Basket, NBA. Mancano dieci giorni all’inizio dei playoff della NBA. Dove, rispettivamente con Los Angeles Clippers e San Antonio Spurs, saranno protagonisti gli azzurri Danilo Gallinari e Marco Belinelli.
Basket, NBA: meno di dieci giorni all’inizio dei playoff
Tra meno di dieci giorni, tre, quattro o cinque partite, la NBA entrerà nel vivo. Dal 13 aprile, infatti, inizieranno i Playoff. Sedici squadre, otto della Eastern e altrettante della Western Conference, dopo ottantadue partite di stagione regolare, saranno pronte a giocarsi il titolo di campione, l’anello, del campionato di pallacanestro USA, il più competitivo e ambito al mondo.
E se a Est la situazione è assolutamente in divenire, con quattro squadre (Detroit Pistons, Brooklyn Nets, Miami Heat e Orlando Magic) in corsa per le ultime due caselle disponibili, per raggiungere Milwaukee Bucks, Toronto Raptors, Philadelphia ’76, Boston Celtics e Indiana Pacers, a Ovest la situazione s’è già delineata. Le magnifiche otto del tabellone della Western (che, tuttavia, a una manciata di partite del termine, è ancora tutto da scrivere) sono: Golden State Warriors, Denver Nuggets, Houston Rockets, Portland Trail Blazers, Utah Jazz, Los Angeles Clippers, San Antonio Spurs e Oklahoma City Thunder.
I cestiti azzurri impegnati oltreoceano, Danilo Gallinari e Marco Beliinelli, con Clippers e Spurs, saranno dunque della partita. Per la seconda volta nella storia NBA, dalla stagione 2011, dunque, due italiani saranno impegnati ai playoff.
Danilo Gallinari e i Los Angeles Clippers tornano ai playoff
Danilo Gallinari, dopo sette anni d’assenza, torna ai Playoff NBA. E lo fa da “primo violino” dei Los Angeles Clippers, la (ex?) “Cenerentola” angelena momentaneamente sesta con 47 vittorie e 32 sconfitte, di ritorno dopo un anno di assenza. Ma, soprattutto, con i complimenti Jerry West, “Mr Logo”, da questa stagione executive della franchigia californiana, che ha definito l’azzurro “il più sottovalutato tra i giocatori di alto livello NBA”.
La stagione del “Gallo”, infatti, lo ha definitivamente consacrato come uno dei giocatori più importanti dell’intera lega. Tant’è, la cifra più importante tra le statistiche del numero 8 Italbasket non è certo quella dei punti, 19.8 di media, o quella dei rimbalzi e degli assist, 6.2 e 2.5. Neppure le percentuali al tiro: 46.3% da due, 43.3% da tre, 90.6& ai liberi, per il 55.6% reale. Tutte tra le migliori in carriera. Ma quella delle partite giocate: sessantasei. La terza per partecipazione dopo l’anno da sophomore e la stagione 2012/2013 con Denver.
Un’annata che ha permesso a Danilo di dimostrare tutto il proprio valore. Nonché una buona dose di leadership, guidando una squadre che, dopo la trade di Tobias Harris, era stata prematuramente data per spacciata. E il 15-5 post-All Star Weekend, a tre gare dal termine, è il miglior biglietto da visita per dimostrare che i Los Angeles Clippers sono più pronti alla corsa al titolo.
Lo show di Pop e la certezza Marco Belinelli nell’incertezza Spurs
La sceneggiatura nero-argento texana prevede, generalmente tra febbraio e marzo, un’espulsione di coach Gregg Popovich, per testare il polso della squadra, responsabilizzando giocatori e coaching staff, e fare gruppo. E l’espulsione di Pop c’è stata, più d’una, ma nella sola settimana corrente. La prima domenica contro i Sacramento Kings, nel terzo quarto d’una partita poi persa in casa, 106-113. La seconda ieri, nella sconfitta casalinga, 85-113, contro i Denver Nuggets, dopo soli sessantatré secondi: un record. E se due indizi fanno una prova, il 12-8 post-All Star Game (nove vittorie di fila dopo tre sconfitte consecutive, prima d’un 3-5), sulla scia dell’1-7 del Rodeo Trip, mostrano tutte le difficoltà dei San Antonio Spurs (45-34 il loro record). Alle prese con le complessità, al netto delle assenze, di coniugare all’interno d’un sistema rodato le caratteriste peculiari, all’apparenza non facilmente amalgamabili, di DeMar Derozan e LaMarcus Aldridge.
Una delle poche, liete notizie di coach Pop e del suo primo assistente Ettore Messina, si chiama Marco Belinelli. Decisivo tanto nella vittoria, l’unica della settimana, 117-111 contro Atlanta, tripla da dieci metri per sigillare la gara, tanto durante l’intera stagione. Un giocatore d’esperienza, veterano sia dei Playoff che del sistema di San Antonio, che sarà quanto mai indispensabile per affrontare il post stagione regolare. Soprattutto considerato che, al momento, gli avversari dei San Antonio Spurs sarebbero i Golden State Warriors, campioni in carica da due stagione consecutive, grandi favoriti anche per quest’anno.
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