Scherma in carrozzina, Europei 2018. Conclusa l’avventura ai Campionati Europei di scherma in carrozzina Terni 2018, per la FederScherma è tempo di bilanci. L’Italia chiude terza nel medagliere, con quattro ori, quattro argenti e sei bronzi, per un totale di quattordici medaglie.

Le azzurre del fioretto femminile, campionesse d’Europa (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

SCHERMA IN CARROZZINA, EUROPEI 2018: TERNI 2018

Domenica 23 settembre si sono conclusi i Campionati Europei di scherma in carrozzina 2018, quest’anno di scena al Pala De Santis di Terni. L’evento umbro, tenutosi da martedì 18, ha ospitato oltre trecento tra atleti ed atlete, provenienti da tutto il continente, per un totale di settantadue ore di scherma, con assalti su più di venti pedane.

L’Italia, che per la terza volta in due anni ospita un evento continentale della scherma in carrozzina (con Terni 2018, gli Europei di Casale Monferrato 2016 e i Mondiali di Roma 2017) ha ottimamente figurato, soprattutto in gara, chiudendo al terzo posto nel medagliere.

Quattordici le medaglie azzurre, di cui quattro ori, altrettanti argenti e sei bronzi.

Bebe Vio, medaglia d’oro nel fioretto femminile individuale, categoria B (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

GLI ORI AZZURRI: BEBE VIO, IL FIORETTO E LO STORICO SUCCESSO DELLA SCIABOLA MASCHILE

Ancora lei, sempre lei: Bebe Vio. Olimpionica a Rio 2016, campionessa del mondo a Roma 2017 e ora campionessa d’Europa nel fioretto femminile individuale e nel fioretto femminile a squadre, con Andreea Mogos e Loredana Trigilia. Terzo successo continentale consecutivo, numero uno del ranking mondiale, tredici finali consecutive in un evento internazionale: si potrebbe continuare, se i numeri non la offendessero.

Bebe Vio ha dimostrato di essere, in questo momento, un’atleta semplicemente inarrivabile. Decisiva sia nell’individuale, quando in una finale europea, contro la numero quattro del mondo, concede solo una stoccata, che nelle gare a squadre, quando miete numerose vittime anche tra le avversarie della categoria A. Essendo, appunto, fuori categoria.

Si conferma ai vertici del fioretto in carrozzina anche Marco Cima, campione d’Europa nel fioretto individuale categoria B. Dopo la beffa nell’individuale e l’oro a squadre di Roma 2017, Cima ha dimostrato tutto il proprio valore conquistando il titolo iridato. Impreziosito da una finale al cardiopalma, che l’ha visto inizialmente in svantaggio, con un passivo di 6-1, ha vinto rimontando, 15-13, contro il polacco Garowski.

Memorabile, infine, lo storico successo dell’Italia della sciabola maschileMarco CimaAlberto PellegriniEdoardo Giordan e Gianmarco Paolucci, infatti, orfani del campione del mondo, Alessio Sarri, hanno guidato la FederScherma al primo oro europeo della sua storia. Il quale bissa, per altro, il titolo di campioni del mondo conquistato Roma 2017.

Marco Cima esulta, dopo la semifinale, per l’automatica conquista d’una medaglia (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

LE ALTRE MEDAGLIE ITALIANE A TERNI 2018

Oltre ai quattro ori sopracitati, l’Italia ha conquistato altre dieci medaglie: quattro d’argento e sei di bronzo.

Gli unici atleti azzurri a conquistare una doppietta individuale sono stati Consuelo Nora, medaglia d’argento nella spada e di bronzo nel fioretto, categoria C; e Martino Seravalli, argento nel fioretto e bronzo nella spada, categoria C. Ma se per la prima il doppio successo rappresenta una conferma dopo i bronzi di Roma; per il secondo, al terzo evento internazionale, i successi di Terni 2018 sono un ottimo trampolino di lancio.

Doppietta anche per Edoardo Giordan, fondamentale per l’ItalSciabola nella competizione a squadre e medaglia di bronzo nella gara individuale della categoria A. Gare individuali che hanno visto sul gradino più basso del podio, per l’Italia, anche Matteo Betti, nel fioretto “A” individuale, oltre a William Russo e Marco Addesso nel fioretto maschile, categoria C.

Cala il tris, infine, Andreea Mogos, campionessa d’Europa con le fiorettiste, medaglia d’argento nel fioretto femminile individuale, categoria “A” e nella sciabola femminile a squadre, con le compagne Loredana Trigilia (doppietta anche per lei), Rossana Pasquino e Marta Nocent.

I festeggiamenti degli azzurri, campioni d’Europa nella sciabola maschile a squadre (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

IL MEDAGLIERE AZZURRO: L’ITALIA CHIUDE AL TERZO POSTO

Come detto, l’Italia chiude gli Europei di Terni 2018 al terzo posto nel medagliere, con quattro ori, quattro argenti e sei medaglie di bronzo.

Prima, con venti medaglie conquistate, otto d’oro, tre d’argento e nove di bronzo, la Russia. Segue, al secondo posto, l’Ucraina: sei ori, tre argenti e sette bronzi. Chiudono a ridosso del podio, dietro l’Italia, Polonia (cinque metalli, di cui un oro), Ungheria (undici medaglie: un oro, due argenti e otto bronzi) e Gran Bretagna (due medaglie: un oro e un argento).

La FederScherma, seconda a Roma 2017, quando conquistò cinque ori, tre argenti e tre bronzi, può comunque ritenersi soddisfatta, avendo conquistato tre medaglie in più che nell’ultimo evento internazionale. L’Italia della scherma si conferma, dunque, «Una Nazionale che sa coniugare al meglio giovane leve e talenti ormai affermati, in alcuni casi vere e proprie bandiere del paralimpismo». Come dichiarato in una lettera indirizzata al Presidente federale, Giorgio Scarso, scritta dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, una Nazionale di «atleti e atlete che calcano da anni i palcoscenici internazionali e che, fortunatamente, non hanno alcuna voglia di abbandonare le scene».

Andreea Mogos, medaglia d’argento nel fioretto femminile individuale, categoria A (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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