Biathlon, Mondiali Östersund 2019. Si conclude la penultima giornata svedese: azzurri impegnati nelle staffette, maschile e femminile.
Biathlon, i Mondiali di Östersund 2019: l’ottava giornata
Si conclude l’ottava giornata ai Mondiali di Östersund 2019, la penultima di una kermesse che ha visto l’Italia assoluta protagonista.
Dopo la “gioia d’argento” di giovedì nella staffetta single mixed, la terza medaglia in Svezia dopo il bronzo nella staffetta mista all’esordio e l’argento di Lisa Vittozzi nella 20km individuale, l’Italia è tornata in pista, alla penultima nell’evento iridato, per le gare a staffetta, femminile e maschile.
In pista, per la FISI, Lisa Vittozzi, Federica Sanfilippo, Nicole Gontier e Alexia Runggaldier, quest’ultima in sostituzione di Dorothea Wierer, assente per indisposizione (una grave congestione), in campo femminile. Lukas Hofer, Dominik Windisch, Thomas Bormolini e Giuseppe Montello, in campo maschile.
La staffetta femminile, il racconto della gara
In prima frazione, per l’Italia, Lisa Vittozzi, leader della classifica generale della Coppa del Mondo 2019, parte subito per fare l’andatura. Un errore nella serie a terra, il primo in stagione in una staffetta, non influisce sul posizionamento dell’azzurra, svelta a rimediare con una ricarica; come al secondo poligono. In difficoltà, invece, Germania e Francia. Italia prima alla frazione iniziale, come sempre con Lisa in questa stagione.
Cambio a Nicole Gontier, inseguita dall’Ucraina di Semerenko, dagli Stati Uniti di Egan, dalla Svezia di Brorsson e dalla Norvegia di Tandrevold. Alla serie a terra e a quella in piedi, però, Nicole è perfetta: 5/5 e 5/5, con l’azzurra, come sempre, molto competitiva sugli sci. L’unica ad andare più forte di lei è la statunitense Egan, che dà il cambio alla compagna Reid a cinque decimi dalle azzurre, seconde, alla terza frazione con Alexia Runggaldier. Ucraina, Svezia e Norvegia seguono ad una trentina di secondi di distacco.
Alexia resiste, pur pagando qualcosa sugli sci, e resta seconda al suo primo poligono, dove trova lo “zero”. Con lei la stelle e strisce Reid, la svedese Magnusson e l’ucraina Dzhima. Due errori, coperti da ricariche, per la norvegese Eckhoff. Atlete, queste ultime, però, più veloci di Runggaldier, che viene risucchiata dal gruppo prima della serie in piedi. Dove la Svezia, perfetta, vola via, mentre Ucraina, Usa e Norvegia sono alle prese con le ricariche. Un errore sul terzo e sull’ultimo bersaglio per Alexia Runggaldier, costretta a girare dopo una penalità.
Italia decima a due minuti dalla testa, con Federica Sanfilippo all’ultima frazione. Svezia con Hanna Oeberg al comando, inseguita dalla norvegese Marte Olsbu Roeiseland e dall’ucraina Valj Semerenko. Più staccate Usa e Russia. Penultimo poligono: Sanfilippo sbaglia sugli ultimi tre a terra, ma evita penalità, mentre al vertice le posizioni restano invariate.
Ultimo poligono: finale thrilling. Oberg, prima ad una ventina di secondi dalle inseguitrici, copre i primi tre, ma sbaglia sul quarto, “sprecando” la prima e la seconda ricarica, evitando poi il giro di penalità. Ma Marte Olsbu Roiseland, 5/5, è già in fuga verso l’oro. Dietro loro è brava Valj Semerenk, che rimedia subito ad un errore, con Laura Dahlmeier, strepitosa sugli sci insieme alla terza frazionista tedesca Herrmann, a caccia d’una rimonta insperata; mentre “collassano” in classifica, costretti ad un giro di penalità, gli Stati Uniti di Dreissigacker. Perfetta, 100%, Federica Sanfilippo.
La medaglia d’oro, l’ennesima, va alla Norvegia di Synnoeve Solemdal, Ingrid Landmark Tandrevold, Tiril Eckhoff e Marte Olsbu Roiseland. Seconda, medaglia d’argento, la Svezia padrona di casa, in pista con Linn Persson, Mona Brorsson, Anna Magnusson e Hanna Oeberg. Bronzo alle ucraine Anastasiya Merkushyna, Vita Semerenko, Yuliia Dzhima e Valj Semerenko.
Azzurre decime, dopo una metà gara trascorsa al comando.
La staffetta maschile, il racconto della gara
Lukas Hofer al lancio per l’Italia, che si porta subito davanti, dall’alto della grande prestazione nella single mixed di due giorni prima. Seguono il francese Antonin Guigonnat, che giunge primo alla serie iniziale, e il norvegese Birkeland. Il migliore al poligono è, però, il giapponese Timofei Lapshin, cui segue Lukas Hofer e il russo Matvey Elissev, tutti col 100%. Gruppo compatto al secondo poligono, con Hofer in testa senza forzare: ad uscire per primo è, però, il Canada, davanti con Gow, a ruota la Norvegia con Birkeland e la Svezia con Lindstoem. Un errore al quarto bersaglio per Hofer, che sbaglia anche sulla prima ricarica, non sulla seconda.
Italia seconda al primo cambio: davanti la Russia, dietro la Francia e la Germania. In pista, per gli azzurri, Giuseppe Montello. A fare il passo è il francese Fillon Maillet; segue, insieme a Montello, il russo Porshinev; più staccate Germania, Norvegia e Svizzera. Primo poligono: il migliore è proprio Giuseppe Montello, al cui inseguimento si getta il norvegese Christiansen, l’austriaco Eder e il francese Fillon Maillet. Con quest’ultimo che tenta subito lo strappo, in testa alla serie a terra: 5/5 per Francia, Norvegia, Austria e Svezia, che ripartono in quest’ordine, con Montello costretto a rimediare a due errori, coperti dalle tre ricariche.
Terza frazione. Francia prima al cambio per Simon Desthieux, davanti alla Norvegia di Tarjei Boe e alla Svezia di Martin Ponsiluoma; Italia, dodicesima, con Thomas Bormolini.
Serie a terra: il fratello maggiore dei Boe, 5/5, va via, con Desthieux che insegue dopo una ricarica, così Ponsiluoma. “Zero” per Bormolini, decimo al proprio secondo giro. Guadagna il norvegese sul francese, con la Germania di Arnd Peiffer che supera la Svezia all’arrivo alla serie in piedi. Dove Boe conserva la propria posizione dopo due ricariche, con il francese che non ne approfitta, costretto anzi ad un giro di penalità. Germania terza e Svezia quarta, dunque, dietro Norvegia e Francia, con l’Italia decima, complici tre ricariche di troppo di Thomas per coprire il quarto bersaglio.
Ultima frazione. Il maggiore dei Boe dà il cambio al fratello minore, con Johannes Thingnes al primo posto ad una quarantina di secondi dalla Francia e dalla Germania, che affrontano l’ultima parte di gara, rispettivamente, con Martin Fourcade e Benedikt Doll. Italia, decima, con Dominik Windisch.
Boe è perfetto a terra, guadagnando ulteriormente grazie anche alla miglior prestazione sugli sci del gruppo; Doll spara più velocemente di Martin, che però trova lo zero: Francia e Germania appaiate ad una cinquantina abbondante di secondi dalla Norvegia. Apre male Dominik, con due errori, cui se ne aggiunge un altro al quarto bersaglio: azzurro costretto a due giri di penalità. Italia sedicesima.
Continua a guadagnare, prima dell’ultima serie, J. T. Boe. Dove, però, il norvegese sbaglia ai primi due, cui se ne aggiunge un terzo, coperti però dalle ricariche. Sfida Doll-Fourcade per il secondo gradino del podio. Il francese forza e sbaglia sul primo, così sul secondo e dunque sull’ultimo, mentre il tedesco copre con una ricarica il secondo bersaglio: non Martin, che sotto pressione, nonostante le ricariche, non copre due bersagli. 5/5 per il russo Loginov, che vola verso il bronzo. Un errore al secondo bersaglio per Dominik Windisch, coperto dalla seconda ricarica.
A vincere, doppietta nelle staffette di oggi, poker “mondiale”, è la Norvegia, sul podio più alto, affiancata dalla Germania, medaglia d’argento, e dalla Russia, bronzo. L’Italia chiude quindicesima.
IL CALENDARIO DI ÖSTERSUND 2019: DOMANI, L’ULTIMA GIORNATA
Domani, all’ultima giornata ai Mondiali di Östersund 2019, andranno in scena le gare di partenza in linea, quella femminile (ore 13:15) e quella maschile (ore 16:00).
In pista, per gli azzurri, Dorothea Wierer (che sicuramente, nonostante i problemi di salute, cercherà di essere presente al via), Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Windisch.
IL MEDAGLIERE DI ÖSTERSUND 2019: ITALIA SESTA
Alla penultima giornata ai Mondiali di Östersund 2019 la Norvegia è sempre più prima nel medagliere iridato, con nove medaglie: cinque ori, tre argenti e un bronzo. Germania seconda, con due successi, due secondi posto e due bronzi; terza la Svezia, con una medaglia per metallo.
Italia sesta con due medaglie d’argento ed un bronzo; alle spalle dell’Ucraina, quarta con un podio per gradino, e della Slovacchia, quinta con una vittoria.
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