Alberto Bettiol domina la tappa di Stradella, mostrando una condizione invidiabile e sconfiggendo tutti gli altri reduci dalla fuga: il gruppo si riposa in vista dei due tapponi alpini e chiude a oltre venti minuti. Ritiro per Ciccone ed Evenepoel.
GIRO D’ITALIA, 18A TAPPA: BETTIOL FA SUA STRADELLA , GRUPPO A 23′
18a tappa, e decima vittoria dalla fuga in un Giro d’Italia che è stregato per i velocisti e per il gruppo nella corsa alla vittoria di tappa. Stavolta, nella vallonata frazione in Oltrepò, il gruppo sceglie coscientemente di passeggiare e riposarsi in vista dei due tapponi alpini, arrivando a venti minuti e più. La corsa vive la sua frazione più lunga, con 231km da Rovereto a Stradella e continui “mangia e bevi”: decisive per chi attacca nel finale le salite verso Castana e Canneto Pavese, con quest’ultima che fa da trampolino di lancio per l’arrivo trionfale di Alberto Bettiol a Stradella. La tappa viene scandita da una fuga composta da 23 uomini: Vendrame (Ag2r), Vermeersch (Alpecin), Pellaud, Ponomar e Tesfazion (Androni), Izagirre e Battistella (Astana), Zana (Bardiani), Consonni (Cofidis), Cavagna (Deceuninck), Bettiol (EF), Gavazzi e Rivi (Eolo-Kometa), Kreder (Intermarché-Wanty), Bevin (Israel), Oldani (Lotto), Cataldo (Movistar), Arndt, Denz e Roche (DSM), Mosca (Trek), Richeze e Ulissi (UAE). Il gruppo lascia subito fare, e il vantaggio diventa monstre: sei minuti, poi dieci, poi quindici. Nessuno nel gruppo ha l’interesse ad accorciare, e così davanti si concentrano sulla vittoria di tappa.
Attaccano Bettiol, Izagirre, Bevin, Oldani, Roche e Mosca, ma sulla salita verso Castana si muove in contropiede Remi Cavagna. Il francese è autore di un grande scatto, che gli consente di allungare e guadagnare circa mezzo minuto sfruttando le sue doti di passista. Nel tratto che porta a Canneto Pavese, però, si muove uno strepitoso Alberto Bettiol: l’azzurro dell’EF, con la sua stupenda maglia arlecchino, ha una gamba strepitosa e si riporta su Cavagna. Sembra tutto pronto per un duello tra loro, con Roche che tenta di rientrare alle loro spalle, ma la luce si spegne e Cavagna viene nettamente staccato dall’italiano. Bettiol si prende la corsa e la vittoria di tappa dopo un autentico numero, stravincendo a Stradella: secondo non arriva nè Cavagna, nè Roche, ma Consonni per quella che è una doppietta italiana. Quinta vittoria del Bel Paese con Bettiol, con Consonni a 16” a precedere Roche, Arndt, Ulissi, Battistella, Zana, Tesfazion, Cavagna e Mosca. Il gruppo arriva a 23’30”, tirato da Ganna e Puccio per INEOS. Non erano ripartiti, ritirandosi dopo le cadute di ieri, Giulio Ciccone e Remco Evenepoel: in corsa, ma totalmente fuori classifica, Nibali.
GIRO D’ITALIA: BERNAL RESTA LEADER, DOMANI L’ARRIVO SULL’ALPE DI MERA
Nessun cambiamento nella classifica generale, modificata solo dai ritiri di Ciccone e Remco. Egan Bernal resta leader con 2’21” su Damiano Caruso, 3’23” su Simon Yates, 6’03” su Vlasov, 6’09” su Hugh Carthy e 6’31” su Bardet: top-10 anche per Martinez (7’17”), Almeida (8’45”), Foss (9’18”) e Dan Martin (13’37”). Coi risultati odierni, inoltre, Sagan ipoteca la maglia ciclamino della classifica a punti. Domani il primo dei due tapponi alpini che decideranno il Giro. La tappa da Abbiategrasso all’Alpe di Mera ha perso il Mottarone, ma mantiene la difficilissima ascesa finale: 9.7km al 9%, con punte al 10.4%.
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