Biathlon, Mondiali Anterselva 2020. La kermesse iridata di scena all’Alto Adige Arena inizia al meglio per l’Italia: Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch sono medaglia d’argento nella staffetta mista, gara d’esordio.
Biathlon, Mondiali Anterselva 2020: azzurri al debutto nella staffetta mista
Al via i Campionati del mondo di biathlon Anterselva 2020.
Oggi, alla prima giornata ai Mondiali è andata in scena la staffetta mista.
In pista all’Alto Adige Arena, a rappresentare l’Italia, il quartetto azzurro formato da Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Windisch. Che, nella scorsa rassegna iridata, la storica Östersund 2019, conquistò, all’esordio, una medaglia di bronzo, alle spalle di Norvegia, oro, e Germania, argento.
Italia d’argento nella staffetta mista: il racconto della gara
Tutto pronto, dopo la cerimonia di apertura di ieri sera, per l’inizio delle gare della kermesse iridata. In pista per l’Italia, nella staffetta mista del debutto, il quartetto azzurro formato da Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch.
Buon avvio per l’Italia, con la collaudatissima prima frazionista azzurra, Lisa Vittozzi. Prima a sdraiarsi al poligono d’apertura, brava a chiudere la serie con due ricariche, coprendo gli errori commessi sul secondo e sul quarto bersaglio, restando nella zona di testa. A condurre la gara l’austriaca Lisa Theresa Hauser, insieme alla statunitense Susan Dunklee e alla norvegese Marte Roiseland. Nelle zone nobili anche l’elvetica Selina Gasparin e la bielorussa Iryna Kryuko. Penalità per Julia Simon, portacolori della Francia, alla vigilia tra le favorite.
Serie in piedi: fondamentale “zero” di Lisa Vittozzi, che guida la staffetta dell’esordio insieme all’ucraina Merkuschyna. Lavora bene Roiseland, che con una ricariche copre lo sbaglio commesso all’ultimo bersaglio, mettendosi all’inseguimento dell’azzurra. Ancora in difficoltà la Francia, così la Germania di Franziska Preuss.
Norvegia e Italia in testa al primo cambio. Ad una decina di secondi Svizzera, Bielorussia, Repubblica Ceca, Austria e Ucraina. Molto più attardate le “big” Francia, Svezia e Germania. In pista per la squadra FISI Dorothea Wierer. La quale, un solo errore nella serie a terra, celermente coperto, conquista la testa della corsa, inseguita dall’austriaca Katharina Innerhofer e dalla ceca Marketa Davidova. Qualche errore di troppo per la norvegese Tiril Eckhoff, a ridosso del poker di testa completato dalla bielorussa Irina Kruchinkina. Perfetta la tedesca Denise Herrmann. Francia ancora in difficoltà con Justine Braisaz, tre errori, ad un minuto e mezzo dalla vetta.
“Zero” veloce di Eckhoff, invece, al secondo poligono, che si porta davanti. Segue Wierer, che copre un errore commesso sul terzo bersaglio. Resiste Davidova, terza, che si lancia all’attacco di Wierer sugli sci. Un giro di penalità per Denise Herrmann, mentre la Francia resta lontano dalle zone nobili della corsa.
Norvegia al comando ad inizio terza frazione, seconda la Repubblica Ceca, grazie all’ottimo passo di Davidova; terza l’Italia, che va in pista con Lukas Hofer. Seguono Svizzera, ad una trentina di secondi; Ucraina, Bielorussia e Germania, a quaranta; e Svezia, ad una cinquantina.
Ottima serie iniziale per Tarjei Boe, Lukas Hofer e Ondřej Moravec: Norvegia, Italia e Repubblica Ceca consolidano la testa. Ad una quarantina di secondi inseguono la Germania con Arnd Peiffer, la Svizzera con Benjamin Weger, l’Ucraina con Artem Pryma e la Bielorussia con Sergey Bocharnikov.
Chiave di volta della gara dell’Italia: il secondo poligono della terza frazione. Dove uno “zero” pulito consente a Lukas Hofer di portarsi in testa. Più lento Moravec, doppio errore per il maggiore dei fratelli Boe. Ad una trentina di secondi Svizzera, Ucraina e Bielorussia, a quaranta la Germania. Italia e Norvegia insieme all’ultimo cambio, grazie all’ottimo passo di Tarjei Boe, segue la Repubblica Ceca. Più staccate le altre Nazioni.
Ottimo ritmo per gli ultimi frazionisti dell’Italia e della Norvegia, Dominik Windisch e Johannes Boe. I quali, al primo poligono, trovano entrambi tutti e cinque i bersagli: veloce Boe, leggermente più lento Dominik Windisch, che non molla; resiste anche la Repubblica Ceca. Clamoroso l’ucraino Dmytro Pidruchnyi, che si porta a trenta secondi dalla leadership; ad una quarantina di secondi il tedesco Benedikt Doll.
Finale al cardiopalma: Windisch attacca J. T. Boe prima dell’ultimo poligono, portandosi davanti e mettendosi in piazzola “uno” all’ultima, decisiva sessione. Due errori per entrambi, ma è il norvegese il più lesto con le ricariche. Dominik Windisch, tuttavia, con grande freddezza, rimedia ottimamente, e celermente, al doppio errore, sigillando la medaglia d’argento. Consolida la terza posizione della Repubblica Ceca Krcmar. Quarto posto per la Germania, seguono Ucraina (costretta a girare all’ultima serie), Russia (grazie al doppio “zero” del quarto frazionista Aleksandr Loginov) e Francia (grazie a un Martin Fourcade e a un Quentin Fillon Maillet in grande spolvero).
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