Dopo una giornata per i velocisti, e alla vigilia di altre due frazioni veloci, ecco una delle frazioni più attese del Tour de France: doppia scalata verso il Ventoux e poi la discesa verso l’arrivo di Malaucene.

TOUR DE FRANCE, 11A TAPPA: TRIONFA VAN AERT, VINGEGAARD ALL’ATTACCO

Dopo una frazione per velocisti, col nuovo acuto di Mark Cavendish, ecco una delle frazioni più attese del Tour de France 2021. I corridori partono da Sorgues e arrivano a Malaucène dopo 198.9km, con la doppia ascesa del Mont Ventoux: i corridori partono da un 4a categoria (1.9km al 6%), per poi proseguire con Cote de Gordes (2.5km al 5.1%) e il 1a categoria di Col de la Liguière (9.3km al 6.7%), che fa da introduzione alla prima ascesa verso il Mont Ventoux: il “monte calvo” viene affrontato prima dal versante più dolce (22km al 5.1%, punte al 10%) e poi da quello più noto e duro, coi suoi 15.7km con pendenza media all’8.8% in cui si fatica quasi a respirare, e un tratto finale da apnea. Seguiranno 22km tra discesa e falsopiano verso Malaucène, in una tappa da scalatori purissimi. La corsa perde subito Tony Martin, che cade in un fosso e deve ritirarsi per un serio infortunio, e i primi km sono infernali: ci prova Alaphilippe, che fa il diavolo a quattro per staccare Nairo Quintana e punta implicitamente la maglia a pois. Con Loulou partono in seguito Rolland (B&B), Dan Martin (Israel), Perez (Cofidis), a cui si aggiungono in seguito Perichon (Cofidis), Elissonde, Mollema e Bernard (Trek), van Aert (Jumbo), Laengen (UAE), Politt (Bora), Pacher (B&B), Durbridge (BikeExchange), Meurisse e Sbaragli (Alpecin), Cosnefroy e van Avermaet (Ag2r). 16 corridori al comando, col gruppo che lascia fare garantendo quasi cinque minuti di margine ai fuggitivi.

Sul primo Ventoux restano solo in sette al comando: van Aert, Alaphilippe, Meurisse, Perez, Elissonde, Bernard e Durbridge. A loro si aggiunge in seguito Mollema, che lascia sul posto Pierre Rolland e rientra sui sette. Nel gruppo, invece, il lavoro di Geraint Thomas fa cedere Quintana e Gaudu tra gli altri. Alaphilippe si prende il GPM del Ventoux “facile”, col gruppo fisso a 4’40”, e sul secondo Ventoux esplode la fuga: la Trek sfrutta il vantaggio numerico e fa partire Elissonde, che stacca tutti. Rientra su di lui Wout van Aert, mentre cede Alaphilippe e si stacca Mollema: WVA è scatenato, stacca il francese e si prende il Ventoux. Nel gruppo, a 10km dalla vetta cede Ben O’Connor che va in grande difficoltà. Il ritmo regolare della INEOS fa molte vittime: Pogacar resta col solo Majka, con loro Carapaz, Kwiatkowski, Richie Porte, Kelderman, Woods, Uran, Vingegaard, Mas, Guillaume Martin, Lutsenko e Pello Bilbao che rientra. Si staccano in seguito Cattaneo, Guillaume Martin, Majka e Woods. Kwiatkowski è al limite, tutti aspettano l’azione di Carapaz, che invece non ne ha e si mette a guardare gli avversari: parte così a sorpresa Vingegaard, col solo Pogacar che resta alla sua ruota. L’azione del danese della Jumbo-Visma è impetuosa e manda in difficoltà anche la maglia gialla, che per la prima volta si mostra in apnea e a bocca aperta: Pogacar cede, Vingegaard viaggia in solitaria e scollina a 1’30” da van Aert e molto vicino al duo Mollema-Elissonde (1’17”), con 35” su Pogacar e 40” su Uran e Carapaz. Pogi attende i due sudamericani, Vingegaard prosegue in solitaria e perde parte del suo vantaggio, con la Jumbo che giustamente non ferma van Aert. Nessuna sorpresa nel finale, col campione belga che passa dal 2° posto in volata alla vittoria nella frazione col doppio Ventoux: van Aert vince e scoppia in lacrime a Malaucéne, con Elissonde e Mollema che chiudono a 1’14”. L’azione di Vingegaard si conclude negli ultimi km in discesa, quando viene ripreso da Pogacar, Uran e Carapaz: il quartetto arriva a 1’38”, con Lutsenko e Kelderman a 1’56”, Enric Mas a 3’02”, Pello Bilbao a 3’28”, Guillaume Martin a 4’05” e O’Connor a 5’35” con Cattaneo e Valverde.

TOUR DE FRANCE: POCHI SCOSSONI NELLA GENERALE, DOMANI LO SPRINT

Tadej Pogacar vede spegnersi il suo unico rivale ravvicinato e, dopo la prima difficoltà, potrà controllare: il secondo è Uran, a 5’18”, seguito da Vingegaard (5’32”) e Carapaz (5’33”). O’Connor chiude la top-5 a 5’58”, dopo la crisi odierna, con Kelderman sesto a 6’16” e Lutsenko settimo a 6’30” davanti ad Enric Mas (7’11”): sette corridori in meno di due minuti, a giocarsi il podio dietro all’alieno-Pogacar. Chiudono la top-10 Guillaume Martin (9’29”) e Pello Bilbao (10’28”): dovrebbe essere salito in 11a posizione Mattia Cattaneo. Domani un nuovo sprint, nei 159,4km da Saint-Paul-Trois-Chateaux a Nimes.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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