Basket, playoff NBA 2020. Gara-sette si conclude 104-102 in favore degli Houston Rockets, che eliminano gli Oklahoma City Thunder. Decisiva la stoppata di James Harden, che chiude con 17 punti e 4/15 dal campo, su Luguentz Dort, il miglior marcatore dell’incontro con 30 punti. Gara difficile per Danilo Gallinari, autore di 4 punti con 2/6 dal campo.
Basket, playoff NBA 2020: Houston vince gara-7 104-102, OKC eliminata
La rocambolesca serie tra Oklahoma City Thunder e Houston Rockets si risolve all’ultimo possesso. I texani vincono gara-sette 104-102, grazie anche alla stoppata, a 4.8 secondi dalla fine, di James Harden su Luguentz Dort.
Protagonisti attesi, questi ultimi, dell’ultima partita del primo turno dei playoff NBA 2020. Ma non certo, rispettivamente, nella metà campo difensiva e offensiva. Harden chiude infatti la propria partita (da 17 punti, 9 assist, 3 rimbalzi, 2 rubate e 3 stoppate) mettendo a referto quella che probabilmente è la giocata decisiva, dopo aver litigato con le proprie percentuali al tiro: 4/15 dal campo, 1/9 da tre. Mentre Dort lascia il parquet della “bolla di Orlando” risultando il miglior marcatore della gara: 30 punti, con 10/21 dal campo e 6/12 da tre punti (dopo aver tirato, dall’ingresso nella serie, in gara-tre, a gara-sei, 14/45 dal campo, 5/30 da tre).
Una prestazione da record quella del canadese, al netto della sconfitta. Dort è infatti il rookie non scelto al Draft ad aver segnato più punti nella storia delle gare-sette dei playoff NBA; uno dei tre giocatori sotto i ventuno anni, con LeBron James e Kobe Bryant, ad aver segnato almeno 25 punti in una gara-sette.
Brilla, ancora una volta, Chris Paul, autore di una tripla-doppia (il più anziano di sempre, a 35 anni e 119 giorni, a realizzarne una in una gara-sette) da 19 punti, 5/11 dal campo e 3/6 dall’arco, 11 rimbalzi e 12 assist; pur con 6 palle perse. 22 totali, queste ultime, per OKC, a fronte delle 12 dei Rockets. Una differenza saliente, giacché Houston tira peggio di Oklahoma City sia dal campo (35/88 e 35/76 rispettivamente) che da tre (16/34 e 17/49), ma con una mole decisamente maggiore di tentativi.
I texani vincono gara-sette, sì, grazie alla produzione offensiva di Russell Westbrook (20 punti con 9/20 dal campo, 9 rimbalzi e 2 assist), Eric Gordon (21 punti, 6/11 dal campo e 5/9 da tre) e del supporting cast (21 punti per Robert Covington, con 6/11 da tre; 13 punti per Jeff Green, con 3/4 dalla lunga distanza); ma decisiva è la loro difesa sui quarantotto minuti.
Cui, come per altro per tutto il corso della serie, OKC non riesce ad adattarsi, snaturando il proprio gioco e ricorrendo troppo spesso agli isolamenti di Shai Gilgeous-Alexander (19 punti con 6/11 dal campo e 3/4 da tre, 3 rimbalzi, 4 assist e 2 rubate) e Dennis Schroeder (12 punti, 5/17 al tiro e 2/6 dall’arco, 6 rimbalzi, 5 assist e +12 di plus/minus in 35 minuti).
Fotografia della passività della squadra di coach Billy Donovan è la prova di Danilo Gallinari, che, reduce da un’ottima gara-sei, chiude con 4 punti, 2/6 dal campo e 0/3 da tre, 9 rimbalzi, 1 assist, 4 perse e -16 di plus/minus in 27 minuti. Ancora una volta, come per la difficile gara-cinque, dove il Gallo fece 1 solo punto tirando 0/5, il problema non sono né i punti né le percentuali dell’azzurro, ma il numero dei suoi tentativi, decisamente pochi per un giocatore con le sue qualità offensive. Sintomo di un attacco particolarmente asfittico.
Gli Houston Rockets completano dunque il tabellone delle semifinali playoff della Western Conference. Ad attendere la squadra allenata da coach Mike D’Antoni i Los Angeles Lakers di LeBron James e Anthony Davis. Nell’altra semifinale dell’Ovest, invece, si affronteranno Los Angeles Clippers e Denver Nuggets. A Est, invece, le semifinali sono già iniziate: i Boston Celtics guidano 2-0 la serie contro i Toronto Raptors campioni in carica; così i Miami Heat, anche loro con due lunghezze di vantaggio, dopo due partite, nei confronti dei Milwaukee Bucks.
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