Basket, Mondiali Cina 2019. Continua, nonostante alcuni imprevisti, il percorso di avvicinamento ai Mondiali degli azzurri. Italia in campo domani per la Verona Basketball Cup.
Road to Cina 2019: la preparazione azzurra ai Mondiali
Mancano meno di tre settimana all’inizio dei Campionati Mondiali di pallacanestro 2019. Gli azzurri stanno ultimando la preparazione in vista del debutto in Cina, fissato per il 31 agosto contro le Filippine (ore 13:30). Primo di tre match che vedrà impegnata l’Italia nel girone C: seguiranno quelli contro Angola, il 2 settembre, e Serbia, il 4.
Il primo test dell’ItalBasket s’è concluso una settimana fa, con gli azzurri trionfanti nell’ottava edizione della Trentino Basket Cup, dopo l’88-60 contro la Romania e il 69-58, in finale, contro la Costa d’Avorio, sconfitta grazie anche ad un’ottima prestazione di Alessandro Gentile (22 i punti dell’azzurro).
Ad attendere i ragazzi di coach Meo Sacchetti, ora, la Verona Basketball Cup, quadrangolare con Senegal, Russia e Venezuela che inizierà domani. In seguito, ultima kermesse in Europa prima di volare in oriente, è previsto il Torneo dell’Acropolis, dove l’Italia affronterà, oltre ai padroni di casa della Grecia (al debutto il 16 agosto), anche Serbia e Turchia. A concludere la preparazione azzurra, il Torneo AusTiger in Cina, dove gli azzurri sfideranno la Serbia (nel primo incontro dell’AusTiger, il 23 agosto), la Francia e la Nuova Zelanda.
Un’avvicinamento non semplice
Buoni i risultati dell’Italia sul parquet. Soprattutto, al netto degli imprevisti. In primis quello occorso Nicolò Melli. Il neo-giocatore dei New Orleans Pelicans, infatti, non sarà della partita in Cina, costretto al forfait dopo essersi sottoposto ad un intervento di pulizia al ginocchio destro.
Problemi, ancorché di più lieve entità, anche per la stella azzurra, il neo-Thunder Danilo Gallinari, costretto per qualche giorno a lasciare la preparazione veronese per sottoporsi ad un intervento all’appendice. Il “Gallo” tornerà a disposizione di Meo Sacchetti soltanto tra qualche giorno, tra il 12 e il 14 agosto, per lavorare con i compagni nel raduno di Roma. Imprevisto, ad ogni modo, non di poco conto. Considerato, da una parte, che per ammissione dello stesso coach Sacchetti Danilo sarà, insieme a Marco Belinelli, il perno dell’Italia della pallacanestro nell’avventura cinese: «Gallinari e Belinelli saranno le nostre punte, gli altri giocatori non devono sentirsi sminuiti da questo». E che, dall’altra, proprio le due stelle azzurre sono tra i giocatori che meno hanno fatto parte del gruppo di Sacchetti: «due giocatori che non abbiamo mai avuto», insieme ad «un paio di giocatori che non potevano venire per via dell’Eurolega».
Tra questi, Daniel Hackett. Altro punto fermo dell’Italia, in grado di accendere la road to Cina azzurra con delle dichiarazioni al vetriolo: «Non capiscono la differenza tra l’amore per il gioco e lo scherzo politico. Non rispettano chi ha rispettato il gioco da anni e chi sul campo spende sudore da quando è bambino. Vogliono apparire, vogliono comandare, ma fanno solo male al nostro sport. Io sono diverso [e] non ci sto! Dico alt per chi è stato eliminato, dico alt perché lo dicevo da anni che il sistema è malato in cima. E a me i piedi in testa non me li mettono. Per me, per Pesaro, per Siena, per la mia famiglia». Parole a cui, fortunatamente, è seguito un chiarimento. E Daniel sarà regolarmente in campo.
Domani, il torneo di Verona
Da domani, dunque, gli azzurri della pallacanestro saranno impegnati nell’ultimo torneo in Italia. A Verona, dove gli azzurri affronteranno Senegal (8 agosto, ore 20.30), Russia (9 agosto, ore 20.30) e Venezuela (10 agosto, ore 20.30). Un’ottima occasione sia per definire i futuri dodici che partiranno per la Cina (per ora la rosa si compone, oltre che dei già citati “Beli” e “Gallo”, Datome, Hackett e Gentile, di Awudu Abass, Pietro Aradori, Paul Biligha, Jeff Brooks, Andrea Cinciarini, Amedeo Della Valle, Ariel Filloy, Riccardo Moraschini, Giampaolo Ricci, Brian Sacchetti, Amedeo Tessitori, Luca Vitali e Michele Vitali), che per testare la preparazione prima degli ultimi due impegni “amichevoli”, che condurranno direttamente alla kermesse internazionale. Dalla quale, capitan Gigi Datome, tornerebbe «contento se fossimo ancora in corsa per andare alle Olimpiadi: resta il nostro sogno. Andrebbe bene un pass per il pre-olimpico, qualificarsi sul campo sarebbe ancora meglio. L’oro sarebbe davvero il massimo». «Gli italiani devono essere fieri di noi», ha concluso l’azzurro, «vogliamo trasmettere emozioni, provare emozioni. Le premesse sono sempre le stesse: abbiamo serietà e grande voglia, questo gruppo non si è mai tolto soddisfazioni».
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