Dopo la splendida frazione con arrivo a Napoli, vinta da Thomas De Gendt, il Giro d’Italia scala le rampe del Blockhaus, che rappresenterà la prima sfida reale per i big della generale. La vittoria va a Jai Hindley, Lopez difende la maglia rosa. 

GIRO D’ITALIA, 9A TAPPA: DE GENDT FA SUA NAPOLI

Vedi Napoli e poi… sali. Dopo la splendida tappa che ha portato la corsa rosa nella città partenopea e ha incoronato De Gendt, il Giro d’Italia riparte dall’Abruzzo e da una frazione attesa, nei 191km da Isernia al temutissimo Blockhaus: si parte con le ascese verso Valico del Macerone, Rionero Sannitico e Roccaraso (6% medio), per poi fare sul serio dopo un lungo segmento agevole. I corridori tornano a salire ai -65km, verso Passo Lanciano (10.3km al 7.6%) e poi, ai -14km si arriva a Rocca Morice e si scala il Blockhaus: 13.6km all’8.4% di media con tratti molto duri al 14%. Una tappa che tutti i big della classifica generale si sono segnati, e che potrebbe dare i primi verdetti. Dopo qualche scaramuccia e un’azione dello scatenato Diego Rosa, si forma una fuga con nove corridori: oltre allo stesso Rosa (Eolo), che si prende i primi tre GPM, all’attacco Dombrowski (Astana), Tesfatsion e Sepulveda (Androni), Gall e Peters (Ag2r), Caicedo (EF), Knox (Quickstep) e Zana (Bardiani). Il gruppo lascia al massimo cinque minuti agli attaccanti, con Diego Rosa che fa incetta di punti nei primi tre GPM. Sul Passo Lanciano, l’INEOS si porta in testa a tirare, e nel mentre la fuga esplode: Sepulveda, Tesfatsion e Peters all’attacco, Diego Rosa all’inseguimento. L’italiano sale del suo passo e ha ragione: va a riprendere i tre di testa, li stacca e si prende anche il quarto GPM, ipotecando la maglia azzurra della classifica scalatori con 83pti. Tesfatsion si riaccoda in discesa e lo stacca con un ritmo forsennato, ma commette un errore: un dritto lo fa precipitare nella boscaglia, per fortuna senza esiti. Rosa torna così leader solitario, con 34” su Peters, Dombrowski e Sepulveda. Dietro succede di tutto, mentre il vantaggio precipita sotto i due minuti: Landa ha un problema meccanico e poi deve cambiare lo scarpino, Kelderman ha una foratura e perde terreno, col gruppo che si spezza in tre tronconi per poi ricomporsi. Sarà una giornataccia per l’olandese, che si stacca anche prima del Blockhaus e non riesce a rientrare. Succede di tutto, nel tratto in leggera salita verso Rocca Morice, punto d’avvio del Blockhaus: Dombrowski si porta in testa, ma deve arrendersi ai -15km ponendo fine alla fuga. È l’INEOS, con Ben Tulett, a prendere in testa le prime rampe del Blockhaus, che vedono cedere subito Ciccone (padrone di casa) e Dumoulin, ma soprattutto Simon Yates che va in crisi. Sulle seguenti rampe, il gruppo si riduce ulteriormente grazie al lavoro (splendido) di Richie Porte, con soli 11 corridori al comando: il tasmaniano, Carapaz, Bardet, Arensman, Landa, Buchmann, Hindley, Nibali, Pozzovivo, Valverde e un Almeida al gancio. Sfortunato Juanpe Lopez, che si aggancia con Nibali e si stacca, rischiando una dolorosa caduta: ai -6.5km lo spagnolo si trova a 30”, con Yates a 1’29”. La svolta, in testa, arriva ai -4.8km: Porte si sfila, Carapaz attacca e con lui restano solo Landa e Bardet. Un piccolo rallentamento del terzetto fa rientrare Almeida, Hindley e Pozzovivo, ma Bardet è scatenato: scatto ai -1.8km e restano con lui ancora Landa e Carapaz, col terzetto d’inseguitori a 10”. La maglia rosa è in gioco, con Lopez a 1’43”, e tutto può succedere. E infatti succede: il trio di testa fa melina, facendo rientrare gli inseguitori e dando vita a un ultimo km di studio. In uno sprint spettacolare, con tre corridori praticamente sulla stessa linea, la vittoria va a Jai Hindley: l’australiano della Bora-Hansgrohe precede Bardet, Carapaz, Landa e Almeida, con Pozzovivo a 3”. Più indietro Buchmann (16”), mentre Vincenzo Nibali chiude a 31” davanti a Valverde (46”) e Arensman (58”). Juan Pedro Lopez sfrutta il rallentamento finale per mantenere la maglia rosa, arrivando a 1’46”. Crolla Yates, arrivato a 11’15”.

GIRO D’ITALIA: LOPEZ IN ROSA PER UN SOFFIO

Oltre a Hindley, festeggia Juan Pedro Lopez, che mantiene la maglia rosa per pochissimi secondi. Il giovane spagnolo della Trek, che ha lottato come un leone, resta leader con 12” su Almeida, 14” su Bardet e 15” su Carapaz. Subito dietro Hindley (20”), Guillaume Martin (28”) e Landa (29”), con Pozzovivo (54”), Buchmann (1’09”) e Pello Bilbao (1’22”) a completare la top-10. Vincenzo Nibali è 13° a 3’04”. Domani si riposa, poi si riparte con la 10a tappa: 197km da Pescara a Jesi con molti muri. Una chance per i fuggitivi o per Van der Poel.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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