È iniziato il Giro d’Italia numero 100. Andiamo a vedere cosa ci ha lasciato la prima tappa della corsa rosa 2017.

Lukas Postlberger è la prima maglia rosa del Giro 2017 (fonte I am specialized)

POSTLBERGER, CHE SORPRESA!

La prima tappa del Giro d’Italia parte da Alghero. C’è tanto entusiasmo. Era dal 2007 che la corsa a tappe più importante della Penisola non passava sulle terre sarde. Ovviamente non manca l’omaggio a Michele Scarponi, scomparso lo scorso 22 aprile. Dopo il minuto di silenzio al via, si parte con l’Astana in testa fino al chilometro zero. Poi, al secondo km, parte la fuga con cinque atleti: Bialoblocki, Zhupa, Brutt, Teklehaimanot e Benedetti. Gli attaccanti guadagnano subito oltre 6 minuti, ma il margine si assottiglia lentamente. Il percorso da “mangia e bevi” e la sua lunghezza (206 km) permettono al gruppo di tenere la fuga sotto tiro. Ai meno 23 si stacca Bialoblocki sulla salita del San Pantaleo. Il gruppo dei favoriti aumenta leggermente l’andatura. I rimanenti fuggitivi vengono ripresi ai meno 3. Nel finale, il gruppo si allunga ed accade l’imprevedibile: Lukas Postlberger (Bora) si porta in testa poco prima degli ultimi mille metri. In teoria, dovrebbe farlo solamente per aiutare il capitano, ma dietro di lui si crea un buco, dettato dalla marcatura reciproca tra i big. Gli sprinter lanciano la volata negli ultimi 300 metri, ma ormai è troppo tardi. Ad Olbia si parla austriaco. È Postlberger la prima maglia rosa del Giro 2017. Beffati Caleb Ewan ed André Greipel.

BENEDETTI D’AZZURRO

Certamente la tappa non ha seguito il canovaccio immaginato. In questa frazione così strana e particolare, si è fatto notare positivamente Cesare Benedetti. Classe 1987, è entrato nella prima grande fuga del Giro, dimostrando di possedere un’ottima gamba. Si è imposto in tutti e tre i Gran Premi della Montagna di giornata, indossando la prima maglia azzurra della corsa. Un premio per la caparbietà e la determinazione mostrate nel corso di tutta la tappa, corsa per oltre 200 km in avanscoperta.

NIZZOLO “RIMANDATO”

C’erano grandi aspettative sul campione d’Italia in carica Giacomo Nizzolo, ma l’arrivo di tappa non lo ha visto protagonista. Lui stesso aveva annunciato di non avere una forma fisica particolarmente smagliante. La gamba si farà nelle prossime giornate. Per ora, ci limitiamo a “rimandarlo” alla prossima occasione, sperando in un suo successo. Se lo meriterebbe per l’impegno. Resta lui comunque il miglior italiano al traguardo di Olbia con il quarto posto.

MODOLO, OCCASIONE SCIUPATA

Per molti, uno dei possibili protagonisti poteva essere lui, Sacha Modolo. Invece, il ciclista italiano stecca il primo arrivo e non riesce a conquistare la prima maglia rosa. Avrà altre occasioni per rifarsi, ma, per come era strutturata questa tappa, rimane un po’ di amaro in bocca.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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