Il Tour de France saluta Nizza con una terza tappa dai due volti: 3000m di dislivello nella prima parte e poi sprint finale per i tanti velocisti presenti in gruppo. Andiamo a ripercorrere ciò che è successo nell’arrivo a Sisteron.

TOUR DE FRANCE 2020, 3A TAPPA: TRIONFA EWAN, 3° NIZZOLO

Dopo il primo assaggio di montagne e la vittoria di Julian Alaphilippe, con immancabile maglia gialla, sulla Promenade des Anglais, il Tour de France saluta Nizza con una frazione dai due volti. Si parte dalla perla della Costa Azzurra e si arriva a Sisteron (1° arrivo qui, aveva ospitato una partenza nel 2010) dopo 198km molto mossi nella prima parte e totalmente piatti dai -45 in poi: i corridori affronteranno Col du Pilon (8.4km al 5.1%), Col de Faye (5.3km al 4.8%), Col des Leques (6.9km al 5.4%) e Col de l’Orme (2.7km al 5%): seguono km più “dolci” che porteranno all’inevitabile sprint a Sisteron. Scattano subito in quattro, sotto un diluvio battente (smetterà di piovere a metà tappa): Cousin (Total-Direct Energie), Naesen e Cosnefroy (Ag2r), Perez (Cofidis). Gli ultimi due si giocano la maglia a pois, oggi vestita da Cosnefroy: Perez passa primo sui primi due GPM ed è maglia a pois virtuale (22pti lui, 20 Cosnefroy), poi decide di rialzarsi. Il suo Tour però finisce nel peggiore dei modi: una foratura gli fa perdere le ruote del gruppo, e nell’inseguimento in discesa cade e si rompe la clavicola. Ritiro e maglia a pois che resterà dunque a Cosnefroy, che prima della notizia aveva tentato uno scatto con Nans Peters sul terzo GPM, conquistando un punticino.

Con Perez e Cosnefroy che si rialzano dopo il Col de Faye (Naesen aveva mollato subito), il grande protagonista di giornata diventa Jerome Cousin, che a Sisteron vinse nel 2018 alla Parigi-Nizza e resta in testa in solitaria: il suo vantaggio sfiora i quattro minuti, poi inizia a calare anche se il gruppo tiene un ritmo decisamente blando (33km/h di media nelle prime 4h, 37km/h complessivi), coi soli Cavagna e Declercq a tirare per 3/4 di tappa. Il vero calo del vantaggio si ha dopo il terzo GPM: Cousin sembra potersi rialzare, poi tira dritto, ma intanto il margine scende sotto i due minuti. Il francese resiste comunque oltre lo sprint intermedio di Digne-les-Bains, passando primo con 45” di vantaggio: alle sue spalle, punti preziosi per la maglia verde per Sagan, Bonifazio e Nizzolo che precedono Kristoff in un assaggio della volata finale. Cousin deve però arrendersi ai -15km, e inizia il lungo avvicinamento ad alta velocità allo sprint, con tutti i big in testa al gruppo: una caduta nel finale priva van Aert di una chance in volata (a terra anche Cosnefroy), mentre Ineos traghetta tutti verso i -3 e la neutralizzazione. Il tratto in salita prima dei -2km non fa vittime, e vediamo anche Alaphilippe tirare qualche metro per Sam Bennett: dopo uno sprint al cardiopalma, la vittoria va a Caleb Ewan (ultimo ieri), che passa all’esterno tra le transenne e Sagan dopo una rimonta entusiasmante, bruciando nettamente un Sam Bennett partito forse troppo lungo. Terzo Nizzolo, che precede Hofstetter, Sagan, Theuns, Bol, Trentin, Coquard e Bonifazio. Non pervenuto Viviani, solo 33° e mai nel vivo dello sprint: la sua avventura in Cofidis è partita nel peggiore dei modi, col suo treno che se l’è perso in due volate su due.

TOUR DE FRANCE 2020: ALAPHILIPPE IN GIALLO, DOMANI UN ARRIVO IN SALITA

Julian Alaphilippe mantiene così la maglia gialla con 4” su Adam Yates e 7” su Hirschi, e potrebbe difenderla domani nel primo arrivo in salita. Il Tour ripartirà da Sisteron arrivando a Orcieres Merlette dopo 160.5km mossi. I corridori affronteranno Col du Festre (7.6km al 5.3%), Cote de Corps (2.2km al 6.3%), Cote de l’Aullagner (3km al 6.4%) e Cote de Saint-Leger-les-Melezes (2.8km al 6.8 %) prima dell’ascesa finale: 7.1km al 6.7% verso i 1.825m di Orcieres Merlette, con possibili scossoni in classifica. Uno scossone c’è già stato, invece, per la maglia verde: domani la indosserà Peter Sagan.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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