Nuova medaglia per l’Italia ai Mondiali di Innsbruck! Antonio Piccolo è bronzo nella cronometro juniores dominata dal fenomeno Evenepoel: nulla da fare per le azzurre nella crono elite femminile, dominata dall’Olanda.
CICLISMO, MONDIALI INNSBRUCK 2018: EVENEPOEL INCANTA NEGLI JUNIORES, BRONZO PER PICCOLO
La cronometro degli juniores, disputata (come quelle degli U23 e delle donne elite) sui 27.8km ricchi di saliscendi da Hall-Wattens a Innsbruck, è diventata ben presto un autentico assolo. D’altronde, quando nella categoria c’è un dominatore assoluto, possono succedere anche queste cose. Il suo nome è Remco Evenepoel, è belga e per molti sarà destinato a riscrivere i record del ciclismo dei grandi, che lo accoglierà nel 2019 dopo la firma con Quickstep: intanto, però, distrugge la concorrenza negli juniores ed è un autentico ciclone che spazza via gli avversari. E pensare che non avrebbe neppure dovuto praticare questo sport: il classe 2000 giocava a calcio fino a un anno fa, con l’inizio della sua carriera all’Anderlecht, un salto nelle giovanili del PSV a 11 anni, il ritorno all’Anderlecht e svariate apparizioni nelle nazionali giovanili del Belgio (4 presenze nell’U15, 5 nell’U16). Poi, alcune delusioni professionali non meglio specificate (non se ne parla neppure in patria) e il progressivo disgusto per il mondo del football l’hanno spinto a cambiare tutto. Via gli scarpini da calcio, voliamo su una bici, e mai scelta fu più azzeccata: tra gli jr Evenepoel ha perso una sola gara, la piccola Roubaix, e solo perchè si è ritirato. Nel 2018 ha vinto l’europeo juniores sia a cronometro che nella prova in linea, e ora proverà a ripetersi nei Mondiali: il primo oro è già arrivato a cronometro, con una prestazione fenomenale.
Evenepoel ha distrutto ogni singolo avversario, impiegando 33’15” per percorrere i 27.8km e ottenendo un tempo che gli avrebbe consentito di arrivare tranquillamente quarto negli U23 a soli 18 anni: distacchi abnormi per i rivali, con l’australiano Plapp a 1’24” e l’italiano Andrea Piccolo a 1’37”. Sorride anche l’Italia dunque, che centra la seconda medaglia di questi Mondiali dopo l’argento di Camilla Alessio nelle juniores femminili, e ottiene un bronzo col 17enne milanese (al primo anno negli juniores): l’anno scorso Puppio aveva conquistato l’argento a Bergen, ora arriva il bronzo di Piccolo. Male invece Samuele Manfredi, arrivato 32° e molto distante dai big, a 3’47”.
CICLISMO, MONDIALI INNSBRUCK 2018: DOMINIO OLANDA AL FEMMINILE, ITALIA A SECCO
La particolare cronometro di 27.8km da Hall-Wattens a Innsbruck, un mix tra tratti in saliscendi e settori da specialiste delle prove contro il tempo, sorrideva alle olandesi, che com’era prevedibile dominano il podio. Tre atlete su tre a medaglia, quattro atlete tra le prime sei per i colori oranje in quella che è senza dubbio una grandissima giornata per i Paesi Bassi: l’oro va ad Annemiek van Vleuten, favoritissima della vigilia che chiude col tempo di 34’25” e strappa la medaglia più ambita a una strepitosa Anna van der Breggen. La vincitrice del Giro d’Italia 2017 chiude seconda a 29”, rifilandone una cinquantina a Ellen van Dijk, che ha faticato nei tratti in salita e conquista il bronzo, chiudendo a 1’19” dalla van Vleuten. Quarta la canadese Kirchmann a 1’27”, precedendo la statunitense Thomas e l’ultima olandese, Lucinda Brand: la miglior italiana è Elisa Longo Borghini, che ha disputato una buona prova, chiusa al 9° posto con 2’17” di ritardo. 21a a 3’32” invece Elena Pirrone: la classe ’99, che praticamente gareggiava in casa (da Bolzano a Innsbruck ci sono pochi km), era alla prima apparizione in nazionale con le donne elite, dopo aver vinto entrambi i titoli juniores l’anno scorso a Bergen, e può ritenersi soddisfatta del suo debutto tra le ”grandi”.
CICLISMO, MONDIALI INNSBRUCK 2018: DOMANI LA CRONOMETRO AL MASCHILE, DUMOULIN FAVORITO
Domani i Mondiali di Innsbruck saranno tutti dedicati ai grandi del ciclismo al maschile, che disputeranno la loro cronometro: 52.5km da Alpbachtal Seenland a Innsbruck, con 654m di dislivello e un percorso che è per specialisti delle prove contro il tempo nella prima metà, e poi presenta la salita di Gnadenwald, 2.6km al 10.5% di pendenza media che manderanno in crisi i cronoman purissimi. Da lì si scende, e poi si affrontano 10km circa con continui saliscendi: il favorito d’obbligo è Tom Dumoulin, perfetto per questo percorso al pari di Rohan Dennis, che ha puntato tutta la preparazione sui Mondiali, ritirandosi anzitempo alla Vuelta e dando il meglio solo nelle cronometro della corsa iberica. Il grande outsider potrebbe essere Kwiatkowski, mentre l’Italia schiererà De Marchi e Felline: i nostri portacolori punteranno più a una dignitosa top-15, che alla vittoria finale, con De Marchi chiamato a studiare Gnadenwald in vista di un possibile attacco nella prova in linea di domenica.
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