Il mondo del ciclismo si esalta per il consueto appuntamento con la “Classicissima”: ci attende una Milano-Sanremo ricca di emozioni, con molti favoriti e un esito non scontato. La vince a sorpresa Jasper Stuyven.

MILANO-SANREMO: VINCE A SORPRESA STUYVEN

La fine di marzo si avvicina, la primavera è iniziata ed ecco la Milano-Sanremo, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di ciclismo, che torna tra l’altro nella sua collocazione originale dopo l’insolita edizione di Ferragosto vinta da Wout van Aert nel 2020. Il percorso è leggermente differente rispetto al consueto e i km sono 299: si parte prestissimo, alle 9.45 di mattina e in una Milano zona rossa, per poi arrivare nell’arancione Liguria dopo sette ore di gara. I favoriti sono tre: Alaphilippe, van Aert e van der Poel, con qualche velocista (Bennett, Sagan e il nostro Ballerini) possibile outsider qualora si arrivasse allo sprint senza attacchi sul Poggio o sulla Cipressa. La corsa viene scandita per moltissimi km da una fuga: all’attacco Conci (Trek), Peron e Planet (NovoNordisk), Viel e Tagliani (Androni), Tonelli (Bardiani-CSF), van der Hoorn (Wanty) e Jorgensen (Movistar). Il gruppo lascia andare la fuga intorno ai 7′ di vantaggio nel passaggio in Piemonte, poi accorcia e controlla col mostruoso lavoro di Declercq (Deceuninck-Quickstep) e Martens (Jumbo), che tirano per quasi 230km: i due si spostano ai -40km e il gruppo accelera, portandosi sotto il minuto di vantaggio. Attacca sul Capo Berta Tonelli, che viene riassorbito, mentre l’ultimo a cedere è Taco van der Hoorn (Wanty) ai -24km.

Fora Sam Bennett, che rientra dopo un duro lavoro, ma l’azione decisiva è dell’INEOS sulla salita e nella discesa della Cipressa, affrontata a ritmo forsennato: rimangono in una trentina nel gruppo, con van der Poel e Ballerini in coda, Demare, Alaphilippe, Trentin e Formolo a sgambettare in testa. Si stacca invece Ganna, ma la spaccatura del gruppo si riassorbe ai -12km, mentre ci si avvicina al Poggio e a Sanremo. Un Poggio che viene preso a velocità folle da Filippo Ganna, che tira per Pidcock e Kwiatkowski: l’uomo-jet fa grande selezione, facendo crollare Wellens tra gli altri. Lo scatto sul Poggio, ancora una volta, è però di Julian Alaphilippe: rispondono subito van Aert, van der Poel, Schachmann e gli altri favoriti. Si forma un gruppetto di 12 corridori, in cui a sorpresa c’è anche Caleb Ewan che sembra in grande condizione. Pidcock prova l’attacco in discesa, ma l’azione decisiva arriva ai -2km: tutti si guardano e studiano, Stuyven prova la grande sparata e lascia il gruppetto sul posto. Parte all’inseguimento Kragh Andersen, che riprende il belga: Stuyven si pianta, ma trova energie insperate allo sprint e resiste al rientro dei grandi favoriti. La vittoria è di Jasper Stuyven, velocista belga della Trek-Segafredo, il secondo successo del Belgio nella Milano-Sanremo: secondo posto per van Aert, che regola Ewan, Sagan e van der Poel, primo a lanciare lo sprint e rimontato dai rivali. Top-10 per Matthews, Aranburu, Colbrelli (8°), Kragh Andersen e Turgis. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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