È terminata la 7a tappa del Giro d’Italia 2017. Facciamo il nostro processo a questa frazione della corsa rosa, tra sorprese e delusioni.

Caleb Ewan si impone nella 7a tappa del Giro d’Italia 2017 (fonte GreenEDGE Cycling)

I FILM DELLA 7A TAPPA

È ancora buio pesto per l’Italia. Nemmeno in questa occasione arriva la prima vittoria azzurra. Il digiuno inizia a farsi sentire. Oggi, a dire la verità, bisogna anche riconoscere la bravura degli altri sprinter, Caleb Ewan e Fernando Gaviria in primis. I due giovani velocisti si prendono la scena nel finale della Castrovillari-Alberobello. La 7a tappa presenta un disegno altimetrico particolare: la prima parte è prevalentemente pianeggiante, mentre la seconda è più ondeggiata e rende la fase conclusiva piuttosto complessa. La scena iniziale è tutta per Fonzi e Kozontchuk. I ciclisti di Wilier Southeast e Gazprom-Rusvelo guadagnano oltre 3 minuti, ma lentamente vengono riassorbiti dal gruppo, memore della beffa nella 6a tappa. I due vengono ripresi ai meno 20, poi è spazio all’iniziativa delle formazioni dei velocisti. Nel finale, l’Orica-Scott legge meglio di tutti il finale e permette a Ewan di presentarsi al meglio negli ultimi metri. Il piccolo tasmaniano anticipa gli avversari, ma deve resistere fino in fondo al ritorno di Sam Bennett e Fernando Gaviria. La Maglia Ciclamino è scatenato, ma è costretto ad accontentarsi della seconda posizione, dietro al collega oceanico. Terzo Bennett. Decimo posto per Vincenzo Nibali. La Maglia Rosa resta sulle spalle di Bob Jungels.

FONZI, CHE DETERMINAZIONE!

Prima di questa tappa, Giuseppe Fonzi era sconosciuto ai più. Sicuramente da adesso se ne riparlerà maggiormente. Abruzzese classe 1991, ha dimostrato di possedere una certa intraprendenza e di disporre di buona resistenza su ogni terreno. La determinazione non gli manca sicuramente.

AHI NIZZOLO!

Il grande assente di oggi è indubbiamente Giacomo Nizzolo. Il corridore della Trek Segafredo non sta passando un momento facile. La condizione fisica non è delle migliori ed in più ci si mette anche una fastidiosa allergia. Addirittura l’ipotesi di un ritiro non è da escludersi. Ovviamente, speriamo che non sia così, ma le occasioni per farsi valere stanno iniziando a sfumare rapidamente.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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