour de France dopo un’iconica tappa pirenaica: il danese trionfa ad Hautacam, staccando nuovamente Pogacar, ed è ormai imprendibile, con lo sloveno a 3’26”. Tour da sogno per la Jumbo: maglia gialla e a pois per Vingegaard, maglia verde per van Aert. 

TOUR DE FRANCE, 18A TAPPA: VINGEGAARD TRIONFA AD HAUTACAM

143.2km per decidere il Tour de France, in una tappa che si tinge dei colori dell’epica. La 18a frazione, da Lourdes ad Hautacam, entrerà nella storia per aver dato vita a uno stupendo duello: percorso difficile per i corridori nell’ultimo giro di giostra sui Pirenei. Dopo un avvio “soft”, si affrontano l’Aubisque (16.4km al 7.1%), il Col de Spandelles (10.3km all’8.3%) e l’ascesa finale, da 13.6km al 7.6%. Fasi concitate in avvio, con la bellezza di 34 corridori all’attacco, che poi si riducono a 22: Jungels (Ag2r), Lutsenko e Riabushenko (Astana), Teuns (Bahrain), Schultz (BikeExchange), Konrad (Bora), Leknessund (DSM), Uran (EF), Madouas e Pinot (FdJ), Martinez e van Baarle (INEOS), Houle e Woods (Israel), Benoot e van Aert (Jumbo), Kron (Lotto), Verona, Izagirre e Mas (Movistar), Mollema e Ciccone (Trek) col contrattaccante Meintjes (Intermarché-Wanty) a un paio di minuti e il gruppo a tre circa. Ciccone passa primo sull’Aubisque, ma i suoi sogni a pois si infrangono sul Col de Spandelles, dove entra subito in crisi insieme a Mas. Spandelles che sancisce anche l’attacco dell’UAE, con un nuovamente strepitoso McNulty a macinare i rivali e preparare l’attacco di Tadej Pogacar, che va all’assalto all’arma bianca: un, due, tre, quattro scatti rattoppati dalla maglia gialla prima di una fucilata che lascia inizialmente sul posto Vingegaard, bravo a rientrare e controllare lo sloveno. van Aert forza nella fuga, precedendo Pinot e Martinez nel penultimo GPM, Vingegaard controlla uno scatenato Pogacar dietro: i primi due scollinano a 1’33”, staccando Geraint Thomas e tirando dritto a tutta in discesa. Pogacar azzarda una discesa “alla Savoldelli”, facendo quasi cadere Vingegaard con le sue folli traiettorie, poi va lungo e cade a sua volta: il danese compie un gesto da vera maglia gialla, aspettando il rivale e non approfittando della sua caduta con annessa ferita a una gamba.

La stretta di mano tra Vingegaard e Pogacar: lo sloveno ringrazia la maglia gialla, che l’ha aspettato dopo la caduta

Ferita che si fa sentire: Pogacar chiama l’ammiraglia per farsi medicare, non tira più e il duo viene ripreso da Thomas, Kuss e Benoot, riformando un mini-gruppetto maglia gialla. Kuss e Benoot tirano a un ritmo forsennato sull’ultima salita, nonostante ci sia van Aert davanti: si forma di nuovo il terzetto già visto sullo Spandelles, con Kuss a scortare Vingegaard e Pogacar, e WVA si rialza ai -5.5km dopo aver capito l’antifona. Un km a tirare al posto di Kuss (staccato) e poi via libera all’attacco di Vingegaard: Pogacar non regge il suo ritmo e si stacca, inesorabilmente. Inizia così l’assolo di Jonas Vingegaard verso la sua seconda vittoria di tappa: il danese trionfa ad Hautacam e ipoteca non solo la maglia gialla, ma anche la maglia a pois. Un successo in maglia gialla che imita quello di Nibali nel 2014: Vingegaard rifila 1’04” a Pogacar e 2’10” a Wout van Aert, mentre Geraint Thomas (tradito da un problema meccanico, un minuto perso) arriva a 2’54” precedendo Gaudu (2’58”). Più staccati Vlasov (4’04”), Quintana (5’22”), Yates (5’34”) e Bardet (6’40”).

TOUR DE FRANCE: VINGEGAARD IPOTECA LA VITTORIA, LA CLASSIFICA

Jonas Vingegaard ipoteca la vittoria, con un Tour de France perfetto: un attacco sulle Alpi (Granon) e uno sui Pirenei (Hautacam), entrambi a mandare in crisi Pogacar per costruirsi un margine inattaccabile anche nei 40km a cronometro (sabato). Vingegaard guida con 3’26” su Pogacar e 8’00” su Geraint Thomas, inequivocabilmente terzo davanti a Gaudu (11’05”), Quintana (13’25”), Meintjes (13’43”), Vlasov (14’10”), Bardet (16’11”), Lutsenko (20’09”) e Adam Yates (20’17”). Tour de France perfetto per la Jumbo-Visma: maglia gialla e maglia a pois con Vingegaard, maglia verde con Wout van Aert che domani potrebbe vincere la sua terza tappa. Nel giorno che precede la cronometro, infatti, si sprinta nei 188.3km da Castelnau-Magnoac a Cahors.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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