Una tappa da finisseur o da fuga, che non vedrà lo sprint a ranghi compatti e stuzzica tanti corridori: ecco il film della 14a frazione del Tour de France!

Tour de France

TOUR DE FRANCE: BLING MATTHEWS TRIONFA A RODEZ, ARU PERDE LA MAGLIA GIALLA

Un po’ di riposo per i big dopo la due giorni infernale che ha visto Fabio Aru conquistare la maglia gialla, una chance per tutti quei finisseur presenti in gruppo e per eventuali fughe: la Blagnac-Rodez, 181.5km, difficilmente porterà allo sprint di gruppo, e c’è chi ha messo nel mirino questa tappa sin dall’inizio del Tour. Stiamo parlando di Michael Matthews, in lotta con Kittel per la maglia verde (che però ha vinto lo sprint intermedio), per tutti il favorito d’obbligo sul traguardo di Rodez, che arriva dopo qualche km di discesa: due GPM in questa tappa, con la Cote du Viaduc du Vlaur (3a categoria) e la Cote de Centree (3a cat.) a fare da apripista al duro strappo che dovrebbe ”abbattere” i velocisti. 2.3km al 7.7% di pendenza media, con un avvio molto ”cattivo”, ma saranno i 500m finali (il classico ”dente”) quelli decisivi: è lì che Matthews e altri (osservato speciale Calmejane, enfant du pays) tenteranno l’attacco, ma l’inizio della frazione viene scandito dalla consueta fuga. Un attacco che parte in avvio, ed è composto da cinque corridori: si tratta di Hollenstein (Katusha), De Gendt (Lotto-Soudal), Roosen (Lotto NL-Jumbo), Voeckler (Direct-Energie) e Bouet (Fortuneo-Vidal), che vengono tenuti sotto controllo dal gruppo tirato da Sunweb, Katusha e Bahrain-Merida, che non fa andare la fuga oltre i 2’30” di vantaggio. Il gruppo (che ha perso Felline) lavora, ma non guadagna granchè e il distacco è ancora intorno ai due minuti ai -50, facendo prendere coraggio agli attaccanti: lo scatto decisivo davanti è quello di De Gendt, un cliente difficile per il gruppo, tirato dai BMC, con Greg Van Avermaet che vuole bissare il successo 2015 davanti a Sagan. Il belga tira e stacca tutti gli altri, pian piano ripresi da un gruppo capace di accorciare in pochi minuti da 1’27” ai 18” dei -14km: è il Rosso di Buja Alessandro De Marchi a tirare, e ai -12 De Gendt viene ripreso. Ai -9 scatta Lammertink (Katusha), subito raggiunto da Caruso e Arndt, mandati per stoppare l’attacco e favorire i tentativi sull’arrivo di Van Avermaet e Matthews, e da Perichon: i quattro guadagnano 9”, ma la Quickstep tira per Gilbert e richiude subito lo strappo. Si arriva ai -3km con un gruppetto di 60-70 corridori, nei quali c’è Bouhanni e spaventa la posizione di Fabio Aru (con Sky vigile): l’azzurro, rimasto da solo anche in una tappa non complessa (malissimo l’Astana dopo aver perso Cataldo-Fuglsang), è a fondo gruppo e rischia grosso, perdendo le ruote dei migliori. È Gilbert a lanciare lo sprint, con Van Avermaet e Matthews alla sua ruota: l’australiano parte a 150 dall’arrivo e domina, conquistando la vittoria di tappa tanto attesa. 14a tappa a Bling, che domina a Rodez su Van Avermaet e Boasson Hagen, mentre Colbrelli è 6° davanti a Froome, accreditato di 1” di distacco dal vincitore: malissimo Aru, che perde le ruote dei migliori dopo essere rimasto da solo, e chiude a 26” da Matthews. La maglia gialla è persa, e torna sulle spalle di Froome.

TOUR DE FRANCE: DOMANI LA 15A TAPPA, ARU ANDRÀ ALL’ATTACCO?

È una mesta classifica generale, quella post-Rodez, per i colori azzurri: Chris Froome è la nuova maglia gialla con 19” di vantaggio su Fabio Aru, che ha perso qualche certezza nel sofferto finale, andando in crisi sul secco strappo di Rodez, ma riesce a mantenere il secondo posto davanti a Bardet, ora a 23” dal britannico. Invariate le altre posizioni della generale, con Landa a 1’17”, Martin a 1’26”, Yates a 2’02” davanti a Quintana (2’22) e Meintjes (5’09”) e Contador a chiudere la top-10 con 5’37” di ritardo: domani si riparte da una frazione complessa, che parte da Laissac-Severac l’Eglise per arrivare a Le-Puy-en-Velay dopo 189.5km estremamente scorbutici. Il programma prevede quattro GPM: si parte da Montée de Naves d’Aubrac (1a cat.), per poi proseguire con la Côte de Vieurals (3a cat.), Col de Peyra Taillade (3a cat.) e la Côte de Saint-Vidal (4a cat.), preludio però a svariati km tra discesa e pianura per raggiungere l’arrivo. È una tappa indecifrabile, la 15a del Tour de France: Sky tirerà alla morte per provare a dare il colpo di grazia ad Aru, oppure farà andare via una fuga? E il cavaliere dei quattro mori, che non ha una squadra all’altezza, che si sfalda anche in frazioni di mezza montagna con parecchia pianura, tenterà l’attacco per recuperare la maglia gialla, oppure si trova in difficoltà alla vigilia del secondo giorno di riposo? Difficile fare pronostici, e dunque a domani l’ardua sentenza.

Tour de France

Il profilo della 15a tappa

 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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