Dopo la frazione che ha incoronato Mathieu van der Poel, una frazione caotica premia ancora l’Alpecin-Fenix: quattro serissime cadute tagliano fuori tanti big e riscrivono la classifica.

TOUR DE FRANCE, 3A TAPPA: MERLIER-SUPER, NUOVO TRIONFO DELL’ALPECIN-FENIX. QUANTE CADUTE!

Dopo la strepitosa vittoria di Mathieu van der Poel sul Mur de Bretagne, il Tour de France riparte dalla prima frazione per velocisti: 183km da Lorient a Pontivy con pochissime chances per gli attaccanti, e uno sprint annunciato. Cade subito Geraint Thomas, che si fa male alla spalla, ma risale in sella e concluderà la tappa: sarà una frazione condizionata dalle cadute, con quattro incidenti negli ultimi 10km. Inizialmente, però, sono i fuggitivi a prendersi la scena: Wallays (Cofidis), Schar (Ag2r), Schelling (Bora), Chevalier e Barthe (B&B Hotels). Schelling si prende il GPM e la maglia a pois, mentre il gruppo non lascia più di un paio di minuti ai fuggitivi: la Deceuninck-Quickstep e le altre squadre controllano, fino al folle forcing finale. Ai -10km, il gruppo si trova a 26” dai fuggitivi, quando c’è la prima caduta: a terra tra gli altri Miguel Angel Lopez, Demare, Cavendish, Kuss e Gaudu. Pochi istanti e c’è un’altra brutta caduta di Primoz Roglic, che si aggancia con la ruota di Sonny Colbrelli: tutta la Jumbo-Visma, (eccezion fatta per van Aert) si ferma per assistere il suo capitano, che ha già perso oltre un minuto.

Vengono ripresi i fuggitivi, Roglic aggancia il gruppo-Lopez e si porta a 50”, ma il gruppo ovviamente va a tutt’altro ritmo e allunga: terza caduta, con Mohoric e Jack Haig che sbagliano completamente una curva e l’australiano che si fa molto male, centrando (sembra) uno spettatore. Davanti restano una quarantina di corridori, tra cui non c’è neanche Pogacar, mentre ci sono Carapaz e Alaphilippe: van der Poel tira la volata a Tim Merlier, e il lavoro dell’Alpecin-Fenix è perfetto, con Jasper Philipsen a fare da ultimo uomo al compagno. Nel tentativo di sopravanzare Merlier, Ewan si aggancia alla sua ruota e cade portando con sè Sagan: brutta botta per l’australiano, che fatica a muoversi ed è in lacrime, col suo Tour che potrebbe essere finito qui. Nel mentre, si svolge uno sprint a ranghi ridottissimi: Tim Merlier è il più veloce e vince su Philipsen, Bouhanni, Ballerini e Colbrelli. Seguono Alaphilippe, van der Poel, Bol, Turgis e Walscheid, con Carapaz nel gruppetto degli sprinter: a 14” Mas, Nibali, Fuglsang e Quintana, mentre Pogacar perde 26” con Gaudu, Uran e Thomas. A 1’21” il gruppo con Roglic. Troppe cadute, però, in questo Tour: strade pericolose e velocità folli di un gruppo (forse) troppo numeroso.

TOUR DE FRANCE, 3A TAPPA: CARAPAZ RISALE, VDP IN GIALLO

Il “vincitore” di giornata è Richard Carapaz, che approfitta delle cadute altrui per guadagnare su tutti i rivali. Mathieu van der Poel resta in maglia gialla, con 8” su Alaphilippe e 31” su Carapaz, ex aequo con van Aert: seguono Kelderman (38”), Pogacar (39”), Mas e Quintana (40”), Latour (45”), Higuita che è 10° in tandem con Gaudu e altri corridori. 16° e miglior azzurro Vincenzo Nibali, fresco di convocazione a sorpresa per Tokyo 2020 e staccato di 55” dal leader: scivola in 20a posizione, a 1’35”, Primoz Roglic. Domani una nuova chance per gli sprinter, nei 150km completamente piatti da Redon a Fougeres: dopo le tante cadute di oggi, non si esclude qualche ritiro eccellente. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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