Biathlon, Mondiali Östersund 2019. Straordinaria doppietta FISI all’ultima in Svezia: Dominik Windisch è campione del mondo nella gara di partenza in linea.
Straordinaria doppietta azzurra all’ultima giornata ai Mondiali di Östersund 2019
Incredibile ultima giornata ai Mondiali di biathlon Östersund 2019: l’Italia conquista due medaglie d’oro, con Dorothea Wierer e Dominik Windisch, campioni del mondo nella gara di partenza in linea.
Si conclude, dunque, in modo straordinario, il Mondiale dell’Italia, che chiude al terzo posto nel medagliere iridato. Cinque le medaglie azzurre: due ori; due argenti, con Lisa Vittozzi nella 20km individuale e con Dorothea Wierer e Lukas Hofer nella staffetta single mixed; ed un bronzo nella staffetta mista all’esordio.
Dominik Windisch campione del mondo!
Due azzurri in gara nella mass start maschile: Lukas Hofer e Dominik Windisch. Rispettivamente, pettorale tredici e venticinque.
Ad imporre sin da subito il proprio ritmo è Johannes Thingnes Boe, già, in campo individuale, in questi Mondiali oro nella sprint ed argento nella pursuit. Seguito dal tedesco Arnd Peiffer, dall’austriaco Julian Eberhard e dal terzetto francese Simon Desthieux, Quentin Fillon Maillet e Martin Fourcade. Con loro, nel gruppo di testa, Lukas Hofer. Più staccato Windisch.
Tra questi, a sbagliare al primo poligono sono Fourcade e Fillon Maillet, mentre il loro connazionale Guiggonat è il primo ad aprire e a concludere. Si rifanno sotto, dunque, i russi, con Loginov e Garanichev , oltre al tedesco Benedikt Doll. “Zero” per Lukas Hofer, un errore per Dominik Windisch.
Più in difficoltà, nella seconda serie a terra, gli azzurri: tre errori per Hofer ed uno per Windisch, con J. T. Boe ancora perfetto. Con lui Desthieux, Peiffer, Eberhard ed il fratello maggiore Tarjei; più staccato Garanichev.
Terzo poligono. Prima serie in piedi difficile per gli atleti di testa: due errori per Pieffer e J. T. Boe, tre per il fratello maggiore dei Boe e per Eberhard e quattro per Desthieux. Garanichev trova lo “zero”, con il norvegese Christiansen e l’ucraino Pidruchnyi. Gli azzurri non riescono ad approfittarne: Windisch sbaglia al primo bersaglio, tre errori per Hofer.
Ultimo poligono: Garanichev e J. T. Boe si giocano l’oro, ma sono costretti ad aspettare, causa le difficile condizioni climatiche, mentre sopraggiunge Doll. Il norvegese ed il russo aprono male, mentre il tedesco va a segno sul primo, ma sbaglia sul secondo. Le condizioni si fanno complicate: Boe forza e ne sbaglia cinque, Garanichev, invece, quattro; con Doll più cauto, a tre errori. Sopraggiungono dunque l’ucraino Pidruchnyi, che però commette due errori, così Peiffer.
Nella bufera, il capolavoro lo fa Dominik Windisch: l’azzurro apre dal mezzo, dal bersaglio centrale, trovando quindi uno straordinario 5/5, che gli vale il primo posto solitario.
L’azzurro vola nell’ultimo tratto, con l’austriaco Julian Eberhard e il francese Antonin Guigonnat che restano staccati di una ventina di secondi. Dominik Windisch taglia il traguardo per primo: medaglia d’oro, campione del mondo nella gara di partenza in linea. Argento Guigonnat e bronzo Eberhard. Diciassettesimo Lukas Hofer, dopo un solo errore all’ultima serie.
Dominik Windisch e Dorothea Wierer scrivono, probabilmente, la più incredibile pagina nella storia del biathlon azzurro.
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