Prima tappa in linea della Vuelta di Spagna 2017. Una 2a frazione animata dal forte vento, che ha regalato non poche sorprese.

Yves Lampaert (fonte twitter @sudpresssonline)

IL FILM DELLA 2a TAPPA

Mai considerare semplice la tappa di un Grande Giro. Anche la Vuelta di Spagna non fa sconti in questo senso. La 2a frazione della corsa spagnola con partenza da Nimes ed arrivo a Gruissan Grand Narbonne prevede 203 km sostanzialmente tutti pianeggianti. Tuttavia, a rendere complicata la gara ci pensa il vento, che si accanisce sul gruppo dei corridori. Di conseguenza, saltano i piani e tutte le formazioni cercano di trovare il giusto assetto per salvaguardare i capitani. Addirittura, evento raro nel ciclismo, non ci sono nemmeno tentativi di fuga. Troppo forti le correnti d’aria, si sta meglio a ruota. Brividi per Chris Froome (Sky) e Fabio Aru (Astana), costretti a fermarsi rispettivamente per un problema meccanico e per una foratura. Fortunatamente, i due rientrano in gruppo senza problemi. Chi non è altrettanto fortunato è Javi Moreno, compagno di Vincenzo Nibali alla Bahrain Merida, che cade, si frattura la mandibola ed è costretto al ritiro. Ai meno 30, si muove la Katusha che approfitta dei ventagli per creare un piccolo buco. Chiude addirittura Froome in persona. Daniel Oss (BMC) riesce a conquistare un secondo al traguardo intermedio, sfruttando il forcing della formazione russa e si porta virtualmente in testa alla classifica. Nel finale, si alternano le formazioni in testa alla corsa, con l’intento di mettere al sicuro i capitani e magari mettere in difficoltà i diretti rivali. Nuova svolta della corsa ai meno 7: il team Sky si mette in testa e con il vento laterale sgrana il gruppo. In evidenza l’azzurro Gianni Moscon. A poco più di un chilometro dalla conclusione, si porta davanti la Quick Step Floors e fa esplodere la corsa. Yves Lampaert imita Postlberger al Giro e, nel tentativo di lanciare la volata al compagno Matteo Trentin, distanzia tutti gli avversari, andando a conquistare tappa e maglia. Trentin secondo, terzo posto per Blythe.

IL BORSINO DEI BIG

Il vento non penalizza più di tanto i grandi favoriti per la vittoria finale. In generale, impressiona Chris Froome, che pare essere padrone della situazione. Molto buona la pedalata di Vincenzo Nibali. Nonostante il forte vento laterale, lo Squalo non si fa cogliere impreparato e riesce addirittura a guadagnare 5 secondi su Esteban Chaves (Orica) ed 8 su tutti gli altri rivali. Questo potrebbe essere un buon segnale nelle prossime tappe. Certamente, non è una buona notizia il ritiro del compagno Moreno, specialmente in vista delle salite. Buona tappa anche per Fabio Aru: il sardo del team Astana riesce a gestire le difficoltà di giornata, tra le quali anche una foratura. Sono rimasti al coperto anche gli altri big. Meno brillante Romain Bardet, che ha pagato 13″.

LA 3a TAPPA: PRIMO SCONTRO DI ALTO LIVELLO

Gli uomini di classifica avranno modo di misurare le proprie ambizioni già domani, giorno della 3a tappa della Vuelta, con partenza da Prades Conflent Canigo ed arrivo ad Andorra La Vella. Traguardo in discesa, al termine di una frazione di 158 km e tre Gran Premi della Montagna. Le emozioni non mancheranno.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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