TORTONA, dai nostri inviati Marco Corradi e Federico Mariani

La 13a tappa ha visto l’insolito attacco di Filippo Pozzato ai -4km, quando il gruppo si stava lanciando verso volata: per capire le ragioni di quest’azione velleitaria, abbiamo intervistato il diretto interessato e il ds della Wilier Triestina-Selle Italia, Luca Scinto. Ecco le loro parole ai microfoni dei nostri inviati.

Wilier Triestina: Luca Scinto e Filippo Pozzato

GIRO D’ITALIA, SCINTO ”RINNEGA” L’ATTACCO DI POZZATO

E la Reggio Emilia-Tortona si tinge di giallo. Giallo Wilier Triestina-Selle Italia per la precisione. E non c’entra la livrea della squadra. A destare la maggiore curiosità è stato l’attacco tentato da Filippo Pozzato a meno di 4 chilometri dal traguardo. Un’azione che non ha sortito alcun effetto ed ha privato il velocista della formazione italiana Jakub Mareczko di un possibile aiuto negli ultimi metri. Come mai questo tentativo velleitario?

Al termine della 13a tappa, abbiamo chiesto delucidazioni al direttore sportivo della squadra, Luca Scinto. Prima di salire sul bus con il resto dello staff, il DS toscano ha spiegato non senza qualche perplessità il finale con quel caso così controverso: “Al momento non abbiamo un treno che possa dare una mano a Jakub. Non so come mai Pippo abbia tentato quell’azione, dobbiamo parlarne. Forse aveva paura e si è levato l’impegno… Non so come mai. Lì, a 500 o 450 metri, bisogna essere minimo nei primi 5 o 6 per sperare di vincere la corsa. Mareczko era trentesimo ed è finito tredicesimo. Niente, le volate sono così. Se oggi era nella posizione ideale, come ieri, poteva giocarsi la vittoria ma… con i se ed i ma non si fa nulla”. Poi il discorso si sposta rapidamente su Jakub Mareczko, baby talento della Willier Triestina, oggi tredicesimo al traguardo: “Ottimo, il ragazzo è cresciuto molto. E’ migliorato anche per quanto riguarda la resistenza in salita. E poi ha conquistato due secondi posti. Poteva esserci anche una vittoria… Se resterà sempre con noi, cercheremo di costruirgli un treno valido”.

FILIPPO POZZATO SI DIFENDE: ”NESSUN ATTACCO, VOLEVO SOLO ALLUNGARE IL GRUPPO”

Insomma, la sparata di Pippo Pozzato non era prevista. Dunque, come mai il velocista veneto classe 1981 ha preferito lanciarsi in avanscoperta? Sempre al termine della tappa, abbiamo incontrato il diretto interessato per chiarire questo piccolo giallo. Mentre la folla lo abbraccia, memore delle sue gesta nelle stagioni precedenti, Pippo non ha dubbi sulla vicenda: “Non era un attacco. Ho provato a sgranare il gruppo, ma nessuno mi è venuto dietro. Non riusciva ad uscire Mareczko, era ingruppato in mezzo. Purtroppo, poi, si è trovato da solo. Prossime tappe? Vediamo come siamo messi, dipende anche dalla squadra. Abbiamo aiutato Jakub, vediamo come andranno le prossime frazioni”. Dunque nessun tentativo azzardato, solamente un modo per far emergere il compagno di squadra in difficoltà. La versione verrà accettata anche da Scinto?

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