Appuntamento settimanale con tutto quello che è successo nei palazzetti europei nel nostro Parquet Azzurro speciale Europa. In Champions poker in negativo delle italiane con le sconfitte di Venezia, Avellino, Capo d’Orlando e Sassari. In Eurocup non soffre il cambio di panchina Torino che vince davanti al pubblico di casa, grande prova di Reggio Emilia in trasferta, mentre cade Trento. Si riaccende la fiamma per Milano in Eurolega con due vittorie consecutive.  

Fonte: tuttobasket.net

CHAMPIONS: SETTIMANA NERA PER LE ITALIANE

Reyer Venezia: la squadra di De Raffaele paga le fatiche contro Milano in campionato e non riesce a cambiare il corso della partita a Strasburgo, con i francesi che mettono subito il turbo in avvio. L’Umana si trova sotto 17-4 in pochi minuti e riesce a rientrare grazie al lavoro di Haynes, Bramos e Cerella che accorciano 17-23 a fine primo quarto. Un’altra distrazione nel secondo parziale rischia di far ripartire Strasburgo, ma ci mette una pezza Peric per il 37-36 alla sirena dell’intervallo. Sempre il croato mette a segno il momentaneo sorpasso nella ripresa, ma la Reyer torna a far fatica a canestro e ne approfittano gli avversari portandosi sul +13.  Nell’ultimo parziale i veneti devono fare a meno di De Nicolao che esce per falli, ma con Bramos e Tonut riescono quasi a rientrare avvicinandosi a -3, sul 70-67 per i francesi e a 30” dalla fine si infrange sul ferro la tripla di Johnson per il possibile pareggio che segna la fine del match con la vittoria di Strasburgo.
 
Sidigas Avellino: la Scandone ringrazia gli avversari per il quarto posto in classifica, mantenuto nonostante la terza sconfitta casalinga contro il fanalino di coda del girone, i polacchi dello Zielona Gora. I biancoverdi si trovano subito sotto di 11 e impattano più volto sul muro polacco, che si affida ai tiri dalla distanza per  prendersi il primo parziale con un pesante 7-19. La squadra di Sacripanti sembra frastornata anche nel secondo quarto con lo Zielona che doppia addirittura Avellino a 4’ dall’intervallo. Ad accorciare le distanze ci pensano Filloy e Leunen che portano Avellino al 28-36 alla seconda sirena. Gli irpini rientrano con più convinzione nella ripresa e arrivano a -2, ma i polacchi si risvegliano e riportano il vantaggio a +9 quando mancano 10’ alla fine. Ultimi giri di lancette e il match sembra fermo, con i polacchi che gestiscono e Avellino troppo stanca. Finisce 57-64.
Dinamo Sassari: trasferta ai limiti dell’impossibile per la Dinamo in casa del Roca Team Monaco, i monegaschi hanno vinto tutte le partite del girone e anche contro i sardi continuano il trend portando a 11 i successi consecutivi. I biancoverdi resistono per quasi un quarto, chiuso 18-17, prima di soffrire la superiorità tecnica e fisica degli avversari. Nel secondo parziale il sorpasso biancorosso con un pesante parziale di 18-0 che fa prendere il largo al Monaco, all’intervallo sul 42-25. Non inizia meglio la ripresa che vede un altro break di 8-0 e la squadra di Pasquini incapace di frenare la pioggia di canestri avversari. A 10’ dal termine il tabellone segna 75-40 e non cambia il trend nell’ultimo quarto con il Roca Team che tira un po’ i remi in barca gestendo il match che si chiude 87-55.
Capo d’Orlando: l’Orlandina ospita in casa i campioni in carica di Tenerife e la partita è a senso unico dopo pochi minuti. Un’arrendevolezza che ha fatto alterare parecchio il ds Sindoni presentatosi in conferenza stampa per promettere ai tifosi che non verranno giocate altre partite come quella della serata appena conclusa. Difficile in effetti salvare qualcosa nella prestazione della squadra di coach Di Carlo, travolta dopo appena 5’ dall’inizio.  Sul 9-9 Tenerife prende il largo e piazza l’allungo che chiude il primo parziale 9-21. Secondo quarto con ancora una sola squadra sul parquet, Kulboka prova a tenere a galla l’orgoglio del club siciliano ed è il migliore dei suoi con 10 punti, ma dopo 20’ è già 25-50. Al rientro non ci sono reazioni dai padroni di casa che toccano il -30 nel terzo quarto, poi aspettano solo la sirena finale che ferma il punteggio su un pesantissimo 59-106 e ben 6 giocatori di Tenerife che chiudono in doppia cifra.
 

EUROCUP: BUONA LA PRIMA DI RECALCATI, COLPO GRISSIN BON

Fiat Torino: parte con una vittoria l’avventura di Carlo Recalcati sulla panchina dell’Auxilium. I gialloblù vincono la seconda gara delle top16 davanti al pubblico di casa con la coppia Vujacic e Patterson (41 punti in due) che trascinano i compagni contro il Lietuvos Vilnius. Torino soffre l’inizio, ma si riprende bene con l’aiuto della guardia lituana e chiude il primo quarto avanti 18-14. Il secondo parziale è tutto a firma Auxilium che sigla un parziale pesantissimo di 15-0 e all’intervallo va negli spogliatoi sul 48-30. Al rientro riprendono forza gli avversari, che riducono le distanze fino a -4 punti ribaltando in parte il parziale negativo di prima e portandosi 63-59, altro strappo in avvio ultimo quarto e il PalaRuffini trema quando si arriva 65-63. Torino riprende in fretta il controllo e riprende spazio sul parquet tenendo a bada i lituani fino all’ultima sirena che segna il finale 83-77.
Aquila Trento: brutta trasferta per la squadra di Buscaglia che si complica la vita perdendo sul campo del Buducnost in Montenegro. I bianconeri vanno in affanno fin da subito, con i padroni di casa che non perdonano dalla distanza e si arriva in poco tempo al 31-14 di finale primo quarto. Trento tenta una timida risposta nel secondo parziale con Flaccadori, che cerca di supportare Sutton (uno dei pochi che esce a testa alta dal parquet a fine gara con 26 punti), ma non basta. I padroni di casa sono sempre avanti e in pieno controllo, Buscaglia tenta di risvegliare i suoi chiamando un secondo time-out senza ottenere gli effetti sperati con Buducnost che raggiunge addirittura il +20. Encomiabile Sutton che continua a macinare canestri provando a dare una scossa all’Aquila, ma le sue buone intenzioni (insieme a Hogue arriva a segnare il -5) si scontrano con la pessima serata dei compagni. Agli ultimi 10’ si arriva sul 67-51 e niente cambia. Trento torna a casa sconfitta 79-66 con molte cose da sistemare.
Reggio Emilia: una vittoria pesante per la Grissin Bon in Russia. Gli emiliani sbancano la casa dell’Unics Kazan con ben quattro giocatori che chiudono in doppia cifra in una partita combattuta fino alla fine. Menetti pensa a una strategia a lungo termine facendo partire Della Valle dalla panchina, nel primo parziale ci pensa Markoishvili a portare avanti la Reggiana con un vantaggio di +11 alla sirena, la musica cambia però nel secondo quarto con i russi che rinforzano la difesa e provano a mettere fuori la testa portandosi sul 29-27. Ci pensa però White a rimettere Reggio in carreggiata per il 36-37 emiliano all’intervallo lungo. La ripresa vede la Grissin Bon in difficoltà, con controsorpasso e mini allungo dell’Unics, ma Della Valle si accende con 9 punti spingendo i suoi sul +3. A due minuti dal termine il vantaggio sale a +6, ma 120’ sono lunghi e portano diversi brividi da entrambe le parti. Due palle sanguinose perse da Reggio portano i russi a -1, Della Valle ne mette due  dalla lunetta, ribaltamento di fronte con Colom che sbaglia per due volte il tiro decisivo, prende palla White che chiude i giochi 69-71 per la Grissin Bon.
 

EUROLEGA: RINASCITA MILANO CON UNA DOPPIA VITTORIA

Presto per dire che il vento è finalmente cambiato, ma dopo la pesante sconfitta contro il Cska Mosca e quella in campionato con Venezia, Milano torna a vincere e lo fa convincendo. La squadra di Pianigiani travolge in casa Malaga e a pochi giorni di distanza vola a Vitoria contro il Baskonia e trova il secondo successo con una giocata di Theodore a 6” dalla sirena. Nel match con l’Unicaja l’Ax dimostra un nuovo volto già in avvio, con i biancorossi trascinati dalla coppia Theodore-Goudelock e le fiammate del nuovo arrivato Kuzminskas per un primo quarto chiuso al comando 31-22. La reazione spagnola arriva in apertura secondo quarto, in due occasioni prova a riportarsi sotto e chiude -6 all’intervallo. La squadra di Pianigiani si fa sorprendere nella ripresa andando sotto, ma ecco la reazione che è mancata in altre occasioni. I biancorossi trovano sostanza sotto canestro e nonostante la fatica nel contenere Brooks, restano al comando. Negli ultimi 10’ Theodore diventa padrone del campo, mandando più volte a canestro Guidatis, che insieme a Micov danno il colpo del definitivo 101-87. A Vitoria continua la striscia positiva con l’Ax che riesce a portare a casa una gara iniziata soffrendo, ma portata avanti con concentrazione e determinazione. L’atteggiamento che era mancato nei mesi precedenti esce tutto nella trasferta col Baskonia, dopo un inizio complicato ancora una volta l’Olimpia torna in gara e chiude sul +11 all’intervallo lungo. Nella ripresa biancorossi sono sempre precisi e in controllo, allungano fino al +13 e arrivano all’ultimo parziale sul 65-56. Fine match carico con Vitoria che non ci sta a perdere in casa e accorcia con un break di 7-0 e si avvicina ancora dopo un antisportivo fischiato a Goudelock. Sale la pressione, i padroni di casa approfittano di due errori dei biancorossi e si va al 77-77 con un minuto e mezzo di gioco. La guardia americana fa 3/3 dalla lunetta, reazione Baskonia, Theodore di nuovo dalla lunetta per il +1, sorpasso dei padroni di casa con Beaubois ed ecco il play biancorosso che a 6” taglia la difesa basca per l’83-82 che regala la vittoria a Milano.
 

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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